Esistono tanti tipi di Serie Tv da vedere: ci sono quelle che, dopo il rodaggio della prima stagione, migliorano (come queste). Ma ci sono anche quelle che, dopo la prima stagione, peggiorano. Mettono in dubbio tutto quel che avevano promesso durante il loro primo atto. Siamo noi, che abbiamo capito male, o sono loro che ci hanno ingannato facendoci immaginare qualcosa che non ci avrebbero mai dato? Nel caso delle Serie Tv da vedere (per la loro prima stagione) il problema è il loro. Sono proprio state loro a cambiare strada. A inclinarsi sempre di più già durante la seconda stagione, smarrendo completamente ciò che durante la prima ci aveva conquistato. Eravamo così entusiasti che credevamo sinceramente che si potesse soltanto migliorare ancor di più, e invece eccoci qui: pieni di sogni infranti e Serie Tv da vedere pronte a ingannarci.
Stiamo parlando di produzioni che hanno smarrito la loro identità. Di Serie Tv che, dopo la prima stagione, hanno raggiunto il punto di non ritorno. Storie che hanno perso il focus, lasciandoci solo una narrazione confusa. Insomma, dicono che le delusioni sentimentali facciano soffrire, ma sapete quanto sia doloroso vedere che una Serie Tv da vedere ci illuda così? Allora facciamolo: diciamo nomi e cognomi. Affrontiamo questo dolore.
Da The Following a 13 Reasons Why: ecco 5 Serie Tv da vedere che ci hanno ingannato pesantemente nella prima stagione
1) 13 Reasons Why, una delle Serie Tv da vedere su Netflix per la sua prima stagione
Quando 13 Reasons Why è arrivata su Netflix, la serie era ovunque. Se ne parlava nelle scuole, tra amici. I media raccontavano il nuovo fenomeno educativo, e Netflix vedeva il suo prodotto conquistare tutte le classifiche sia di stream che di qualità. 13 Reasons Why era una Serie Tv da vedere necessaria. Una storia a cui non si potevano voltare le spalle. Era tutto questo, ma solo fino alla prima stagione. Dalla seconda in poi, le cose sono cambiate. L’essenza stessa della Serie Tv si era persa, venendo contraddetta da una seconda stagione in cui tutto assumeva un nuovo punto di vista, le parole lasciate di Hannah trovavano una nuova prospettiva e quest’ultima ricompariva nelle vesti di un fantasma.
13 Reasons Why ha smesso di essere tale fin da quando la prima stagione è giunta a conclusione. Da quel momento, ben altre tre avrebbero stravolto la storia originale, portandoci all’interno di una narrazione fatta di espedienti thriller forzati e misteri che si ripetevano. Hannah Baker era solo un ricordo, e da un certo punto di vista questa mossa era anche comprensibile. Insomma, far andare avanti la serie doveva anche significare far andare avanti le storie dei personaggi. Il problema però si è palesato attraverso il modo con cui tutto questo è stato messo in atto. Ciò che aveva reso grande 13 Reasons Why non c’era infatti più. Era diventata il fantasma di se stessa. Non aveva più credibilità, i destini dei personaggi erano al limite del possibile e tutti facevano parte di misteri e segreti che andavano ben oltre quel che ci era stato proposto durante la prima stagione.
Se 13 Reasons Why avesse deciso di fermarsi dopo la prima stagione, le cose sarebbero diverse. Giacerebbe tra i primi posti dei migliori teen drama formativi di sempre. Verrebbe ricordata con affetto. E invece, decidendo di andare avanti, ha rovinato tutto, sbiadendo da sé il suo ricordo originale. Perché quando si parla di 13 Reasons Why raramente si racconta la sua prima stagione. Piuttosto, ci si concentra per il modo con cui ha raccontato una storia importante, inizialmente, per poi diventare tutt’altro. Thriller psicologico, dramma, sentimentale, formativa: 13 Reasons Why ha cercato di essere ognuna di queste dopo la prima stagione. Ma si sa: se non si sa chi si è, è semplice confondersi e smarrirsi completamente.