6) Bridgerton
Qualcuno probabilmente immaginava di vedere Bridgerton (ma le avete lette le pagelle della terza stagione?) ben più in là di un sesto posto. Forse, addirittura ai piedi del podio. Un ragionamento comprensibile dato il grande successo dell’oramai cult di Shonda Rhimes, ma comunque non applicabile. Bridgerton è certamente una delle rinomate Serie Tv degli ultimi anni, ma è ben lontano dallo scavalcare gli altri successi di Shonda Rhimes. Nonostante ciò, comunque, permettergli di anticipare le Top 5 era doveroso, soprattutto considerando l’enorme impatto che ha avuto. Nel 2024 infatti tutto urla Bridgerton. I social, la Top 10 Netflix, e la riscoperta delle meravigliose storie in costume. Ogni cosa urla Bridgerton soprattutto adesso, dopo una terza stagione che ha finalmente regalato a Penelope e Colin il lieto fine che molti aspettavano da tempo (qui la recensione).
Ancora in produzione e composta, per il momento, da tre stagioni, Bridgerton è uno dei cavalli di punta Netflix degli ultimi anni. Una storia in costume ambientata in un’ucronica Reggenza Inglese in cui esiste l’inclusione, e chiunque può essere qualsiasi cosa. Estremamente dinamica, la Serie Tv racconta gli amori della famiglia Bridgerton, narrando per ogni stagione un amore diverso per ogni fratello o sorella. I personaggi, a parte qualche eccezione, rimaranno sempre gli stessi, con la sola introduzione del nuovo interesse sentimentale del fratello o della sorella protagonisti. Attraverso questo espediente, ogni coppia avrà la propria storia auto-conclusiva, dedita al coronamento del proprio amore.
Almeno fino ad adesso, ogni stagione di Bridgerton ha conosciuto soltanto il lieto fine. Un elemento, questo, che è oramai diventata un’eccezione e che qui rappresenta una rassicurazione. Qualsiasi cosa succeda, sappiamo che tutto si concluderà per il meglio, un dettaglio che forse ha fatto la fortuna della Serie Tv. Bridgerton è infatti diventata a tutti gli effetti uno dei più grandi guilty pleasure di adesso. Una produzione leggera che fa del suo intrattenimento tutto ciò che è necessario. Amore, intrighi a corte e anche il segreto di un’identità che non può essere svelata. Come nel caso di Gossip Girl, infatti, la Serie Tv Netflix racconta la propria storia attraverso la voce narrante di Lady Whistledown, un’autrice che scrive quotidianamente su un giornale tutti i pettegolezzi dell’Alta Società , facendo così cadere tutte le maschere.
Un ibrido tra Orgoglio e Pregiudizio e Gossip Girl. Il riadattamento di una saga letteraria di cui Shonda Rhimes ha comprato tutti i diritti e di cui ha intenzione di sviluppare tutti i libri. E poi, soprattutto, uno dei successi più importanti degli ultimi anni. Battendo record su record, Bridgerton è infatti diventata una delle Serie Tv più viste dal 2020 ad adesso, collezionando – per ogni stagione – infinite ore di visione e anche importanti candidature.
5) Queen Charlotte, la Serie Tv di Shonda Rhimes che supera la sua produzione madre
Negli anni siamo sempre stati abituati al solito dilemma: riuscirà , uno spin off, a essere all’altezza della Serie Tv madre? In questo caso, invece, siamo di fronte al dilemma opposto: Bridgerton è stata ed è all’altezza del suo spin off Queen Charlotte? L’allieva, in questo caso, ha superato il maestro. Sia critica che pubblico concordano infatti sulla bellezza di Queen Charlotte, una Serie Tv che fin da subito ha fatto breccia nel cuore di chiunque, mostrandosi anche al di sopra di Bridgerton stessa. Chiunque giudicasse la Serie Tv Netflix ha infatti dovuto fare un passo indietro nei confronti del suo spin off, tessendo le lodi di una storia estremamente più matura e costruita.
In Queen Charlotte viene infatti raccontato l’amore tra Re Giorgio III e la Regina Carlotta. Un amore che, al contrario degli altri narrati, deve fare i conti con problemi reali e ben più grandi di quelli che tutte le altre coppie hanno dovuto affrontare. In Queen Charlotte tutta quella leggerezza a cui eravamo stati abituati viene infatti a mancare per fare spazio ad argomenti delicati come la solitudine e la malattia mentale. In particolare quest’ultimo argomento viene qui affrontato in modo profondo e tagliente, non mettendo da parte aspetti che, invece, molto spesso vengono sottovalutati. Come il modo con cui una malattia possa colpire non solo una persona, ma anche tutti quelli che le stanno intorno e che cercano di aiutarla. Lo fanno con tutto l’amore e il sostegno possibile, sperando che questo basti per portare un po’ di calore in quella fredda condizione.
Queen Charlotte sembrava il solito spin off che aveva la sola intenzione di raccontarci una storia in più senza né arte né parte, ma già con il suo primo episodio ha dimostrato di essere qualcosa di ben oltre tutto questo. Ha dimostrato di essere nato nello stesso universo di Bridgerton, ma di non essere in alcun modo Bridgerton. E’ autonoma, indipendente, e racconta qualcosa che non mai avuto bisogno del sostegno della Serie Tv madre per ottenere il proprio riconoscimento.
Anche se si fosse trattato di una miniserie indipendente, nulla avrebbe fatto la differenza. Perché il suo più grande merito è quello di essere riuscita ad andare oltre ogni legame con la produzione madre, riuscendo anche a scrollarsi di dosso quella leggerezza che non aveva nulla a che vedere con un amore come quello tra Regina Carlotte e Re Giorgio III. Seppur parte di Bridgerton, Queen Charlotte non si è mai fatta influenzare, mettendo al primo posto la sua vera natura. Perché era un amore reale e, come tale, non poteva vivere soltanto di balli a corte e intrighi a palazzo. Ma di vita, condanne, gioie e, purtroppo, anche dolore.