8) Unorthodox
Tra le più acclamate del 2020, la miniserie Unorthodox ci regala uno tra i finali di serie tv originali Netflix che più ci ha colpiti.
La storia è tratta da una bibliografia, e narra le vicende di una donna ebrea chassidica di Brooklyn che va a Berlino per fuggire da un matrimonio combinato e viene accolta da un gruppo di musicisti. Eppure il suo passato la tormenta. La serie ci mostra le limitazioni e gli obblighi di una relazione combinata e di una religione severa verso chi non rispetta le tradizioni.
Il finale ci mostra invece uno spiraglio di libertà: quello della protagonista.
L’epilogo si concentra in due scene significative per il superamento delle condizioni di restrizioni della protagonista: la prima è l’emozionante audizione al conservatorio, la seconda è il commovente confronto tra Esther e il marito Yanky, che finalmente la ragazza lascia per vivere una vita sua e secondo le sue regole.
9) Dietro i suoi occhi
Proprio come 13 Reason Why, il finale di questa serie è stato sì sconvolgente, ma difficile da etichettare come positivo o negativo.
Se è vero che la storia inizia illudendoci di essere un thriller con all’interno le vicende di un triangolo amoroso, è anche vero che ci sciocca poi con uno sviluppo a metà tra il fantasy e lo sci-fi.
Sul finale scopriamo infatti che Adele in realtà è Rob, che poi prende il possesso del corpo di Louise che muore nell’incendio. Gli eventi si sviluppano talmente velocemente che non abbiamo neanche il tempo di metabolizzare e renderci effettivamente conto di quello che succedendo. Siamo sconvolti e arrabbiati con Rob, soprattutto quando, tramite il corpo della madre, tratta male il povero figlio che dal canto suo ne ha già passate abbastanza.
Un finale fuori dal comune. Bello o brutto è difficile a dirsi, ma varrà il concetto del “purché se ne parli?”.