7) Animal Kingdom
Concludiamo adesso con Animal Kingdom, una Serie Tv di cui avrete sicuramente sentito parlare in giro ma alla quale, magari, non vi siete mai avvicinati. Come una parola complessa di cui non avete mai cercato il significato. Per cominciare al meglio, vi diciamo questo: non in pochi hanno azzardato un paragone tra Sons of Anarchy e Animal Kingdom. Certo, la prima è un’opera sacra nella Bibbia delle Serie Tv, e azzardare un paragone qualitativo sarebbe troppo. Però, se avete amato Sons of Anarchy e il desiderio è quello di rientrare a far parte di una trama che la ricordi, sì: Animal Kingdom fa al caso vostro. In questo caso al centro di tutto troviamo di nuovo i rapporti complicati di una famiglia. Una famiglia in cui regnano le attività criminali e l’unica cosa che conta è la matriarca Smurf.
Niente gerarchie. Soltanto Smurf. E’ sotto il suo controllo che J, un ragazzo di diciassette anni, finirà dopo la morte di sua madre. Andrà a vivere con i Cody, una famiglia criminale in cui non esistono gerarchie, ma solo l’unico potere della matriarca. Ed è qui che J dovrà farsi le ossa, imparando a stare in un branco in cui lui è l’ultimo arrivato. Ora toccherà anche a lui. Dovrà fare la sua parte. Sporcarsi le mani, difendere. Accettare quel che gli viene detto per, finalmente, farsi accettare del tutto. Lui, educato e gentile, dovrà dunque completare la sua trasformazione in un lupo per potere reggere la pressione di un contesto sporco, privo di qualsiasi forma di razionalità . Perché qui bisogna scattare, agire anche quando non si è lucidi, mettere al primo posto la famiglia e la sicurezza, e poi se stessi.
Ogni cosa deve passare sotto il controllo di Smurf non in quanto matriarca, ma in quanto capo branco. E’ lei che decide, che punisce. Dipende da lei se si fa un colpo e quando lo si fa. Manipola figli e situazioni, restituendo a ogni decisione l’unica cosa che conta: il suo permesso. Se si vuol provare a costruire un piano, lo si comunica a Smurf che prontamente stabilisce se approvarlo o meno, dettando così le leggi di tutto quel che accade non solo all’interno della loro casa, ma anche al di fuori. Animal Kingdom si distingue anche per la sua ottima scrittura dei personaggi, qui raccontati in ogni loro peculiarità . Lo diciamo noi e lo dice anche il tennista Sinner che, proprio qualche mese fa, ha ammesso di aver trascorso tutte le sue giornate guardando Animal Kingdom. Insomma, parola di Sinner.