Modern Family
- Episodi: 250 da 22 minuti circa.
Torniamo alle comedy, con un viaggio dalla durata simile a quella da affrontare per arrivare al traguardo di The Big Bang Theory. Modern Family richiede, infatti, 5500 minuti circa per essere completata. A differenza di quanto abbiamo detto a proposito delle prime due comedy coinvolte in questo listone di serie tv da vedere integralmente, Modern Family tende a essere vista maggiormente dall’inizio alla fine. Non ha mai beneficiato di una trasmissione generalista costante come quelle che hanno avuto The Big Bang Theory e 2 Broke Girls, ma allo stesso tempo la durata richiesta tende a essere spesso un disincentivo per guardarla fino alla fine. La programmazione in streaming (ora è disponibile su Disney+) incentiva in tal senso, ma da sola non basta per cogliere il senso dell’opportunità.
Al pari delle altre serie in questione, la long run ha permesso di vivere un’esperienza immersiva totalizzante. Guardarla di tanto in tanto porta a vivere da ospiti nelle case dei Pritchett e dei Dunphy, ma vederla integralmente permette di diventare dei membri attivi della famiglia. E non è poco. Nel corso delle 12 stagioni, Modern Family ha incluso nuovi personaggi e ne ha visto crescere degli altri, passando dall’infanzia alla vita adolescenziale o addirittura adulta. Contemporaneamente, i familiari più esperti hanno percorso un sentiero di crescita armonico e costante, portandoli a trasformarsi senza mai snaturarsi.
Modern Family è una serie tv da vedere, e una serie tv da vivere.
Questo, in fondo, è il vantaggio di un racconto dipanato su un tempo tanto lungo, se sfruttato al meglio da autori intelligenti e capaci di adattarsi alle necessità delle epoche che cambiano. E che permette, quindi, di immergersi in un racconto multigenerazionale prezioso che diverte e fa riflettere, lasciandoci tante lezioni di vita lungo la strada. Non perdete quest’occasione.
The Office
- Episodi: 204 da 20 minuti circa.
4080 minuti. Meno di quelli richiesti per terminare Modern Family e The Big Bang Theory, ma comunque tantissimi. Tanti, ma anche in questo caso non troppi. Tanti lo sanno, visto che The Office è una delle serie tv più guardate degli ultimi anni, con una variabile fondamentale: più di qualcuno tende a saltare la prima e le ultime due stagioni. Poco male per la prima, massacrata ingiustamente dalla critica ma composta dalla miseria di sei episodi, ma cosa dire a proposito delle ultime? Qui il discorso cambia. L’assenza di Steve Carell, andato via al termine della settima stagione, ha indubbiamente indebolito il potenziale della comedy, orfana del suo protagonista carismatico, ma non l’ha azzerato affatto.
È chiaro: tra la The Office con Steve Carell e quella senza Steve Carell non c’è storia. Preferiremo sempre la prima per questioni persino ovvie, ma arrivare addirittura a interrompere la visione preclude la possibilità di assistere all’ottimo lavoro fatto dagli autori nelle ultime stagioni. Privati del loro spirito più riconoscibile, hanno saputo valorizzare meglio tutto il resto. Uno straordinario cast corale, non più poggiato sulle trovate di un finalizzatore ma capace di camminare benissimo sulle proprie gambe, dando vita a dinamiche diverse ma altrettanto interessanti.
Non mancano i passaggi a vuoto né si ha modo, talvolta, di rimpiangere l’assenza del protagonista, ma l’ultima The Office è stata comunque capace di essere uno dei migliori prodotti in circolazione, ammortizzando l’urto del calo senza finire coinvolti in un vero e proprio crollo. E poi c’è il finale, un ottimo finale. Non il migliore possibile, ma degnissimo epilogo di un’avventura straordinaria che ha divertito il mondo per un decennio. Un’avventura che ha trovato nel tempo nuove risorse per rinnovarsi e continuare a essere grande.