The White Lotus
- Disponibile su Sky e Now (due stagioni)
Basterebbe questa immagine per definire The White Lotus come “cult del presente”, no? Per certi versi, sì: al di là della gigantesca coralità di questa fantastica serie antologica, la doppia interpretazione di Jennifer Coolidge ha sicuramente rubato la scena e attirato l’attenzione di tutti con un rarissimo carisma, ma basta solo in parte per dare un posto nella storia alla creatura di Mike White.
Una creatura che nasceva con obiettivi completamente diversi da quelli che ha poi trovato in corsa: in origine, infatti, era una miniserie destinata a un unico ciclo di episodi.
Poi è andata come è andata: The White Lotus ha conquistato tutti, ha vinto una vagonata di Emmy ed è diventata troppo grande per fermarsi.
Troppo grande, con le giuste premesse per andare avanti senza dover forzare le cose in nome del profitto: questa storia ha ancora tanto da raccontare, con voci diverse e contesti che variano di stagione in stagione.
La qualità dei prodotti HBO si è allora combinata con la necessità di offrire al mondo una voce satirica e parodistica sull’universo dorato del lusso, ritratto con toni spietati e un linguaggio irriverente che non trova padri e non troverà con ogni probabilità degli eredi (anche se qualcuno ci ha già provato).
Il cult, insomma, è già nella natura degli eventi. Ma manca ancora qualcosa: la prima stagione è un minicult, la seconda una piacevole conferma. E la terza? Ci aspettiamo un ulteriore salto di qualità, anche se si dovranno prendere alcuni rischi per centrare l’obiettivo: il rischio di riproporre un pattern consolidato e diventare ripetitivi esiste, ma l’autore ha un talento che si auspica possa scongiurare i pericoli in tal senso.
Siamo a bordo, allora: The White Lotus ha tutto per essere più di una piacevole parentesi.
- Potenziale espresso finora: 8/10.
- Possibilità di fallire: 5/10.
- Potenziale che potrebbe esprimere alla fine: 9/10.
