5. Prison Break
Un’altra grande, grandissima serie che ha deluso le aspettative del pubblico è (purtroppo) Prison Break. O meglio, la quinta stagione di Prison Break. Lo show è stato uno dei più amati e seguiti degli anni Duemila. Una vera perla della storia della televisione, che ha avuto un impatto straordinario sul pubblico. Una gemma rara, che ha accompagnato gli spettatori per quattro lunghissime stagioni riuscendo sempre a incantare e a togliere il fiato. Ci sono poche cose in televisione come Prison Break e lo sanno bene i suoi fan. Nel 2017, un po’ per effetto nostalgia e un po’ per dare un nuovo risvolto alla storia, si è deciso di produrre una quinta stagione dello show. Un’operazione rischiosa, come sempre nel caso di revival e progetti che vengono ripresi dopo un sacco di anni.
Ma nel caso di Prison Break questa manovra si è trasformata in un fallimento. Da amatissimo show, ha rischiato di diventare una delle serie tv più criticate tra le “grandi“.
Non è stata neanche una questione di sceneggiatura poco efficace. Il soggetto della quinta stagione di Prison Break era scritto bene e la storia era in linea con quanto eravamo stati abituati a vedere nelle stagioni precedenti. Il problema maggiore è che tutto quel materiale narrativo è stato gestito male. La quinta stagione di Prison Break è composta da soli nove episodi, un niente rispetto agli oltre 20 delle prime stagioni. Una gestione così, prima o poi, la paghi. Perché gli spettatori erano abituati a un certo tipo di ritmo e se ne sono ritrovati un altro. La stagione conclusiva era forse sbagliata proprio nelle premesse.
Da serie tv ansiogena e palpitante (ecco i migliori 5 momenti), si è trasformata in qualcosa di totalmente diverso. Uno show frettoloso, con personaggi nuovi che non hanno avuto il tempo di ritagliarsi un posto nel cuore degli spettatori e che hanno mandato all’aria anche la credibilità della trama. Lo scarso appeal della stagione conclusiva ha lasciato nella mente del pubblico una sensazione dolceamara. Molti si sono fermati agli eventi della quarta stagione cercando di dimenticare quello che è venuto dopo. Le idee per dare nuovo slancio allo show e per accendere l’effetto nostalgia c’erano tutte, ma il modo in cui sono state realizzate non ha regalato davvero nulla di speciale. Resta perciò solo un grande rimpianto, anche in questo caso. Ma un reboot è in lavorazione…
6. Westworld
Nel 2016 non si parlava d’altro: Westworld era la serie tv che avrebbe dovuto dominare il mondo. Dopo Game of Thrones, che non era ancora tra le serie tv criticate dalla sua fanbase, la HBO puntava su un altro gioiellino destinato a garantirle grande successo. Lo show era ambientato in un futuro piuttosto prossimo, negli anni 50 del XXI secolo. La Delos aveva creato dei parchi a tema in grado di vivere esperienze inedite ai loro ospiti facoltosi. Westworld è un parco che riproduce scenari del Vecchio West, popolato da “residenti“ androidi progettati per intrattenere gli ospiti. Chi accedeva al parco aveva la facoltà di sbizzarrirsi senza nessuna conseguenza, dando sfogo a desideri e pulsioni nascoste.
Gli androidi erano progettati per assecondare i desideri dei paganti, salvo poi dimenticare tutto all’ospite successivo. Westworld è una delle serie tv di fantascienza di maggiore successo dell’emittente televisiva.
Uno script interessantissimo, destinato a raccogliere immenso successo. Westworld è stata una delle serie tv più amate degli ultimi dieci anni. Esaltata dalla complessità dei dilemmi morali e filosofici che ne caratterizzano la trama, ha avuto il merito di saper coinvolgere lo spettatore, trascinandolo in una storia articolata, appassionante e piena zeppa di questioni etiche e domande sulla natura umana, sul rapporto con la tecnologia e tanto altro ancora. Che cosa è andato storto allora con lo show della HBO? Dopo la prima stagione, Westworld è andata a sbattere contro se stessa.
La seconda stagione non è stata all’altezza della precedente, ma il grande buco nell’acqua lo ha fatto con l’arrivo della terza. Westworld ha sacrificato la sua complessità (ciò che la rendeva veramente interessante) per piacere tutti. Ma la volontà di allargarsi a un pubblico più variegato l’ha trasformata in un prodotto molto più lineare e statico, snaturandolo di fatto. Da quel momento in avanti, Westoworld non è stata più la stessa.