2) Midnight Mass
Dai titoli scelti per ogni singolo episodio (Genesi, Salmi, Proverbi, Lamentazioni, Vangelo, Atti degli Apostoli, Apocalisse) alle tematiche teologiche e filosofiche, Midnight Mass non è di certo la classica serie tv da vedere che si presta al binge watching “ignorante”. Dal primo momento ci si rende conto di essere di fronte a un prodotto intenso e non sempre scorrevole ma allo stesso tempo di grande profondità emotiva. Il cammino che i personaggi principali sono chiamati ad affrontare è quello di una lenta e dolorosa evoluzione che li porterà o alla dannazione o alla vita eterna. In gioco c’è l’anima di tutti abitanti di Crockett Island.
Da un lato abbiamo il fanatismo di coloro che scambiano il tocco del demonio per quello di Dio. L’iconografia cristiana viene allora snaturata nell’osannare un falso idolo, ad opera di un ignaro e accecato padre Paul Hill (molto vicino al padre Callahan di “Le notti di Salem”), così desideroso di essere perdonato da non rendersi conto della piaga che ha portato sulla sua comunità . Dall’altro abbiamo Riley ed Erin, il primo rappresenta la logica fattasi martire in nome della verità , la seconda è la personificazione della religiosità che rimane pura e incorrotta.
3) The White Lotus, una serie tv da vedere che ha vinto anche molti premi
La serie tv di Mike White ha ottenuto tanti riconoscimenti in America quanto poca risonanza in Italia, anche se siamo abbastanza certi che le cose stiano cambiando dopo la seconda stagione dato che l’ambientazione è la splendida Taormina. Di cosa parla The White Lotus? A un primo sguardo potrebbe ricordarci un giallo alla Agatha Christie con i suoi personaggi tutti molti distintivi. La verità però è un’altra perché, anche se il prologo della serie potrebbe farci pensare a un altro Knives Out, non è l’identità della vittima il fulcro attorno al quale ruota The White Lotus.
Semmai la vittima è solo l’ultima goccia di un vaso che non solo ha strabordato ma è andato in mille pezzi. The White Lotus è una rappresentazione teatrale che mette in scena i vizi e niente virtù della classe agiata che non deve chiedere mai. Sono i ricchi, gli spocchiosi figli di papà , le business women senza scrupoli, le ragazzine ipocrite quelli che vediamo sfilare uno dietro l’altro come durante un carnevale in cui, a dirla tutta, non c’è nulla da ridere. Se l’amara ironia è lo stile con cui Mike White ha deciso di raccontarci The White Lotus, tolto quello non ci resta che piangere.