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5 Serie Tv di cui mi vanto quotidianamente a cena con gli amici

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Siete tra quelli che alla serie tv da vedere di tendenza su Netflix preferiscono uno show degno degli archivi di Jurassic Park? E magari pensate pure di essere straordinariamente bravi nello scovare quelle serie tv di nicchia che nessuno ma proprio nessuno ha mai visto, eccetto voi ovviamente? Allora oggi vogliamo sfidarvi e, chissà, magari farvi scoprire uno show di cui neppure voi, segugi della serialità, avevate mai sentito parlare prima. Oggi vi raccontiamo di una figura storica ribaltata e di una giovane dalla mente fragile, di un resort di lusso e di un’isola dimenticata. Ciò che li accomuna è l’essere il materiale perfetto da usare per vantarsi a cena con gli amici e pavoneggiarsi da grandi intellettuali. Lo abbiamo fatto tutti almeno una volta, ammettiamolo.

Allora vi domandiamo, queste 5 serie tv da vedere che in Italia sono poco chiacchierate – in alcuni casi, anche poco conosciute – facevano già parte del vostro repertorio abituale o vi abbiamo beccati? Siate onesti.

1) Alias Grace

serie di nicchia
Sarah Gadon (640×340)

La giovane Grace Marks, immigrata con la sua famiglia dall’Irlanda in Canada, nel 1843 fu arrestata con l’accusa di aver ucciso il datore di lavoro Thomas Kinnear e la governante Nancy Montgomery. Se la ragazza fu scagionata dopo aver scontato 15 anni di carcere, lo stalliere James McDermott venne invece impiccato, anche se, fino alla fine, continuò a ripetere di aver agito su istigazione di Grace.
La miniserie – basata su un romanzo di Margaret Atwood e tratta a sua volta dalla storia vera che abbiamo citato prima – dispiega la vita di Grace dai quindici ai quarant’anni, tra flashback e apparizioni inquietanti, come la stessa tela che la protagonista cuce per gran parte del tempo.

La storia è interamente raccontata dal punto di vista di Grace, narratrice inaffidabile che ci appare vittima e carnefice insieme. Alias Grace è una miniserie che turba, affascina e confonde lo spettatore lasciandolo interdetto sulla natura della sua protagonista. L’errore fatale che si cerca di compiere è quello di voler catalogare Grace, a tutti i costi, dentro l’uno o l’altro prototipo di donna: vergine e madre o meretrice e strega. Ma la storia che Alias Grace vuole mostrarci è invece proprio quella della femminilità nelle sue complesse e molteplici sfaccettature, sfuggenti e in continua contraddizione tra loro.

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