Sono davvero moltissime le serie tv da vedere che negli ultimi quarant’anni ci hanno proposto modelli di famiglia idilliaci da poter ammirare attraverso il nostro piccolo schermo, e quando la produzione è di stampo americano ecco che la perfezione che trasmette il nucleo in questione, vedi alla voce Settimo Cielo, sembra dover essere insopportabilmente impeccabile.
Non importa quale vicissitudine abbia rischiato nel corso degli episodi di alterare l’equilibrio della famiglia protagonista dello show, alla fine della puntata tutta l’armonia sotto cui il complesso familiare sembra vivere costantemente verrà recuperata e celebrata intorno a qualche tavolo da pranzo.
A volte ci siamo ritrovati a guardare questi esempi familiari stucchevoli con il piacere paliativo di chi osserva un mondo perfetto trovando grande sollievo. In altre invece lo stereotipo della perfetta famiglia stile Mulino Bianco, come quella di Settimo Cielo, ci è andata così di traverso da farci ricercare e apprezzare tutte quelle serie tipo Shameless che ci propongono un concetto di famiglia disfunzionale e anarchico.
1) Otto sotto un tetto
Bella è la famiglia Winslow, serena e compatta, impegnata a vivere la propria modesta e soddisfacente quotidianità nella periferia borghese di Chicago senza che nessun dramma possa toglierle il sorriso.
Tranne forse il fastidiosissimo vicino che, oltre a non sembrare capace di rispettare le più basilari regole di buon vicinato, si ostina a rubare la scena ai figli stessi del capofamiglia, diventando praticamente un ingombrante e invadente surrogato di figlio.
I due veri protagonisti dello show in fondo sono sempre stati il pasticcione Steve Urkel e lo scorbutico e sfinito Carl Winslow, che nonostante i tentativi di sfuggire ai guai esilaranti del dirimpettaio non sembrava capace di toglierselo di torno.