2) Riverdale
La prima stagione di Riverdale si apre con un evento che sconvolge la tranquilla cittadina: la morte misteriosa di Jason Blossom, un giovane appartenente a una delle famiglie più potenti della città. L’omicidio scioccante funge da catalizzatore per le vicende successive, immergendo il pubblico in un intreccio ricco di segreti, intrighi e rivelazioni sorprendenti. Riverdale, come si scopre ben presto, non è affatto la monotona cittadina che vuole far credere ma un armadio di dimensioni enormi con scheletri altrettanto giganti all’interno. La ricerca della verità diventa il filo conduttore della prima stagione. Ogni personaggio sembra avere qualcosa da nascondere, e ogni episodio aggiunge un nuovo tassello al puzzle.
Archie Andrews, Betty Cooper, Veronica Lodge e Jughead Jones sono al centro di tutto. Le loro relazioni si sviluppano e si complicano man mano che emergono i segreti nascosti sotto la superficie di Riverdale. Con un finale che svela il vero colpevole della morte di Jason, la prima stagione chiude il suo arco narrativo principale, lasciando però spazio a nuovi misteri. Il teen drama che avrebbe potuto rivoluzionare davvero il genere conclude la prima annata con tanti pollici in su e il desiderio di fare presto ritorno. La seconda stagione di Riverdale osa ancora maggiormente e ci porta su un terreno decisamente più oscuro, introducendo nuovi antagonisti e complicando ulteriormente le dinamiche tra i personaggi. L’attenzione si sposta sul “Black Hood”, un misterioso serial killer che terrorizza la città, e sulle conseguenze delle azioni dei protagonisti.
Con il passare delle stagioni, la serie tv si è evoluta in direzioni inaspettate, ma le prime due rimangono un esempio da vedere di storytelling televisivo capace di catturare e mantenere l’attenzione del pubblico.
È decisamente una serie che ha diviso il pubblico. Se si fosse fermata a due stagioni, avrebbe probabilmente lasciato un ricordo più coerente e meno “esagerato”. Oltre la seconda stagione, però, Riverdale si trasforma in qualcosa di totalmente diverso. Trame assurde, twist improbabili e persino incursioni nel soprannaturale. Sebbene sia amato da alcuni proprio per la sua stravaganza, la serie perde progressivamente quel mix iniziale di mistero e realismo che l’aveva resa speciale. Se si fosse fermata dopo la seconda stagione, Riverdale sarebbe ricordata come un teen drama misterioso e originale, senza scivolare nel caos narrativo delle stagioni successive.