14) Vikings
Giungiamo quasi alla fine con una delle perle storiche più amate del piccolo schermo. Stiamo parlando di Vikings, una delle Serie Tv da vedere più amate dal pubblico ma completamente snobbate dalla critica. Nessuna vittoria, solo tre candidature e la certezza che, tra le produzioni storiche, questa resti per la critica una delle meno favorite. E’ quasi passata inosservata, mentre intanto ci dava lezioni di storia riuscendo anche a stupirci da un punto di vista grafico, mettendo in piedi alcune delle scene di battaglia meglio costruite all’interno del piccolo schermo. Ma diffidate da chiunque vi dica che Vikings non sia altro che azione: non è così. Vikings è molto, molto di più. E diffidate dunque anche dalla diffidenza mista a indifferenza della critica, perché quel che vi aspetta sarà molto più grande di quanto possiate immaginare.
Per prima cosa, è bene capire in che periodo e contesto storico ci ritroviamo. La Serie Tv narra, nello specifico, le avventure di Ragnar Lothbrok in chiave romanzata, ma riuscendo anche a consegnare un ritratto realistico sulla Scandinavia del IX secolo D.C. Attraverso questo mix tra realtà e fantasia, all’interno della narrazione si intersecheranno più elementi storici, passando dalle tradizioni del popolo normanno all’epopea danese in Europa. La particolarità di questa Serie Tv da vedere assolutamente è riscontrabile inoltre anche nel suo modo di riflettere l’attualità attraverso il passato. Uno dei punti più forti della serie ha infatti a che fare con lo sviluppo di tematiche ben vicine alla società odierna.
Immigrazione, desiderio di scoperta ma paura dell’ignoto. Seguendo questa scia, Vikings approfondirà infatti diverse tematiche, parlando di un microcosmo in cui i personaggi sono in perenne lotta tra di loro a causa di credo diversi di natura religiosa, morale e politica. Il focus, come saprete, sono i vichinghi, ma la serie non si concentra soltanto su questo aspetto, raccontando più popolazioni e più visioni dell’esistenza, della lotta, e della storia. Insomma, anche in questo caso siamo di fronte a una delle Serie Tv da vedere storiche più importanti. Una di quelle produzioni che, almeno dal punto di vista tecnico, avrebbe potuto ambire a riconoscimenti di maggior lustro. Invece ci ritroviamo nuovamente con ben poco tra le mani. Anche in questo caso, nessuna consolazione per la mancata vittoria agli Emmy come Miglior Serie Tv drama.
15) Hannibal
Concludiamo con una nota dolente. Con una Serie Tv che ci ha fatto male su più fronti. Oltre al danno, la beffa: si dice così, no? Probabilmente è così che riassumeremmo quel che è avvenuto nel caso di Hannibal, una delle Serie Tv da vedere che più ci fanno male. Perché in questo caso non si parla solo di un dolore. Non si parla soltanto di un mancato riconoscimento, ma di qualcosa di molto di più. Partiamo per gradi, dalla prima sofferenza: nessuna candidatura agli Emmy, dunque nessuna vittoria come Serie Tv Drama. Lacrimuccia. Lacrimuccia che si trasforma in un pianto isterico se pensiamo che la seconda sofferenze provenga anche dalla cancellazione della Serie Tv che, tra le tante cose, ci ha perfino lasciato con un finale aperto. Adesso che siamo sufficientemente disperati, possiamo dirlo: ma cosa cavolo è successo, qui?
Non siamo di fronte alla peggior soap di sempre. Siamo di fronte a un capolavoro estetico e narrativo che è andato via nel 2015 senza mai più ritornare. E la cosa terribile è che, con quel finale aperto, a un certo punto la speranza di un proseguo è sembrata quantomeno legittima. E così ci siamo fatti più male. Perché Hannibal non è mai tornato. E adesso che sono passati dieci anni lo sappiamo ancora di più. Oltre a non vincere mai quella statuetta tanto meritata, Hannibal ci lascia con l’amaro in bocca ma il ricordo vivido di una delle Serie Tv più eleganti e raffinate di sempre. Il teatro di uno dei legami più intensi, esasperati, ambigui e affascinati del piccolo schermo.
Districandosi tra il thriller psicologico, il drama e l’horror, la Serie Tv compie la sua opera in un modo tutto proprio, dando vita a una capolavoro estetico dal valore simbolico che, anche tacitamente, descrive la Serie Tv in tutte le sue allusioni, metafore e richiami. L‘estetica sublime si contrappone così all’orrore di una Serie Tv che sa rendere la bellezza disturbante. Inquietante. Intimidatoria.
Non è facile fare i conti con una cancellazione di questo genere. Con un il destino di una Serie Tv sublime – che, ricordiamo, è tratta dalla penna di Thomas Harris – ma stiamo imparando a farlo. A venire a patti con la consapevolezza che non tutto ottenga sempre quel che merita. Vale per noi. E vale anche per le Serie Tv da vedere. Storie straordinarie di altissimo livello che, chissà come, a volte restano un passo indietro, guardando tutto il resto trionfare su un palco su cui addirittura forse non sono neanche mai salite.