2) The O.C. – Marissa Cooper
I problemi sul set possono avere un grande impatto sulla produzione di uno show che, in certe occasioni, è costretto a far uscire di scena un personaggio. A volte la sua morte può essere esattamente ciò di cui la storia ha bisogno, ma non nel caso di The O.C.. La morte di Marissa infatti si è rivelata un disastro per il teen drama. Inoltre, questo tragico finale ha dato il colpo di grazia a un personaggio che aveva già sofferto tanto nel corso delle stagioni, fra problemi familiari, dipendenze e situazioni di pericolo. Dopo tutte queste sofferenze, Marissa meritava di ricominciare da zero, di aprire un nuovo capitolo nella sua vita e avere la chance di crescere.
Purtroppo non è andata così. L’incidente stradale in cui viene coinvolta insieme a Ryan è terribilmente improvviso, un plot twist pensato ed eseguito solamente per il suo fattore shock. E anche se nella vita reale sono tanti i momenti sconvolgenti che potrebbero cambiare il nostro percorso, questo momento in particolare risulta poco organico. È infatti una dipartita che, nonostante il suo impatto visivo ed emotivo, è arrivata senza alcun motivo apparente, lasciando gli spettatori con l’amaro in bocca. Con l’uscita di scena di Marissa, è poi diventato chiaro quanto The O.C. non potesse essere veramente The O.C. senza il nucleo formato dai quattro protagonisti. Dunque, nonostante i tentativi di introdurre nuovi personaggi e storyline, la serie tv da vedere degli anni 2000 ha risentito enormemente di questa scelta narrativa, finendo per concludersi con una quarta stagione non considerata all’altezza delle precedenti (anche se noi, in realtà, abbiamo un’opinione diversa e ne abbiamo parlato qua).