2) Una Mamma Per Amica
Così come How I Met Your Mother, anche Gilmore Girls piange per la sua ultima stagione. E noi con lei.
L’abbiamo amata fin dal primo episodio grazie alla naturalezza e alla spontaneità con cui ha curato uno dei rapporti più importanti nella vita di tutti: quelli tra una figlia e una madre. Abbiamo apprezzato il modo in cui è riuscita a cucire addosso due vite di due generazioni diverse che riescono a coincidere e insegnare qualcosa all’altra. Ma tutto questo nell’ultima stagione – e stiamo parlando proprio del revival di Una Mamma per Amica – è totalmente assente.
Gli obiettivi professionali e di vita delle due protagoniste vengono affossati con l’unico obiettivo di annientarle. Rory, che fin da subito si mostra convinta di voler proseguire la sua carriera, adesso non sa cosa fare. I dubbi fanno parte della vita di tutti, non contestiamo questo ma il modo con cui la giovane si è ritrovata nel vortice dell’insicurezza. Questa involuzione non viene davvero spiegata, non viene affrontata come meriterebbe. Semplicemente abbiamo di fronte una ragazza che ha fatto cento passi indietro rispetto a se stessa e alla sua carriera e non ci è dato sapere il motivo.
Il revival racconta la storia soffermandosi su momenti superficiali che non giovano alla trama. Narra gli eventi salienti abusando della funzione del musical: il matrimonio di Lorelai viene vissuto così, e gli viene dedicato pochissimo tempo nonostante fosse uno dei momenti che più la donna aspettava da sempre.
In questo modo quello che ci viene dato in pasto assomiglia a una forzatura. Il finale vede la giovane Rory incinta senza un uomo accanto e questo dettaglio ha l’unico obiettivo di unire le storie della madre e della figlia disegnando anche per quest’ultima la stessa sorte, e così il gioco ricomincia da capo. Ma ne avevamo veramente bisogno?