Gravity Falls, è decisamente una serie tv da vedere su Disney+
Ma parliamo ora di una serie fin troppo sottovalutata in Italia
Gravity Falls è una di quelle serie che, pur avendo raggiunto un certo successo di critica e pubblico, rimane sottovalutata rispetto al suo vero valore. Creata da Alex Hirsch e trasmessa per la prima volta nel 2012, questa serie animata si distingue per il suo mix perfetto di mistero, avventura e umorismo. Una narrazione che riesce a catturare l’attenzione sia dei bambini che degli adulti. La storia segue i gemelli Dipper e Mabel Pines, inviati a trascorrere l’estate con il loro zio Stan nella piccola e bizzarra cittadina di Gravity Falls, un luogo pieno di segreti e fenomeni soprannaturali.
Ogni episodio di Gravity Falls è ricco di enigmi, creature misteriose, situazioni assurde e misteri che Dipper e Mabel si trovano spesso a dover svelare. Perfino Zio Stan, apparentemente un semplice gestore di una trappola per turisti, nasconde a sua volta un passato oscuro e una doppia vita. Segreti che si svelano man mano che la serie procede e che lasciano lo spettatore con la voglia di proseguire la visione.
La genialità di Gravity Falls risiede infatti nella sua capacità di mescolare elementi di horror leggero, avventura e commedia, ma soprattutto nei suoi misteri.
Un mondo complesso e affascinante, popolato da personaggi memorabili e ricco di situazioni imprevedibili. Altro punto di forza della serie risiede nella sua dimensione metanarrativa. Essa ha portato i fan a vivere in prima persona una sorta di caccia al tesoro così da farli confrontare con enigmi e messaggi cifrati nascosti negli episodi, generando così in maniera spontanea un’appassionatissima community. Conclusasi dopo solo due stagioni, Gravity Falls ha lasciato un segno nel mondo dell’animazione, dimostrando come una serie possa essere allo stesso tempo divertente, intelligente e profondamente coinvolgente. Semplicemente fantastica.
Star Wars: Visions
Quando si parla di serie animate di Star Wars, la mente corre subito a capisaldi come Clone Wars e Rebels, ma non dimentichiamoci, che dal punto di vista delle animazioni, poche serie possono competere con Star Wars: Visions. Star Wars: Visions è una serie antologica che rappresenta un esperimento affascinante e innovativo all’interno dell’universo di Star Wars. La serie, composta da episodi indipendenti, è stata prodotta da diversi studi di animazione giapponesi, ognuno dei quali ha offerto la propria interpretazione del mondo della Galassia lontana lontana.
Un progetto davvero unico. Una serie che riesce a essere una fusione perfetta tra due mondi apparentemente distanti, quello della fantascienza epica di Star Wars e l’estetica e la narrativa degli anime giapponesi.
Ogni episodio di Star Wars: Visions racconta una storia autonoma, andando a esplorare alcuni temi cardine della saga. Tra essi spiccano la lotta tra il bene e il male, l’onore, il sacrificio e la ricerca del proprio destino. La serie riesce a veicolare il messaggio attraverso stili visivi e narrativi che variano drasticamente da un episodio all’altro. Stili che affascinano e stupiscono lo spettatore nel profondo. Dall’episodio The Duel, che ricorda i classici film di samurai con il suo stile in bianco e nero e l’azione frenetica, a Tatooine Rhapsody, una storia di una band musicale in fuga dall’Impero, la serie offre un’esperienza visiva e narrativa davvero unica nel suo genere.
Star Wars: Visions ha ben pochi difetti: non solo celebra l’universo di Star Wars, ma al contempo ne dimostra tutte le potenziale a riprova che, se con il giusto rispetto per il materiale di base, la saga possa essere reinterpretata in modi completamente nuovi, offrendo un prodotto fresco e innovativo, ma che possa entusiasmare anche i fan di vecchia data. Da non perdere!
