3) The Underground Railroad
Maneggiate bene prima dell’uso: The Underground Railroad non sarà una Serie Tv – più nello specifico una miniserie – da guardare a suon di binge watching, anzi. Ogni episodio sarà un colpo al cuore. Un crescendo di tensione, dramma, storia. The Underground Railroad è infatti una miniserie da vedere su Amazon Prime Video con gradualità, assimilando un episodio dopo l’altro, comprendendo quanto viene raccontato e dopo aver fatto i conti con la storia disgraziata che qui viene raccontata in HD. The Underground Railroad racconta infatti eventi disumani che, in un mondo giusto, non dovrebbero conoscere alcuna luce. Eventi che sono però purtroppo accaduti davvero, e che sono stati poi riportati nelle più tristi e drammatiche pagine di storia. Come avviene nel caso del suo omonimo libro presto diventato tra i più acclamati e vincitore nel 2017 del premio Pulizter.
Ambientata nell’800, The Underground Railroad ripercorre l’orrore della schiavitù, partendo da un focus basato sul racconto della nascita di una ferrovia costruita da schiavi e che verrà scoperta proprio da un’ex schiava della Georgia. Un intreccio di storie che rende The Underground Railroad una Serie Tv che riesce perfino ad andare oltre l’orrore al centro della trama. Ogni cosa qui ricorda infatti al telespettatore la dignità sacra e inequivocabile dei protagonisti. Parla della loro individualità mettendo un accento fondamentale sul modo con cui ognuno di loro abbia lottato per l’affermazione del proprio io al di sopra di qualsiasi cosa.
Ogni atrocità qui verrà raccontata e accompagnata anche da gesti d’amore che rendono The Underground Railroad una Serie Tv ancora più difficile da mandare giù. Il motivo è semplice: si mostra innocua e innocente in un mondo brutale. Dieci puntate, un Golden Globe come miglior miniserie e la candidatura agli Emmy: The Underground Railroad si nasconde, ma c’è eccome.
4) The Consultant, una delle Serie Tv da vedere su Amazon Prime Video con Christoph Waltz
La ricetta perfetta del perfetto villain è probabilmente scritta sulla faccia di Christoph Waltz, il mastodontico attore Premio Oscar nonché uno dei simboli della filmografia di Quentin Tarantino. Insomma, se si ha intenzione di raccontare la storia di un vero cattivo, la presenza di Christoph Waltz saprà già come fare più della metà del lavoro. E infatti, dopo aver recuperato The Consultant, non riuscirete a immaginare un Regus Patoff diverso da quello offerto da Waltz. Con quello sguardo perennemente soddisfatto, sadico, enigmatico e terrificante, Regus Patoff è il centro di The Consultant. E’ il personaggio che incolla allo schermo, quello che mantiene alta l’attenzione e che rende ogni scena e decisione imprevedibile. Perché se non c’è assolutamente niente di prevedibile in questa Serie Tv, il merito è proprio della scrittura – e l’interpretazione – del protagonista principale.
Un consulente aziendale può fare così tanta paura? Sì, se si tratta di Regus Patoff, il genio dell’economia da chiamare immediatamente al primo campanello di crisi. E quanta crisi, in quel della CompWare, una società di gaming gestita da un ragazzo di poco di più di vent’anni che, durante una visita da parte di un gruppo di bambini in ufficio, muore dopo che uno di loro estrae un’arma da fuoco per mettere fine alla sua vita. Da questo momento, la società rimane senza il proprio padre e con tutte le domande e le preoccupazioni sul futuro. Ed è proprio a questo punto che i dipendenti decidono di chiamare Regus Patoff, che da lì in poi prende completo possesso dell’ufficio e del potere del vecchio e oramai defunto proprietario.
Ma chi è davvero Regus Patoff? Ha un ruolo nella morte dell’imprenditore? Portandoci negli abissi di una società in caduta libera, The Consultant racconta in modo lucido l’impatto del sistema capitalistico unendo, a questa storia finanziaria, ingredienti thriller che promettono di tenervi incollati allo schermo.
