6) Nobody Wants This
A un passo dalla Top 5 il nuovo successo Netflix appane rinnovato per una seconda stagione. Stiamo parlando di Nobody Wants This, la comedy sentimentale che toglie di mezzo qualsiasi cliché enemies to lovers o compagnia cantante per dedicarsi al racconto di un legame genuino, autentico, naturale, ma non per questo privo di difficoltà. Il tutto racchiuso in una cornice leggera che stuzzicherà il palato dei più affezionati al genere. Insomma, Nobody Wants This aveva tutti gli elementi per fare la differenza, e così è stato. Merito anche dei due protagonisti Adam Brody e Kristen Bell, iconici e indiscussi volti delle Serie Tv degli anni 2000. The OC e Veronica Mars si sono uniti qui in questa narrazione, facendo sì che Seth Cohen si innamorasse di un’investigatrice adolescente di alto profilo.
O almeno, questo è ciò che la nostalgia ci ha portato a immaginare per un breve momento. Perché chiaramente in Nobody Wants This Seth Cohen e Veronica Mars sono solo un ricordo sostituito da una nuova narrazione, da una nuova storia d’amore. Lei è infatti Joanne, una donna che ha superato i trent’anni schietta e senza filtri. A volte infantile, ironica e con uno scudo che separa la sua vulnerabilità dal mondo esterno. Lui è Noah, un rabbino ebreo ironico come la protagonista, ma più razionale e riflessivo. All’inizio della narrazione i due sono solo due estranei che si incontrano a una cena comune. Una cosa tira l’altra, e presto i due si ritroveranno a fare i conti con un interesse che non avevano visto arrivare e per cui forse non erano neanche pronti.
E poco importa se Joanne abbia passato tutto il suo tempo in app di incontri per incontrare la persona giusta dopo una relazione tormentata. Non era forse ancora davvero pronta a un amore totalizzante, che però qui arriva più forte che mai, non curante delle conseguenze. Perché Joanne e Noah dovranno infatti vedersela con ostacoli di carattere religioso, con gli sgambetti che la società e – e le persone a loro vicini – decideranno di fargli. Perché Noah vuole stare con Joanne tanto quanto desidera una promozione per diventare un rabbino capo, ma la sua relazione con la donna – non incline a convertirsi – ostacolerà questa sua ambizione, non vista di buon occhio neanche dalla sua famiglia.
E così ci addentreremo all’interno di una storia d’amore non convenzionale che, finalmente, non si muoverà sul filo delle gelosie e dei triangoli, ma esplorerà delle dinamiche sociali con un occhio attento e mai superficiale, seppur sempre con toni leggeri e spensierati. Insomma, Nobody Wants This è la scelta giusta. Una delle Serie Tv da vedere sia per la leggerezza che per l’intelligenza. Per il suo modo ironico ma anche brillante di affrontare la tematica religiosa e la tematica sentimentale, mettendo in campo una riflessione sempre più attuale.
5) The Penguin
Ad aprire la Top 5 delle Serie Tv da vedere più viste dalla nostra community Hall of Series – Comunità di Recupero un titolo che non avevamo visto arrivare. Ci era stato annunciato, sapevamo che HBO fosse una garanzia di altissima qualità nella maggior parte dei casi, ma non immaginavamo che The Penguin potesse toccare queste vette in sole quattro puntate. Ma così è stato, dando vita a una narrazione che affascina anche chi non ha grande familiarità con Batman, dando vita a uno spin-off seriale in cui al centro c’è lui, l’eterno Pinguino.
Per un Joker che nei cinema ha trovato una delusione nel 2024, c’è per fortuna un Pinguino che ha dato vita a una delle Serie Tv migliori degli ultimi anni, tanto da ricevere un punteggio di 9.4 nel suo quarto episodio, consacrandosi come uno dei meglio recensiti di sempre su IMDb al pari di colossi come I Soprano e Breaking Bad.
Solo quattro puntate, ma è già il grande traguardo. Un traguardo che vede il pubblico apprezzare quest’opera mastodontica in modo unanime e che sembra già un candidato per i prossimi Emmy e Golden Globe, o almeno ce lo auguriamo. Sarebbe assurdo il contrario, anche se dopo il trattamento dato a Better Call Saul nulla è scontato. Ma ci auguriamo che questo non sia il destino di questa raffinatissima produzione HBO in cui, oltre a una narrazione mastodontica, assistiamo a delle interpretazioni sublimi portate avanti da attori dal calibro di Colin Farrell e Cristin Milioti, che è finalmente stata riconosciuta come qualcosa di più di Tracy, la madre dei figli di Ted Mosby in How I Met Your Mother.
E’ proprio sul personaggio interpretato dalla Milioti che è incentrata la miglior puntata di The Penguin fino ad adesso. Quel quarto episodio che racconta il personaggio di Sofia Falcone che qui in The Penguin riceve finalmente il trattamento che ha sempre meritato. Scopriamo il suo passato, il suo tormentato passato. Il modo in cui la sua famiglia ha cercato di distruggerla, e il modo con cui ha cercato una giustizia fai da te. Il suo obiettivo non è cercare un posto nel mondo, perché lei lo conosce già. Il suo obiettivo è andare a prenderselo, ma senza mai cedere ad alcun compromesso. All’interno della stessa puntata assistiamo a più riflessioni a argomenti, affrontando anche il tema della malattia mentale, ma con la schiettezza di una Serie Tv come The Penguin che, a questo, risponde che è il mondo a essere malato.
Perché The Penguin sarebbe potuto essere anche un film. Uno spin off cinematografico che non sarebbe passato inosservato neanche agli Oscar. L’atmosfera è quella, tanto mastodontica da riempire anche uno schermo situato in un cinema. Ma è una Serie Tv. Una grande Serie Tv che, con il solo quarto episodio, si è già trasformata in una certezza. Che ha già una sua dimensione, ed è ferocemente candidata a scrivere una delle pagine più importanti della HBO degli ultimi anni. Un racconto complesso che dà vita a numerosi spunti di riflessione, passando dall’azione alla tensione, ma anche allo sviluppo psicologico di personaggi controversi, vertiginosamente in bilico, protagonisti di un’altra lotta al potere in casa HBO che, come le altre, non sembra disposta a lasciare neanche le briciole. E noi non vediamo l’ora di vedere fin dove ci porterà tutto questo.