Sex and The City – Boy, Girl, Boy, Girl (3×04)
Se il quarto episodio di Breaking Bad ha il difetto – trascurabilissimo – della lentezza, il quarto episodio della terza stagione di Sex and The City ha il malaugurato difetto di rasentare l’insulto. Boy, Girl, Boy, Girl è ottuso e gretto, anche per l’anno 2000. E neanche la presenza di Alanis Morissette riesce a salvarlo dal disastro. Carrie esce con un ventenne bisessuale. Ora, se in questi vent’anni avete vissuto sotto un cespuglio, vi facciamo presente che la protagonista della dramedy di Darren Star cura una rubrica di costume su un importante giornale in cui riflette sulle relazioni amorose, sulla vita da single e in generale sul sesso. In questo episodio, però, dopo diverse dichiarazioni problematiche, arriva perfino ad affermare che la bisessualità non esiste (ma sarebbe solo una “sosta sulla strada per la città gay”)! Come è possibile, dunque, che una donna tanto progressista, come Carrie millanta di essere, si riveli così ottusa davanti a un tema simile? L’episodio non è solo invecchiato male, ma è nato già vecchio e in disaccordo con quello che dovrebbe essere lo spirito del personaggio.