2) Manhunt: Unabomber, episodio 6
Sembra ardito fare una Serie Tv su un serial killer che mandava le bombe per posta con una puntata dedicata esclusivamente a lui e alla sua storia personale. Eppure, il risultato è forse l’episodio migliore che ho visto nell’ultimo anno. La storia intima di Ted Krazinsky, un uomo più intelligente degli altri, e di come sia finito a isolarsi dal mondo, a cercare la solitudine in mezzo a una foresta dove nessuno avrebbe potuto guastare la sua serenità. Un passato oscuro, un’adolescenza passata tra compagni di classe più grandi (era troppo intelligente per essere mandato a scuola con i coetanei) e poi un professore di psicologia che lo sottopone a un crudele esperimento di manipolazione mentale, a cui Ted riesce a resistere.
E poi il rapporto con il fratello, il tradimento, il rifiuto dell’unica donna che abbia mai amato, la grandissima solitudine vista prima come una maledizione e poi ricercata come un’esigenza. Tutto questo culminante in una struggente danza nella foresta, da solo, sotto la pioggia.