9) For All Mankind, un’altra delle Serie Tv da vedere targate Apple TV+ che non godono del giusto successo
Giungiamo quasi alla fine con For All Mankind, una delle Serie Tv da vedere Apple TV+ che, nonostante la diffidenza da parte della maggior parte del pubblico, continua a ottenere rinnovi su rinnovi dando anche vita a Star City, uno spin off attualmente in sviluppo. Zitta zitta, e con ben pochi che se ne rendano davvero conto, For All Mankind sta andando avanti per la sua strada pur non diventando la preferita della critica. Non si contano infatti premi e vittorie nel curriculum della serie, che di certo meriterebbe un plauso ben differente da questo. Se non per la sua parte narrativa, almeno per quella tecnica. Per i suoi straordinari effetti speciali. E’ attualmente ancora in corso, ma la cosa non sembra interessare più di tanto la maggior parte del pubblico, che preferisce far marcire in silenzio una produzione che dovrebbe essere considerata già un cult.
Se in alcuni casi precedenti abbiamo parlato di una discreta fetta di pubblico, in questo dobbiamo purtroppo parlare di un’insufficiente fetta di pubblico. Ancora una volta, un’altra ingiustizia prende forma all’interno della piattaforma Apple TV+. Ancora una volta,la diffidenza urla più forte della qualità. La quinta stagione dovrebbe veder la luce nei prossimi mesi, e gli autori avrebbero previsto di mandare avanti la serie almeno fino a un’ipotetica settima stagione. Il modo di recuperare questa Serie Tv da vedere dunque c’è, e di tempo a sufficienza ce n’è parecchio. Con queste prime quattro stagioni a disposizione attualmente, potreste finalmente immergervi all’interno di una narrazione poliedrica capace di spaziare dalla storia alla fantascienza, dalla fantapolitica alla dramma sociale, familiare e personale, il tutto con un approccio filosofico che renderà ogni dialogo un’esperienza quasi letteraria.
Come se non bastasse, For All Mankind abbraccia anche il genere ucronico, raccontando cosa sarebbe successo se a sbarcare sulla luna non fossero stati gli americani, ma i russi. E’ ucronia. E’ storia. Tutto quel che di meglio potreste sperare di trovare da una produzione di questo calibro. Ma molti non vogliono saperne nulla, ancora oggi. E stando a quanto visto fino ad edesso, forse neanche la critica.
10) A Spy Among Friends
Concludiamo adesso con una Serie Tv da vedere che gli amanti della cara vecchia Homeland non dovrebbero assolutamente farsi scappare. Stiamo parlando di A Spy Among Friends, una produzione in cui potremo rivedere Damian Lewis che, per gli amici a casa, è il volto dello straordinario Nicholas Brody, uno degli antieroi più sofferti e sofferenti del piccolo schermo. Damian Lewis dopo Homeland non si è fermato più diventando il volto ufficiale di Billions e della sottovalutatissima A Spy Among Friends, una produzione britannica divisa tra la storia e lo spionaggio. Concludiamo questo viaggio nel più drammatico dei modi, perché probabilmente esiste ben poco di più sottovalutato di A Spy Among Friends.
Da parte della critica non c’è stato nessun cenno, se non un’isolatissima candidatura come miglior miniserie ai British Academy Television Awards. Insomma, viviamo in un periodo storico in cui le miniserie riescono a ottenere un forte clamore grazie anche a una narrazione fruibile che non impegna più di un weekend. Per gli amanti del mordi e fuggi questo tipo di narrazione è il compromesso perfetto tra restare al passo senza ingarbugliarsi nella stessa produzione per settimane o mesi. Eppure, in mezzo ai tanti successi ottenuti dalle miniserie, A Spy Among Friends sembra non trovare immeritatamente un posto. Sembra restare nel limbo, un limbo che però non sembra aver alcuna via d’uscita. Perché di tempo ne è passato, e niente si è mosso. Riuscire a ottenere finalmente quel che avrebbe meritato sembra oramai una speranza vana, che però è sempre bene ricordare.
Basterebbero soltanto sei puntate per entrare all’interno di una storia fatta di corruzione, lotte per il potere, doppi giochi e tentativi subdoli. A Spy Among Friends ci trasporta infatti nell’Inghilterra del 1963, anno in cui Nicholas Elliott lavora come agente segreto per il SIS. In un giorno come tanti, scopre che il suo collega e migliore amico nasconde però un feroce segreto: dal 1932, sta facendo il doppi gioco per il KGB. Da questo momento la tensione si fa tangibile, portandoci all’interno di una storia di manipolazione, interrogatori esasperanti e fughe disperate.
Concludiamo così questo viaggio con l’esempio di indifferenza peggiore. Con una Serie Tv che non ha prodotto alcun rumore, non ricevendo in cambio nulla se non un timido plauso. A Spy Among Friends avrebbe meritato di più, molto di più di quel che ha avuto. Rispetto agli altri menzionati fino a questo momento, questo è il caso peggiore. In alcuni casi abbiamo visto un po’ di luce, in altri un ricordo che si sta sbiadendo, in altri un totale buio. A Spy Among Friends fa parte di questa categoria, e che una Serie Tv del genere ne faccia parte non è assolutamente un bene.