Attenzione: evita la lettura se non vuoi imbatterti in spoiler di alcune serie tv da vedere ambientate sul posto di lavoro
Prima di partire, la premessa è d’obbligo: la scelta è stata quella di escludere le serie tv di genere medical per evitare di stilare una lista lunga circa venti pagine. E soprattutto evitare di escludere alcune serie indimenticabili e più che mai iconiche. Perciò, se non vedete Grey’s Anatomy, Dr. House o Scrubs, non è certo per disamore, anzi. Detto questo, concentriamoci su quelle che sono le serie che hanno fatto del lavoro un tema centrale (medical esclusi). Sia dal punto di vista della trama che da quello più prettamente fisico. Alcune delle serie che vedrete nella lista, infatti, sono quasi completamente ambientate sul set lavorativo e danno pochissimo spazio alle esterne. Alcune, come si diceva, per una questione di trama, magari focalizzata sul tema lavorativo anche su un livello politico o sociale (vedi Mad Men o Superstore). Altre, invece, per una questione narrativa (come Succession), che le porta a delineare la loro storia sulle basi di un impianto professionale. In ogni caso, le serie tv da vedere che parlano esclusivamente della sfera lavorativa non sono poche e fra queste ce ne sono alcune che sono diventate iconiche. Per il modo di affrontare il tema ma anche perché sono capaci di raccontare un pezzo di vita fondamentale per tutti. Ahi noi, il lavoro.
1. The Office
Impossibile non mettere in cima alla lista (che comunque non è una classifica) The Office. Partendo anche solo dal nome didascalico, i dubbi rimangono pochi. Ideata da Ricky Gervais nel 2001, The Office ottiene il suo apice con il remake statunitense della serie, con protagonista Steve Carrell. Ma che sia quello inglese o quello americano, The Office fa la storia. E non solo tra le serie tv da vedere ambientate sul posto di lavoro. Riesce a fare la storia della serialità. Il motivo, anche se può sembrare banale, è la sua spiccata quotidianità. Il punto di forza di The Office, infatti, è che riesce a raccontare perfettamente il nulla. O meglio, una qualsiasi giornata tipo di un qualsiasi uomo o donna sul posto di lavoro. E da questo nulla pieno di cose, ne trae delle storie esilaranti e degli intrecci strambi. Che ci divertono e che riescono a entrarci in testa. E a rimanerci per parecchio tempo. The Office, che segue appunto le dinamiche di un gruppo di lavoratori in un’azienda monotona e poco stimolante, è stata in grado di creare (entrambe le versioni, anche se quella US forse qualcosa di più) dei personaggi iconici che hanno poi influenzato molte altre serie tv e molti altri protagonisti.
2. Superstore, una serie tv da vedere che in Italia non ha ancora avuto la giusta risonanza
Di nuovo, dal titolo è intuibile di cosa si stia parlando. E di nuovo, si delinea una parte delle serie tv da vedere che sono ambientate sul posto di lavoro molto importante. Superstore, da molti ancora sottovalutata, è una serie del 2015 che oggi è disponibile, in Italia, su Netflix. Il primo consiglio è quello di recuperarla nell’immediato. È una serie che potremmo senza dubbio inserire tra le comedy (e anche tra le meglio riuscite degli ultimi dieci anni) ma che porta con sé moltissime tematiche piuttosto complesse. Una su tutte, proprio quella del lavoro. Superstore, che vede protagonista fra gli altri America Ferrera, è infatti incentrata sul tema lavorativo ma con un occhio spesso molto critico. A un certo tipo di società, quella statunitense, che la maggior parte delle volte non tutela il lavoratore come dovrebbe. E il bello è che racconta tutto questo facendoci ridere. Rende il tema del lavoro qualcosa di leggero, riuscendo in questo modo nel suo intento. Superstore è una di quelle serie tv da vedere anche solo per i suoi personaggi, che gravitano quasi unicamente nel posto di lavoro e che vengono delineati in funzione di esso. E va benissimo così, perché è dal loro lavoro che impariamo a conoscerli. Come spesso succede anche nella vita.
3. Veep
Armando Iannucci, ideatore e creatore della serie e del suo predecessore The Thick of It, racconta gli Stati Uniti dall’interno. In un modo spassoso e irriverente. Veep – Vicepresidente incompetente ci conquista, prima di tutto, con un volto noto e soprattutto amatissimo, Julia Louis-Dreyfus. La nostra amata Elaine in Seinfeld. Ma è bravissima, in Veep, a lasciarsi alle spalle qualsiasi retaggio del passato e ad interpretare un ruolo altrettanto divertente ma più complesso. Selina Meyer è la vicepresidente degli Stati Uniti d’America e, in realtà, non è per niente incompetente. Semmai parecchio stramba, quello sì. Ma ha uno staff particolare che, dopo la sconfitta alle presidenziali, dovrà rimettere in riga. È lo staff stesso a rendere tutto divertente, come spesso succede. Veep ci racconta i retroscena del posto di lavoro più difficile del mondo, la Casa Bianca. Ma lo fa senza mai imporsi un certo tipo di limite, magari dovuto al set in cui si svolge. Veep è autoironica e brillante, leggera e interessante. Premiata più volte agli Emmy Awards, è sicuramente una serie tv da vedere anche per motivi che non c’entrano col posto di lavoro. Anche se è sicuramente centrale e di certo è l’espediente che traina tutta la serie tv.