13) Dark – 8.7, una delle migliori Serie Tv da vedere su Netflix degli ultimi dieci anni
Non esiste niente come Dark. Lo si può cercare. Si può trovare qualcosa di vagamente simile. Ma mai niente sarà come Dark. Distribuita nel 2017, la Serie Tv Netflix è andata avanti per tre stagioni, concludendo al momento giusto e senza farsi distrarre dal successo. Dark non è infatti stata soltanto un’ottima Serie Tv del periodo ma, al contrario, è diventata un manifesto della piattaforma. Un poster gigante che annuncia tre diversi cicli temporali, personaggi sospesi tra razionalità e sentimento, e una narrazione tanto esistenzialista quanto scientifica. Ragione e sentimento si danno infatti il cambio in Dark, accendendo una luce sugli esseri umani e su tutto ciò di cui sono e non sono padroni. Come il tempo, qualcosa di inafferrabile e incontrollabile, contro cui ogni personaggio di Dark dovrà vedersela.
Tutto inizia attraverso la scomparsa di un bambino. Una grotta, una foresta, un gruppo di adolescenti in giro, e poi la scomparsa. Non si trova più Mikkel. Quella che sembrava però una drammatica scomparsa, si trasformerà presto in qualcosa che avrà a che fare con tutti i personaggi. Le lancette dell’orologio fanno tic tac, e non hanno intenzione di aspettare nessuno. Diviso in più archi temporali, Dark affronta una narrazione in cui i personaggi sono costretti a vedersela con il risultato di ciò che sono stati e con il risultato di quello che stanno creando adesso, cadendo in una spirale di vendetta, rancore, rimorsi, ma anche sentimenti.
Perché tutto quel che manda avanti la narrazione ha a che fare proprio con i sentimenti, con l’inafferrabile amore di protagonisti che sono sempre scappati dalle proprie responsabilità, e che adesso si ritrovano con la faccia contro il muro, obbligati a fare i conti con il passato, il presente e il futuro.
Dark ha avuto immediatamente un grande riscontro sia da parte della critica che del pubblico. Seppur la terza stagione abbia diviso più delle precedenti, creando uno scontro tra chi l’ha apprezzata e chi invece avrebbe desiderato qualcosa di più, il ricordo della serie è rimasto positivo e inimitabile. La Serie Tv 1899 aveva infatti attirato l’attenzione perché faceva parte degli stessi autori di Dark, ma le cose per questa produzione sono state molto meno fortunate. Dopo una sola stagione, infatti, è subito arrivata la cancellazione. Un duro colpo per chi si aspettava di poter rivivere qualcosa di grande allo stesso modo, e invece si è ritrovato a dover fare i conti con una storia interrotta in partenza, priva di tutti quei sviluppi che gli autori di Dark avrebbero potuto regalarci.
12) Black Mirror, una Serie Tv da vedere su Netflix nonostante non forte come un tempo – 8.7
Black Mirror non è riuscita a rimanere costante nel tempo. Con le sue ultime stagioni, quella firma si è andata perdendo sempre di più, facendo diventare i nuovi capitoli un ricordo della sua grandezza. Lo abbiamo visto soprattutto durante la sua quinta stagione, seguita poi da un sesto atto in ripresa ma non ancora all’altezza della grande era iniziale di Black Mirror. Una Serie Tv, questa, che riusciva ad angosciare lo spettatore con il solo ausilio di una realà distopica che richiamava il mondo attuale. Con la sua inquietudine, Black Mirror ha scritto una pagina che intendeva denunciare in modo sottile il nostro attaccamento alla tecnologia, le nostre ambizioni nel farla diventare parte integrande di ogni nostra mossa. Un’arma con cui combattere contro ogni cosa, anche contro il lutto e la perdita di qualcuno.
Con quella realtà distopica, Black Mirror è riuscita a farsi un nome importantissimo all’interno del mondo seriale, diventando uno dei manifesti per eccellenza di esso. Con la sua natura antologica, la serie ha esplorato ogni aspetto dell’umanità, dedicandole – episodio dopo episodio – un what if. Che cosa accadrebbe se continuassimo a considerare la tecnologia al nostro pari. Cosa significhi darle più di quel che le diamo. Perché perderemmo ogni cosa, affidandole tutto il controllo. Black Mirror cerca di rispondere a ognuna di queste domande, dando alla sua narrazione il compito di avvertire. Di ricordarci che cosa e chi siamo, e che cosa saremmo se facessimo ancora un altro passo verso quella che si chiama evoluzione, ma che potrebbe anche farci compiere passi indietro.
In Black Mirror i protagonisti credono di controllare il potere che hanno. Di potere maneggiare la tecnologia a proprio piacimento, a favore dei propri comodi. Con l’andare avanti degli eventi, però, i protagonisti si scopriranno presto non solo fautori, ma anche vittime di questa illusione. Antagonisti, vittime, colpevoli. Ogni personaggio corrisponde quasi esattamente a queste tre definizioni nell’arco di una sola puntata, raccontando gli esseri umani nel più oggettivo dei modi, nel più duro dei modi. Ogni personaggio sogna e spera di essere salvato da quell’arma invisibile che, però, riesce a fargli sembrare la vita più semplice. Lo aiuta perfino a trovare una persona da amare. Ma poi, con il tempo, scopre che gli effetti collaterali chiedono il conto del favore, riprendendosi non solo gli interessi, ma anche te stesso. Una Serie Tv lungimirante, futurista, che fa da metafora alla realtà. Difficile tanto quanto urgente.
11) Narcos – 8.7
Nella Top 15 IMDb un’altra Serie Tv di livello altissimo. Una produzione che è presto diventata il simbolo del biennio 2015-2017, imponendosi come un prodotto eccellente. Pubblico e critica non hanno mai avuto dubbi riguardo all’imponenza di Narcos, che è stata nominata ai Golden Globe nella categoria Miglior Serie Tv Drammatica e Miglior Attore in una Serie TV Drammatica. Non è insomma passata inosservata, e anche adesso che di anni ne sono passati, Narcos resta sempre lì dove l’abbiamo lasciata. Un successo che, grazie al tempo, si è confermato permanente. Un cult assoluto in cui abbiamo potuto incontrare attori dal calibro di Pedro Pascal e Wagner Moura.
Narcos, per le sue prime due stagioni, concentra la narrazione sulla figura di Pablo Escobar. Raccontandolo sotto diversi aspetti, Narcos ricostruisce alcuni dei suoi anni, facendo luce sia sul suo aspetto più personale, sia sul modo con cui ha sfidato il governo per poter portare avanti le proprie ambizioni personali. Nella Serie Tv non si fanno sconti a nessuno, dando vita a una narrazione che restituisce un giusto spazio a più personaggi, e non solo a Pablo Escobar. All’interno della storia, infatti, realtà e finzione si mescolano dandosi il cambio, creando un equilibrio narrativo intenso e intelligente.
I protagonisti di Narcos vengono infatti raccontati su diversi piani, sviluppando la narrazione sia sul loro lato criminale che su quello più personale ed emotivo. Il ritratto che ne viene fuori è quello di personaggi oscuri che oltre alle loro attività e l’imposizione di sé, dovranno vedersela anche con cose comuni come il proprio rapporto con gli altri. La rappresentazione della parte più umana dei protagonisti ricopre una buona percentuale della trama, particolare che rende Narcos una produzione ben equilibrata e mai forzata. Inevitabilmente questo è uno dei motivi per cui, ancora oggi, Narcos si riscopre ogni giorno protagonista del panorama seriale.