I delitti di Valhalla (The Valhalla Murders)
Restiamo in territorio nord europeo con una miniserie islandese firmata Netflix del 2019, ambientata a Reykjavík. Otto episodi dominati da una natura glaciale, da personaggi enigmatici e distaccati, in primis i detective Arnar (Bjorn Thors) e Kata (Nína Dögg Filippusdóttir), e una serie di assassini brutali e raccapriccianti. La storia ruota intorno all’omicidio di diverse persone che vengono rinvenute in vari luoghi dell’Islanda. Il collegamento c’è, ma bisogna scovarlo a partire da un dettaglio macabro: gli occhi delle vittime. La serie spaventa grazie al progredire degli eventi che diventano sempre più inquietanti e aprono ferite ben più profonde. Un noir riflessivo e lento, molto lontano dalla frenesia adrenalinica dei crime americani. La trama thriller diventa, infatti, il pretesto per raccontare una realtà crudele circondata da una natura ostile, che a tratti rimanda alle suggestioni del thriller islandese Trapped e del mistery norvegese Fortitude, entrambe del 2015. Un poliziesco scandinavo in piena regola, dunque, che non presenta una trama tra le più originali di questa lista, ma che cattura l’attenzione per l’abilità di fondere tra loro diverse tematiche sociali altrettanto terrificanti, dalle più tenui come le bugie e i segreti fino alla pedofilia e i maltrattamenti sui bambini.
The Fall – Caccia al serial killer
Scendiamo di poco sul planisfero con The Fall, una serie tv crime britannica e irlandese, prodotta dal 2013 al 2016, con Gillian Anderson (X-Files) e Jamie Dornan (Fifty Shades of Grey). Ci troviamo nell’Irlanda del Nord, a Belfast. Una favolosa Anderson interpreta il sovrintendente della polizia metropolitana Stella Gibson – inviata in città per valutare lo stato di avanzamento di un’indagine per omicidio – la quale, invece, si ritroverà a inseguire un serial killer a piede libero. Gli omicidi coinvolgono stranamente solo donne nubili e in carriera. Se siete alla ricerca di un crime insolito, questa serie tv di tre stagioni ideata da Allan Cubitt (Prime Suspect II) fa decisamente al caso vostro. Si tratta di una serie tv thriller con un cast eccellente, che insiste più sulle implicazioni psicologiche che sulla risoluzione del caso in sé. Il carattere inquietante è assicurato dai continui confronti e dalla caccia a un uomo perfettamente integrato nel tessuto sociale con il quale Stella Gibson instaura una sorta di danza psicologica sullo sfondo di un’Irlanda tenebrosa. Il livello di scrittura dei personaggi è accurato e la loro evoluzione seduce con un ritmo progressivamente incalzante, funzionale alla costruzione della suspense; ogni dialogo cattura l’attenzione per acume e raffinatezza e garantisce un effetto disorientante e asfissiante.