Abbott Elementary
- Disponibile su Disney+ (tre stagioni)
Questa è una di quelle serie tv che rientrano in una catalogazione piuttosto particolare: molti sanno che è bella e l’hanno inclusa tra le serie tv da vedere per questo motivo, ma non l’hanno ancora effettivamente vista.
Il nome di Abbott Elementary è presente da anni all’interno dei listoni di fine anno dedicati alle serie tv migliori, ma il pubblico sembra non essere ancora all’altezza del suo potenziale. La chiamata c’è, la risposta è timida. Ed è potenzialmente imputabile a un fattore chiare: le sit-com e le comedy dell’ultimo lustro hanno deluso le aspettative in gran parte dei casi, portando il pubblico a rifugiarsi dentro i soliti titoli storici. Quando c’è una bella novità in vista, la domanda è sempre la stessa: “Ne varrà davvero la pena?”. Beh, su Abbott Elementary vogliamo sbilanciarci noi, come hanno già fatto le academy e i critici di mezzo mondo: è uno di quei rarissimi titoli che hanno la forza e il potenziale per raccogliere l’eredità dei migliori esempi del genere. Uno, su tutti: The Office.
Non vogliamo dire, con questo, che Abbott Elementary sia la nuova The Office (non è così), ma è indubbiamente il titolo che più si avvicina al concetto di commedia elaborato e sviluppato da Greg Daniels nella sua opera regina. Abbott Elementary è, infatti, una workplace comedy (ambientata in una scuola elementare) che sfrutta l’espressività del mockumentary per mettere in evidenza i problemi e le contraddizioni della scuola americana attraverso una chiave leggera e disillusa. Con un obiettivo primario, troppo spesso dimenticato dalle comedy di nuova generazione: divertire e intrattenere.
Vi attendiamo a scuola, allora: dopo tre stagioni di conferme, il risultato è quasi assodato. Ma un grande cult, per essere davvero tale, necessita di un pubblico diverso, più numeroso e confidente.
- Potenziale espresso finora: 7.5/10.
- Possibilità di fallire: 4/10.
- Potenziale che potrebbe esprimere alla fine: 9/10.
Scissione
- Disponibile su Apple Tv+ (una stagione)
Discorso diverso, invece, per quanto riguarda Scissione: gli indizi per puntare dritti al cult ci sono tutti, ma le prove sono ancora insufficienti per sbilanciarsi fino in fondo. Andata in onda per la prima volta nel 2022, è una delle serie tv distribuite da Apple Tv+ che più hanno colpito il pubblico. Ma ci sono tanti ma. La serie tv è meravigliosa e a tratti sublime: ha già espresso un potenziale altissimo con una prima stagione pressoché perfetta, scritta in un modo suggestivo, ricca di misteri e intrighi, interpretata alla grande da un cast in gran forma e foriera di presupposti ancora migliori per le prossime annate, ma una sola stagione non basta per esprimersi fino in fondo.
Vogliamo crederci, però. Nonostante sia sempre alta la possibilità di fallire quando si crea un’impalcatura narrativa che punta sulla qualità di scrittura e si combina con la necessità di spiazzare continuamente lo spettatore, gli standard raggiunti dalla prima stagione sono troppo alti per credere davvero in un potenziale fallimento. Le risposte, in ogni caso, arriveranno presto: la seconda stagione è ormai alle porte e avrà il difficilissimo compito di confermare tutte le premesse iniziali, magari andando pure oltre.
Riusciranno nell’impresa, dopo due anni di lunga e paziente attesa? La sensazione è che gli autori abbiano le idee molto chiare sul punto d’arrivo del racconto e abbiano tenuto la trama abbastanza “chiusa” nei primi episodi per offrire contesto e profondità a un racconto che potrebbe andare nelle direzioni più disparate. Se davvero fosse così, il meglio dovrebbe ancora venire. E a quel punto, si salvi chi può: diventerebbe possibile sperare addirittura in un capolavoro.
- Potenziale espresso finora: 8/10.
- Possibilità di fallire: 5/10.
- Potenziale che potrebbe esprimere alla fine: 10/10.
