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7 Serie Tv che hanno un finale bellissimo nonostante un’ultima stagione deludente

Un'immagine di Carrie Mathison in Homeland
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Quando si parla della conclusione di una Serie Tv da vedere ci sono diverse variabili, numerose strade. Come abbiamo visto con mostri sacri come Breaking Bad, Better Call Saul, Sons of Anarchy & simili, l’ultima stagione e il finale possono andare di pari passo, confezionando un epilogo destinato a rimanere nella storia della serialità. Al contrario, si può sbagliare tutto, facendo la fine di Serie Tv come Game of Thrones, annientando sia il finale che l’ultima stagione. E poi ci sono gli ibridi. Le produzioni che, seppur perdendo terreno e dimostrandosi deludenti durante l’ultima stagione, riescono a confezionare un degno finale. Un bellissimo finale. Uno di quelli capaci di farti dimenticare la costante delusione provata nelle puntate precedenti. Ed è proprio di queste che parleremo adesso: delle Serie Tv da vedere nonostante un’ultima deludente stagione, ma protagoniste di un finale meraviglioso.

Da Sex Education a Revenge: ecco 7 Serie Tv con una deludente ultima stagione ma un bellissimo finale

1) How I Met Your Mother, una Serie Tv da vedere che difficilmente dimenticherete

Ted Mosby nell'ultima puntata di How I Met Your Mother
Credits: CBS

Lo sappiamo. E siamo anche consapevoli del tasto dolente appena toccato. Stiamo parlando di una Serie Tv da vedere che ha diviso in modo considerevole il pubblico, formando due fazioni pronte a giurare l’una il contrario dell’altra. Ce ne rendiamo conto, davvero. Ma questo vaso di Pandora scomodo va aperto. Non possiamo esimerci, e non possiamo neanche non essere consapevoli della verità: l’ultima stagione di How I Met Your Mother è stata deludente. Il problema più grande ha a che fare con il contesto temporale in cui tutto è stato riassunto. Solo un weekend per dire addio a dei ragazzi che sono diventati adulti sotto i nostri occhi è troppo poco. Per tutto il tempo, abbiamo temuto di doverli salutare nel modo peggiore che potessimo immaginare. Ci siamo spaventati all’idea di doverci accontentare di 48 ore sviluppate in 24 episodi.

Però poi qualcosa è cambiato, e How I Met Your Mother ha raddrizzato il tiro consegnandoci un finale poetico che incastrava al suo interno piccoli frammenti di vita. Una vita che è andata avanti per anni, e a cui abbiamo potuto assistere seppur in piccole pillole. Perché proprio quando pensavamo che oramai How I Met Your Mother si fosse giocata tutte le sue carte nel peggiore dei modi, ecco che arriva la svolta. Ecco che le nostre facce cambiano espressione lasciando da parta la nostra diffidenza, facendo spazio all’incredulità. Alla commozione. All’amore riconfermato nei confronti di una delle più grandi comedy di sempre.

Con uno sguardo verso il futuro, How I Met Your Mother ha ridato un senso a tutte le precedenti stagioni dedicate al legame altalenante e incostante tra Ted e Robin. Perché tutto ‘sto giro è servito per tornare al punto di partenza, al corno blu che Ted ha sempre voluto portare alla sua Robin.

E senza mai mettere in dubbio l’importanza della madre dei suoi figli. Perché Tracy è stata davvero la donna della vita di Ted. E’ stata un amore completo, maturo, compiuto. E’ stata la donna a cui Ted è sempre stato vicino mettendo da parte la sua parte più infantile, diventando ciò che ha sempre voluto essere. La mano che ha stretto sempre di fronte a tutto, anche di fronte alla peggiore delle malattie. Anche di fronte alla morte. Robin giocava un’altra partita. Era l’amore mai realmente vissuto, mai dimenticato, ma che al momento giusto ha saputo metter da parte e che poi, in una nuova fase della sua vita, ha deciso di ri-vivere. Una parte della sua vita rimasta in bianco, con una pagina da scrivere, e da cui è tornato per poter finalmente capire come riempire.

Nel finale di How I Met Your Mother la fine e il principio coincidono, dando voce a un amore che è sempre stato di fronte ai loro occhi, ma che in quel momento non era pronto per essere vissuto. Perché Ted e Robin sono sempre stati in due momenti diversi della vita. E’ quel che ci si racconta quando si ama qualcuno, ma non ci si può star insieme. E allora ci si chiede quando finalmente arriverà il momento. How I Met Your Mother parla di quel momento lì. E lo fa in modo così intenso, poetico e straziante che alla fine ci fa anche dimenticare di cosa sia accaduto fino a quel momento, in quella ultima e deludente stagione. Se volete approfondire ulteriormente, noi abbiamo scritto un articolo a riguardo su come il finale di How I Met Your Mother sia una corsa frenetica verso la morte dei trent’anni.

2) Shameless

Frank Gallagher nell'ultima puntata della serie 'Shameless'
Credits: Showtime

Shameless non ha deluso soltanto durante l’ultima stagione. Lo aveva già fatto. Dall’ottava in poi, non era più la stessa (qui la classifica di tutte le stagioni). Aveva perso la sua forza, trovando la sua disfatta definitiva durante la nona a causa dell’addio di Fiona. Quindi sì: Shameless è diventata profondamente deludente prima ancora di arrivare all’atto finale, e a pensarci quasi ci sale la rabbia. Perché con qualche stagione in meno sarebbe stato tutto perfetto. Tutto in pieno stile Gallagher, con annessi e connessi. E invece no. Niente di tutto questo. Shameless si dimostrava stanca, scarica, priva di eventi ben curati capaci di restituirci quel concetto di famiglia disperata ma sempre unita che ci aveva affascinato fino a quel momento. Quella disperazione non riuscivamo più a sentirla, e anche i personaggi avevano iniziato a creare un distacco importante con il telespettatore, mostrandosi spesso meno carichi di un tempo.

L’ultima stagione segue coerentemente la stanchezza delle due precedenti, mostrandoci una narrazione lenta, priva di quell’energia drammatica e grottesca che le aveva restituito la gloria in passato. La mancanza di Fiona continua a farsi sentire, chiarendo in che modo la Serie Tv non fosse in grado di reggere a un’assenza così importante neanche con la forza dell’abitudine. Perché alla mancanza di Fiona Shameless non si è mai abituata, non abituando così il telespettatore. Al suo posto abbiamo dovuto sorbirci un focus importante sulle dinamiche di Debbie, uno dei peggiori personaggi della Serie Tv, e un Lip Gallagher diviso tra i pannolini e case da arredare. E, come se non bastasse, le stesse dinamiche di sempre. La distruzione e la ricomposizione della coppia formata da Mickey e Ian. I danni di Frank Gallagher.

Insomma, Shameless non aveva più niente da dirci, ed era evidente. Lo è stato durante l’ottava stagione. Durante la nona, la decima. E lo è stato anche durante l’ultimo capitolo. Ma poi la magia. Seppur per un breve istante isolato. Una sola puntata, ma quella decisiva: l’ultima. Shameless si ricorda chi è. La sua gloria. Il suo punto più alto. Riassembla i frammenti che l’hanno resa grande, e ce li restituisce di nuovo. Lo fa nell’ultima puntata definitiva, quella che chiude – una volta e per sempre – la storia della famiglia Gallagher. Lo fa attraverso Frank, la spina nel fianco. Il padre che non vorresti mai, la maledizione dei Gallagher. Consegnandosi a un destino che era scritto già nelle prime stagioni, Frank saluta i suoi figli quando è già andato via. E’ lo stesso di sempre, neanche la morte ha potuto cambiarlo.

Non è che ci sia più molto da dire. Se non che il tempo è prezioso. Non sprecatelo, ca**o. E divertitevi. Io di certo l’ho fatto.” Le ultime parole in pieno stile Gallagher. Un invito a non prendersi troppo sul serio, lasciando scorrere la leggerezza di una vita che, per i suoi figli, ancora tutta da scrivere. Perché Shameless lo sa: per essere realistica com’è sempre stata non può chiudere a tarallucci e vino. Non può concedere un gran lieto fine ai suoi protagonisti. Non sarebbe in linea con la storia. Ma può concedergli un’occasione. Una possibilità, una cosa che in Shameless vale più di qualsiasi altra cosa.

E così li lascia nel pub di sempre con una vita tutta da costruire fatta di ambizioni e la speranza di riuscire a concretizzarle, con tutte le difficoltà del caso. Non assisteremo alla consacrazione dei loro sogni. Non assisteremo neanche alla loro disfatta, se così dovesse essere. Ci lascia il potere di immaginare il finale che desideriamo, dando a ognuno di loro il beneficio del dubbio. Il beneficio di una possibile gioia tanto sperata e attesa di cui, dopo tanta strada, non potevano essere privati, ma che non potevano neanche raggiungere nel giro di una sola puntata. Quindi sì: nonostante tutti gli errori commessi fino a questo momento, Shameless è una Serie Tv da vedere per le sue prime stagioni, per quel finale che annuncia un domani che non scopriremo mai, ma che vive e sussiste nella nostra testa. Ed è meraviglioso.

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