5) The Rig
The Rig significa impianto di trivellazione, più nello specifico si riferisce alla piattaforma petrolifera Kinloch Bravo che diventerà presto il centro di questa Serie Tv purtroppo rimasta completamente nascosta qui in Italia. Un peccato, oseremmo dire. L’ennesimo di questa lista. Anche in questo caso siamo di fronte a un thriller ad alta tensione completamente indipendente e libero da qualsiasi forma di stereotipo. The Rig cammina infatti con le sue gambe raccontando una storia fatta di personaggi ambigui, controversi e ruvidi di cui finiremo per non fidarci mai davvero. Prima ancora delle loro azioni, infatti, sono i loro atteggiamenti spesso freddi e distaccati ad allontanarci da loro. Ma non siamo qui per trovarci nuovi amici o nuovi personaggi preferiti delle Serie Tv. Siamo qui per conoscere una storia in cui il nemico è dietro l’angolo, e non è il solito a cui siamo abituati.
Su una piattaforma di estrazione petrolifera si svolge infatti praticamente l’intero arco narrativo della serie. Un luogo in cui diversi personaggi attendono di poter finalmente andare via per tornare dalle proprie famiglie. Ed è proprio quando sono sul punto di andare via che, però, qualcosa di più grande di loro li costringe a restare intrappolati lì circondati dalle acque del Mare del Nord. Completamente isolati dal resto del mondo, i lavoratori non riescono a vedere oltre il loro naso a causa di una nebbia che preannuncia una dura lotta per la sopravvivenza. Da questo, tutto il resto. E tutto il resto sarà molto di più di un survival drama. All’interno della narrazione ci saranno infatti diversi richiami all’attualità, alla pandemia passata e al cambiamento climatico innegabile che ogni giorno fa sprofondare la terra nella disperazione di un futuro incerto.
The Rig non ha avuto il successo sperato, ma è su Amazon Prime Video. E sta aspettando soltanto voi.
6) Hanna
Proseguiamo adesso con Hanna, la Serie Tv Amazon Prime Video riadattamento dell’omonimo film del 2011 diretto da Joe Wright. Chi ha già una vaga idea della sua opera madre, e si è appena entusiasmato nello scoprire questo riadattamento, deve immediatamente prendere consapevolezza di una cosa: la Serie Tv sarà molto diversa rispetto al film, e va bene così. Il modo con cui la storia viene raccontata sul piccolo schermo riesce infatti a mettere in luce tutti gli strumenti di una narrazione più lunga e scaglionata nel tempo. Questo aggiunge inevitabilmente qualcosa di più alla storia originale, permettendole di soffermarsi su aspetti che in un film potrebbero essere tralasciati. Ciò sarà presto evidente grazie alla caratterizzazione psicologica dei protagonisti di questa narrazione.
Hanna si concentrerà infatti su un lavoro di introspezione psicologica che farà luce su alcuni aspetti della sua protagonista. Hanna vuole una vita normale, ma il mondo di cui fa parte non glielo permette. Attraverso i suoi atti ribelli, verremo così sempre più a patti con i fantasmi, i desideri, le paure e i rapporti conflittuali di una ragazzina che vorrebbe soltanto essere tale, ma che si trova costretta a scappare da una parte all’altra in un mondo che non accetta più bambini e in cui la sua nascita è stata illegittima. Deve restare nascosta e in silenzio, ma questo si scontrerà presto con i normali desideri di una bambina diventata oramai adolescente che scopre di star stretta dentro quella vita che le è stata imposta.
Al contrario della pellicola, Hanna si concentrerà molto meno sulle scene d’azione favorendo un approccio più drammatico basato sulla lotta per la sopravvivenza di personaggi che adesso intendono soltanto vivere. Tre stagioni concluse, 22 episodi e un cast all’altezza delle aspettative: Hanna merita più di quanto ha ricevuto, ed è il momento di riconoscerglielo.
