1) Black Mirror
Ideata da Charlie Brooker per Endemol e distribuita inizialmente da Channel 4 (stagioni 1-2), in seguito da Netflix: Black Mirror è la regina delle Serie Tv distopiche per eccellenza. Si configura come un percorso antologico, in cui ogni episodio è a sé stante. A partire dal 2011, sono state prodotte finora 4 stagioni più un episodio speciale di Natale (una sorta di tradizione, ormai, per le Serie Tv britanniche di successo).
Il filo conduttore che lega le varie puntate è l’inesorabile progresso della tecnologia, con uno sguardo attento alle ricadute sociali. Ogni innovazione, infatti, introduce dei vantaggi, ma nasconde anche alcune insidie. Dall’abitudine alla vera e propria dipendenza, senza dimenticare i rischi di overdose ed effetti collaterali: Black Mirror non si risparmia niente, nell’esaminare le risposte della società a ogni nuova somministrazione. Ne risulta un’analisi lucida, credibile e spesso disturbante, sviluppata in una collana di mediometraggi che hanno poco o nulla da invidiare alle grandi perle cinematografiche.