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5 viaggi nel tempo delle Serie Tv che hanno messo in discussione ogni nostra certezza

Il viaggio nel tempo è un espediente narrativo che ha trovato una vasta applicazione nelle serie tv: partendo da capisaldi della fantascienza come Lost passando per altri capisaldi altri del fantasy, come Game of Thrones fino ad arrivare ad altri generi come commedia e thriller. Quale concetto più affascinante dell’idea di poter tornare indietro nel passato per provare a cambiarlo o viaggiare nel futuro per vedere quello che capiterà? Non essendo un elemento reale che possa poggiare su definiti capisaldi scientifici, l’unico limite è infatti la fantasia dell’autore che va a scriverne.

Abbiamo la teoria del loop, che sostiene che il tempo sia ciclico e che gli eventi si ripetano all’infinito, per cui ogni azione è già predeterminata e non può essere cambiata. Abbiamo la teoria del “tempo flessibile”, secondo cui il passato può essere cambiato, ma queste modifiche hanno conseguenze imprevedibili sul presente e sul futuro. Pe non dimenticare quella del multiverso, secondo cui alterare il passato crea linee temporali paralleli, ognuno con una propria storia distinta.

Tra paradossi, cicli inestinguibili e universi paralleli, paradossi temporali e le implicazioni del libero arbitrio, oggi andremo a esplorare alcuni tra i più interessanti viaggi nel tempo proposti dalle serie tv. Per ovvi motivi non potremo citare tantissimi titoli, ma anche se non scenderemo nel merito, questo non significa che non cogliamo l’importanza di serie che hanno fatto la storia dei viaggi nel tempo in tv come Doctor Who, The Flash, Quantum Leap e Umbrella Academy.

Attenzione: nel seguente articolo troverete grandissimi spoiler sulle serie tv citate. Siete avvisati!

Lost

Lost
Il progetto D.H.A.R.M.A di Lost

Quando per la prima volta ci siamo approcciati a Lost, mai avremmo pensato che la tanto famigerata Isola sarebbe stata la protagonista di una serie di viaggi temporali che avrebbero messo in discussione tutta la mitologia della serie. Nata come una serie che ruota attorno alle vicende di un gruppo di sopravvissuti a un incidente aereo che si ritrovano su un’isola misteriosa piena di segreti e pericoli, con il procedere delle stagioni, gli spettatori hanno infatti scoperto che l’Isola era molto più di quello che sembrava. Elementi ora soprannaturali, ora scientifici che continuano ancora oggi a lasciare a bocca spalancata chi inizia a vederla. Il concetto di viaggio nel tempo, in particolare, diventa un elemento chiave nella quinta stagione. Alcuni dei personaggi principali, tra cui Hurley, Julliett, Jin, Miles e Sawyer, viaggiano infatti indietro nel tempo a causa di una disfunzione del “cuore” elettromagnetico dell’isola.

Nell’isola si trova infatti una gigantesca ruota congelata, scoperta nella quarta stagione, che permette di spostare l’isola stessa nello spazio-tempo.

Quando Ben Linus la gira per impedire a Widemore e ai suoi di impossessarsi del suo potere, l’Isola e i suoi abitanti sperimentano diversi salti temporali che portano i personaggi in epoche differenti, fino a una stabilizzazione negli anni ’70. Qui, alcuni tra i protagonisti, nel corso di mesi, finiranno per interagire direttamente con i membri del famigerato Progetto Dharma, cosa che li porterà a rendersi responsabili di alcuni tra gli eventi più importanti per la mitologia della serie e della storia dell’Isola.

La presenza di questi salti temporali crea infatti una serie di paradossi secondo la teoria del loop, come il destino del giovane Benjamin Linus e la compromissione del progetto a seguito della detonazione di una bomba. Un’escalation di colpi di scena e momenti di estremo pathos che hanno fatto la storia di Lost e che continuano ancora a stupirci per quanto bene si inseriscano nella trama.

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