Le serie tv a volte sono un modo diverso per viaggiare. Quando non possiamo saltare su un volo low cost in giro per il mondo, ci basta accendere il televisore per farci trascinare in un viaggio alla scoperta di accenti, luoghi e tradizioni differenti. Rispetto a una decina di anni fa, oggi abbiamo a portata di mano serie provenienti da tutto il mondo. Dalla Corea Squid Game, al Giappone di Alice in Borderland, passando per l’America di Stranger Things. A difendersi bene, però, sono le tantissime serie tv europee presenti nel vasto catalogo di Netflix.
Ci siamo avventurati nei meandri di questo catalogo, e abbiamo cercato di stilare una classifica delle migliori serie tv europee che possiamo trovare su Netflix al giorno d’oggi.
10) Okkupert
Iniziamo il viaggio alla scoperta delle migliori serie tv europee su Netflix dalla Scandinavia. Negli ultimi anni la produzione televisiva del Nord Europa è nettamente migliorata, lo abbiamo visto con L’Uomo delle Castagne, un thriller meraviglioso che arriva direttamente dalla Danimarca. In questo caso, però, la Danimarca deve cedere il posto alla Norvegia con la sua Okkupert (o Occupied in Inglese).
Si tratta della serie tv norvegese con il più alto budget ad oggi, ben 90 corone norvegesi sono state spese per questa serie che ha raccolto recensioni positive in tutto il mondo.
Alla base della trama c’è la produzione del petrolio, che diviene sempre più complessa e scarsa. I cambiamenti climatici iniziano a scatenare disastri ambientali di enorme portata e la Russia inizia, con il placet dell’Unione Europea, a invadere la Norvegia, la quale aveva deciso di interrompere la produzione di combustibili fossili.
Insomma, si tratta di una serie intensa, che utilizza la distopia per parlare di problematiche all’ordine del giorno.
9) Mare Fuori
Possiamo senza dubbio ammettere che Mare Fuori sia una delle migliori serie tv europee che possiamo trovare nel catalogo di Netflix. Ormai ne parlano tutti, è diventata un vero e proprio cult. Il successo di Mare Fuori, tuttavia non è stato immediato, pensate che la serie è stata distribuita a partire dal 2020 ed è giunta alla sua terza stagione.
La trama ruota intorno alle travagliate storie dei detenuti, e di parte dello staff dell’istituto penitenziario minorile di Napoli. Il luogo è di fantasia, ma liberamente ispirato al carcere di Nisida.
Tra i protagonisti spicca anche una meravigliosa Carolina Crescentini, nei panni della direttrice Paola Vinci.
8) Derek
Passiamo a una serie tv britannica, con l’inconfondibile firma di Ricky Gervais, che è ideatore, regista e interprete di questo gioiellino prodotto da Derek Productions Ltd per Channel 4. La Serie tv risale al 2012 e nello stesso anno è stata acquistata da Netflix, approdando negli Stati Uniti.
Ci spostiamo dal carcere di Mare Fuori alla casa di riposo in cui Derek assiste gli anziani. Il protagonista è un uomo buono, molto ingenuo e altruista. Per lui la gentilezza è la cosa più importante del mondo. La serie riprende lo stile del Mockumentary, diventato famoso proprio con The Office Uk, che a sua volta porta la firma di Ricky Gervais e che precede l’omonima versione americana.
7) Derry Girls
É tempo di una serie nord-irlandese, anch’essa approdata su Channel 4 e distribuita da Netflix. Questa volta parliamo di Derry Girls, creata da Lisa McGee e prodotta da Hat Trick Productions. Si tratta di una sitcom che ci riporta dritti dritti negli anni Novanta a Derry. No, non si tratta della famosa cittadina immaginaria nel Maine che fa da sfondo a molti dei capolavori letterari di Stephen King, ma di una cittadina nell’Irlanda del Nord.
Erin, Orla, Clare e Michelle frequentano una scuola cattolica mentre in quegli anni si scatenava una vera e propria guerra civile. Il tutto è raccontato in modo tragicomico, con la sensibilità che caratterizza Lisa McGee, la quale ha inserito molti elementi autobiografici in Derry Girls.
6) Strappare Lungo i Bordi
Tra le migliori serie tv europee presenti su Netflix, secondo noi, non può mancare la poetica miniserie animata di Zerocalcare: Strappare lungo i bordi.
Michele Rech, in arte Zerocalcare, ci porta con sè in un viaggio alla scoperta dell’animo umano. Al suo fianco ci sono gli amici di sempre Sarah e Secco, e l’immancabile Armadillo (con la voce di Valerio Mastandrea).
Strappare lungo i bordi è stata accolta con molto entusiasmo dalla critica e le aspettative per la nuova serie firmata da Zerocalcare per Netflix sono altissime.
5) Taboo
Qui si parla di Steven Knight, mica di uno qualsiasi. Sappiamo tutti che le serie tv britanniche sono l’orgoglio di questo Continente, soprattutto se si parla di Steven Knight e di Tom Hardy. Siamo in trepidante attesa della seconda stagione, lo siamo da anni e finalmente sembra piuttosto vicina.
Taboo è una storia cupa, con le tante trame e sottotrame che si sviluppano avendo come perno il protagonista interpretato proprio da Tom Hardy (anche co-creatore della serie). Taboo è ambientata nel 1814, quando l’avventuriero James Keziah Delaney, presunto morto, ritorna a Londra con un paio di conti in sospeso. Insomma, se non avete visto Taboo è davvero giunta l’ora di rimediare, tanto per farvi trovare pronti per la seconda stagione.
4) Black Mirror
Passiamo da una serie cupa, a una serie ancora più cupa. Black Mirror è una serie tv distopica e antologica, ogni episodio ci racconta in maniera diversa quanto la tecnologia stia influenzando (in maniera non sempre positiva) la vita degli esseri umani.
Dalle relazioni umane, alla gestione delle emozioni. Black Mirror è unica nel suo genere e ogni puntata ci lascia a bocca aperta e ci fa ragionare su tante cose. Anche in questo caso si tratta di una serie tv britannica, prodotta da Charlie Brooker per Endemol Shine Group, trasmessa in prima visione su Channel 4 e poi passata Netflix.
Sicuramente si tratta di una delle serie tv di punta della piattaforma streaming, che ha superato i suoi limiti ditribuendo il primo film interattivo di Black Mirror in cui sono gli spettatori a decidere in che direzione far andare la storia. Sicuramente Black Mirror: Bandersnatch non è uno dei miglior film della storia, ma bisogna riconoscere che è stato un forte segnale di innovazione.
3) The Crown
Sul terzo gradino del podio, c’è sua maestà The Crown. La serie creata da Peter Morgan è incentrata sulla vita della Regina per eccellenza: Elisabetta II.
Il cast è stellare, da Olivia Colman a John Lithgow nei panni di Churchill, passando per la principesa Margaret interpretata da Helena Bonham Carter. Questo giusto per citarne un paio. La serie ha vinto sette Golden Globe e otto Emmy Award, un bottino non indifferente che pone la serie al 16esimo posto delle migliori erie tv degli ultimi anni secondo la BBC.
Insomma, se le dinamiche (romanzate) della famiglia reale vi incuriosiscono non potete fare a meno di vedere The Crown. Se queste tematiche, invece, non vi suscitano interesse dovreste comunque vedere The Crown per la fotografia, le magistrali interpretazioni del cast e per la colonna sonora.
2) Peaky Blinders
Giunti a questo punto della classifica decidere l’ordine delle serie tv è davvero molto complesso. Ma non poteva certo mancare la serie tv per eccellenza di Steven Knight. In questo caso al centro di tutto troviamo la famiglia Shelby e i loschi affari della gang “Peaky Blinders”.
Le vicende della famiglia Shelby ci mostrano una versione cupa di Birmingham. La famiglia è il centro nevralgico, con la figura forte e controversa della Zia Polly. Ma il volto iconico dei Peaky Blinders è Cillian Murphy, interprete di Tommy Shelby. Uno spietato manipolatore che però si trova in bilico tra il dolore e la violenza.
1) Dark
Fare questa classifica delle migliori serie tv europee su Netflix si è rivelato più difficile del previsto. Alla fine ho deciso di seguire il cuore è di assegnare il trofeo di migliore serie tv europea presente sul Netflix a Dark. Trovare dei difetti alla serie tv tedesca è piuttosto difficile, ovviamente se non vi piace il genere e se cercate una serie tv leggera forse è meglio che vi teniate alla larga da Dark.
La serie targata Netflix è squisitamente complessa, ricordo che ero costretta ad attivare la modalità “non disturbare” sul mio cellulare, perché un solo attimo di distrazione sarebbe stato fatale. Non a caso mi sono innamorata delle serie tv con Fringe e Lost, Dark non poteva che aggiungersi alla lista delle serie tv mindblowing.
Ma oltre alla trama c’è molto di più, i dettagli sono curati in modo maniacale, così come la colonna sonora e la fotografia. Ogni tanto ripenso all’ormai iconica carrellata di scene con Familiar di Agnes Obel in sottofondo e mi vengono i brividi. Non c’è nulla di mainstream in Dark, i tedeschi si sono incamminati con sicurezza sul sentiero della ricercatezza, e le loro scelte hanno portato a grandi risultati.