Il 1992. L’anno dei 5 Oscar vinti da Il silenzio degli innocenti con Jodie Foster e Anthony Hopkins, del cinquecentenario della scoperta dell’America, della separazione tra Carlo e Diana che ha lasciato tutto il mondo a bocca aperta. Sì, ma quali erano le serie tv cult di quel periodo? I must have che non potevi non aver visto e di cui non potevi non aver sentito parlare da amici e conoscenti? Quali erano quei titoli che proprio non potevano mancare nell’appuntamento fisso settimanale degli spettatori?
Quando ancora le stagioni erano formate da 23 o 24 episodi, quando la moda dei teen drama era solo all’inizio e quando per essere felici bastava attendere, puntuali, l’inizio di un episodio, la sera, davanti alla tv con la propria famiglia. Un rito piacevole, rilassante e irrinunciabile, niente in confronto al famelico binge watching di oggi.
Vediamo quali sono le serie tv cult che dominavano la scena e riempivano le serate del pubblilco nel 1992.
1) Beverly Hills 90210
Tutto il decennio che va dal 1990 al 2000 è stato dominato dalle malinconie atmosfere adolescenziali di Beverly Hills 90210, dal vociare degli affollati corridoi del West Beverly High School e dalla nostra voglia di abbandonare tutto come i fratelli Brandon (Jason Priestley) e Brenda Walsh (Shannen Doherty) e trasferirci da un giorno all’altro nella città californiana. Nel 1992 questo teen drama era nel pieno del suo splendore, tanto da vincere un Young Artist Award per il Migliore cast giovane in una serie televisiva. Nello stesso anno Brian Austin Green (David Silver) ne ha vinto uno come Miglior giovane attore co-protagonista in una serie televisiva e Jennie Garth (Kelly Taylor) come Miglior giovane attrice co-protagonista in una serie televisiva.
Insomma, se la prima stagione di Beverly Hills 90210 non era partita benissimo e aveva avuto un indice di ascolti piuttosto basso, a partire dalla seconda, questo dramma adolescenziale non ha quasi più lasciato spazio ai suoi avversari (molti dei quali si trovano in questa stessa lista). Se non fosse stato per la serie creata da Aaron Spelling, ambientata nella città della contea di Los Angeles, non avremmo mai avuto altri titoli divenuti dei cult per la serialità televisiva, come Cinque in famiglia, The O. C., Buffy l’ammazzavampiri, Gossip Girl o Dawson’s Creek. Il teen drama più longevo di sempre, vincitore anche di un Golden Globe e tre telegatti.
2) Bayside School
C’è chi ha riso guardando le quattro stagioni di Bayside School (Saved by the Bell) e chi invece mente. La sitcom statunitense, andata in onda dal 1989 al 1993 era nata come spin-off dell’infelice Good Morning, Miss Bliss. La serie originale è stata presto cancellata, resistendo infatti solo per 13 episodi, e la sua fama è stata surclassata da quella del “sangue del suo sangue”. I protagonisti di Bayside School erano 6 simpatici adolescenti alle prese con le loro prime avventure e con il loro percorso scolastico fatto di risate e amori impossibili. Zack Morris (Mark-Paul Gosselaar) rompeva già la quarta parete, rivolgendosi direttamente al pubblico e rendendo il rapporto tra personaggio e spettatore decisamente più intimo.
Nel 1992, alla sua terza stagione, il successo di Bayside School non aveva accennato a diminuire, tanto che in quel periodo erano stati prodotti anche uno spin-off dal titolo Bayside School – La nuova classe, il sequel Bayside School – Un anno dopo (trasmessi poi a partire dal 1993), il film per la tv Bayside School – Avventura hawaiana (1992) e un ultimo film che ne rappresenta la conclusione, Bayside School – Matrimonio a Las Vegas, andato in onda nel 1994.
Non è un caso che Tiffani Thiessen abbia avuto un ruolo sia in Beverly Hills 90210 che in Bayside School, entrambe serie tv cult di questo periodo.
3) Willy, il principe di Bel-Air
1990-1996. Sei anni e sei stagioni di questa indimenticabile e amata sitcom. 148 episodi in cui abbiamo sognato di passare almeno l’estate in una casa come quella degli zii di Willy (e in realtà ora possiamo farlo visto che l’appartamento è disponibile su AirBnb). Se non fosse stato per questa serie la carriera di Will Smith forse non sarebbe mai decollata, e grazie al successo ricevuto fin dalle prime stagioni, invece, l’attore statunitense si è assicurato un posto nel mondo dello spettacolo. Nel 1992, quando Willy il principe di Bel-Air era già intento a trasmettere la sua seconda stagione e a produrre la terza, il nome di questa sitcom era già sulla bocca di tutti.
Tanto si è diffusa la fama del prodotto statunitense della NBC, che ancora oggi la ricordiamo con piacere, e proprio per questo è stato possibile per Will Smith produrne un revival, scegliendo di dare alla sceneggiatura e ai personaggi un’impronta un po’ diversa da quella che aveva caratterizzato la serie originale. La versione recente ha infatti un aspetto più drammatico e realistico, caratterizzandosi come qualcosa di diverso rispetto al suo antecedente degli anni ’90, ma puntando al tempo stesso a un piacevole effetto nostalgia.
4) Melrose Place
Forse non molti ne sono a conoscenza ma Melrose Place, prodotta da Darren Star e da Aaron Spelling per la Fox, non è altro che la seconda serie nata dal franchise di Beverly Hills 90210. Nel 1992, quando è andata in onda la prima puntata, il successo di Melrose Place era già assicurato. Un nome, una garanzia. Un rimando al teen drama più famoso di quell’anno per dare vita a un altro drama che però ha più elementi in comune con una soap opera. Per ben 7 stagioni e un totale di 226, questa serie ha quasi raggiunto la lunghezza del suo punto di riferimento, e per moltissimo tempo è stata al centro delle attenzioni del pubblico.
Inoltre, la partecipazione ad alcuni episodi della serie di molti dei protagonisti di Beverly Hills 90210 ha contribuito a rendere ancora più popolare Melrose Place, sebbene gli spettatori provassero inizialmente un misto di curiosità e diffidenza. Il progetto era in principio quello di fare di Melrose una versione più matura di Beverly Hills, ma poi Spelling apportò dei cambiamenti alla trama e per fortuna ne ha garantito la popolarità.
Che Beverly Hills 90210 fosse una delle serie tv cult nel 1992 dovevamo intuirlo anche dal fatto che abbia poi dato origine a una serie famosa e amata come Melrose Place.
5) Otto sotto un tetto
Ecco l’ultimo titolo della lista, un altro spin-off divenuto quasi più famoso della sua serie originale. Otto sotto un tetto, andato in onda per 9 stagioni dal 1989 al 1998, è infatti lo spin-off di Balki e Larry – Due perfetti americani ed è decisamente più ricordato dal pubblico rispetto al prodotto di cui rappresenta la “costola”. Otto sotto un tetto nasce come approfondimento sulla vita di Harriet Winslow (Jo Marie Payton), moglie dell’ufficiale della polizia di Carl Winslow (Reginald VelJohnson). I due vivono in una casa con una famiglia molto numerosa, centro nevralgico della comicità e della vena ironica della serie.
Eppure, la leggerezza che ha contraddistinto Otto sotto un tetto non ha mai impedito agli ideatori di regalare al pubblico anche episodi legati a tematiche più impegnative, come quella del razzismo. Attraverso l’originalità del personaggio di Steve Urkel (Jaleel White), nato inizialmente come personaggio secondario e divenuto poi, a causa del suo essere maldestro, il vero motore dell’azione e delle risate, questa sitcom viene ancora ricordata con piacere dagli spettatori di tutto il mondo. Nel 1992, tra la sua terza e quarta stagione, la serie era al culmine della sua popolarità, prima del taglio definitivo del personaggio di Judy Winslow (Jaimee Foxworth) senza alcuna apparente spiegazione.