Non tutte le serie escono col buco. Forse il detto non era proprio questo, ma nel nostro caso va bene lo stesso, perché è proprio ciò che vogliamo dire. Per quanto atteso o ambizioso possa essere un nuovo progetto per il piccolo schermo, magari il risultato finale non è sempre come lo si era immaginato. Soprattutto quando rapidità e novità sembrano essere le parole chiave della contemporaneità in cui viviamo, non è raro che un prodotto televisivo seriale finisca per costituire un flop. Ci sono state fin troppe serie tv fallimentari nel corso degli ultimi anni e, purtroppo, alcune di esse hanno macchiato la carriera di attori e attrici famose.
Certo, la perfezione non esiste e in ogni cosa si possono commettere degli errori, è questo il bello di essere umani. Ma quanto sarebbe stato entusiasmante se alcune delle serie di cui vi parliamo oggi avessero avuto un impatto diverso per il pubblico e per gli stessi interpreti?
Vediamo quali serie tv fallimentari hanno macchiato la carriera di grandi attrici e attori.
1) The Shannara Chronicles
Ormai non è un mistero che la trasposizione seriale di The Shannara Chronicles non sia stata capace di soddisfare il pubblico. È stato davvero un peccato che MTV prima e Spike poi non siano riuscite a restituire giustizia a una delle saghe letterarie fantasy più longeve di sempre, e abbiano trasformato il mondo ideato da Terry Brooks in un grande rimpianto per i fan del genere. Eppure, questa serie non è stata un’occasione sprecata solo per gli appassionati, ma anche per chi, come John Rhys-Davies (che forse ricorderete nei panni di Gimli nell’immensa trilogia de Il Signore degli Anelli), vi ha preso parte. Se The Shannara Chronicles fosse stato realizzato meglio, Rhys-Davies avrebbe potuto dire di essersi conquistato un posto d’onore in due delle più grandi saghe fantasy di sempre. Invece, questa costituisce solo una piccola macchia nella sua immensa carriera.
2) Inhumans
Per un attore poliedrico e dall’immenso talento come Iwan Rheon, conosciuto non solo per aver prestato il volto a quel folle di Ramsay Bolton in Game of Thrones, ma anche a Simon Bellamy nel capolavoro spesso incompreso che è Misfits, Inhumans è stato un fallimento. Cancellata dalla Marvel Television e dagli ABC Studios dopo una sola stagione di 8 episodi, questa serie sui membri della famiglia degli Inumani, è stata massacrata dalla critica subito dopo la sua uscita. Inhumans non si è rivelata all’altezza del resto del franchise targato Marvel a causa di una sceneggiatura debole e di dettagli poco curati e ha penalizzato in questo modo anche tutti i membri del cast, tra cui Rheon stesso, che qui ha vestito i panni di Maximus.
3) Extant
Anche Halle Berry, nella sua lunga e variegata carriera, ha preso parte a un progetto televisivo seriale che si è poi rivelato fallimentare. Questa volta si tratta di Extant, una serie tv sci-fi coprodotta da Steven Spielberg in cui l’attrice statunitense presta il volto a Molly Woods un’astronauta di ritorno sulla Terra dopo una missione nello spazio durata ben tredici mesi. Non è facile riadattarsi alla vita sul proprio pianeta d’origine, soprattutto perché Molly ha fatto rientro a casa in dolce attesa. Dopo solo due stagioni composte da 13 puntate ciascuna, però, Extant è stata cancellata, rivelandosi un passo falso per l’attrice, famosa soprattutto per il proprio talento in ambito cinematografico.
4) Crisis in Six Scenes
Se Crisis in Six Scenes doveva costituire l’esordio di Woody Allen sul piccolo schermo, il regista, sceneggiatore e attore ha perso una grande occasione per dimostrare ancora una volta il proprio genio. Allen aveva espresso più volte le proprie perplessità sul mondo delle serie televisive, ma ha voluto mettersi in gioco lo stesso e così, nel 2017, la sua serie composta da 6 episodi è stata distribuita da Amazon Prime Video. Era partito con l’idea di dare vita a un progetto ambizioso che, però, alla fine si è rivelato noioso per il pubblico e si è dimostrato tutt’altro rispetto alle idee di partenza. Insomma, il regista non ha saputo sfruttare tutte le potenzialità offerte dal formato seriale.
Tra le serie tv fallimentari che hanno macchiato la carriera di un grande attore, Crisis in Six Scenes non poteva mancare.
5) Intelligence
Purtroppo, per David Schwimmer quella in Intelligence non è stata una partecipazione particolarmente fruttuosa e felice. L’ex star di Friends, nel 2020 ha provato a mettersi in gioco con una nuova comedy creata da Nick Mohammed, composta da 12 puntate e divisa in 2 stagioni, ma non ha trovato la risonanza che sperava. La serie non ha riscosso successo e rispetto a molti altri progetti a cui Schwimmer ha preso parte, tra drammi, commedie e titoli rimasti nel cuore del pubblico (come per esempio Band of Brothers). Una piccola macchia nella lunga lista di film e serie tv indimenticabili a cui l’attore statunitense, un prodotto che non ha dato il giusto valore al suo talento ma che, comunque, non penalizza più di tanto il contributo che può dare ancora al mondo dello spettacolo.
6) Dad Stop Embarrassing Me!
Nell’aprile di quest’anno, su Netflix, ha debuttato la comedy statunitense creata da Jamie Foxx e Jim Patterson, composta da 8 puntate ma cancellata quasi subito a causa della scarsa risonanza ricevuta presso il pubblico. Oltre che ideatore e creatore della serie, qui Jamie Foxx interpreta anche il protagonista Brian Dixon, un padre single alle prese con un’eredità particolare, la compagnia di cosmetici BAY Cosmetics lasciatagli da sua madre. La critica ha definito simpatico e divertente il personaggio di Foxx, ma per il resto, la comedy non è niente di nuovo rispetto all’enorme quantità di produzioni di questo genere presenti negli Stati Uniti. Non ha tratti davvero distintivi e se si pensa alla carriera straordinaria di un attore come lui e ai titoli dei film per i quali viene ricordato (uno fra tantissimi, Django Unchained), si finisce per pensare che dal suo immenso talento ci si aspettava qualcosa di più.
7) The Crazy Ones
Anche per Sarah Michelle Gellar e Robin Williams l’esperienza sul set di una serie televisiva non è andata come avevano programmato. Dopo il successo avuto con Buffy l’ammazzavampiri, Sarah ha faticato molto a trovare un prodotto che le permettesse di uscire dalle vesti della Cacciatrice e trasformarsi finalmente in qualcos’altro, ma ancora oggi fa molta fatica a scrollarsi di dosso un’eredità così pesante. Per lei e per Robin Williams, comunque, i 22 episodi di questa serie sono stati un vano tentativo di portare il sorriso nelle case degli spettatori attraverso una sitcom che, però, non aveva niente di diverso dalle altre e che costituisce un piccolo punto debole nella carriera di due grandissimi interpreti.
Purtroppo, anche The Crazy Ones va inserita tra le serie tv fallimentari che non hanno saputo rendere giustizia a dei grandi attori.
8) Vinyl
Non sono bastati l’ambientazione nella New York degli anni Settanta e i riferimenti alla musica punk e rock famosa in quel periodo per salvare Vinyl dalla cancellazione dopo una sola stagione di 10 episodi. E non è bastata nemmeno l’interpretazione di un attore di talento come Bobby Cannavale, che qui veste i panni del protagonista Richie Finestra, fondatore dell’etichetta musicale American Century Records, né tantomeno il fatto che la serie sia stata creata da Mick Jagger, Martin Scorsese, Rich Cohen e Terence Winter. La serie è stata un flop e un piccolo passo falso per l’attore statunitense che, per fortuna, dopo l’uscita di questa serie nel 2016 non ha fatto fatica a riconquistare il posto che gli spetta nello scenario cinematografico e seriale (basti pensare alla sua ultima interpretazione in Nine Perfect Strangers).
9) Studio 60 on the Sunset Strip
Se poco fa vi abbiamo parlato di una serie tv fallimentare con protagonista David Schwimmer, ora parliamo di Studio 60 on the Sunset Strip, con protagonista un’altra ex star di Friends, Matthew Perry. Anche lui, come Sarah Michelle Gellar ha fatto molta fatica a scrollarsi di dosso il ruolo iconico che lo ha imprigionato per sempre in una serie tv anni ’90 senza tempo, e sperava di poterci riuscire con questa commedia drammatica ideata da Aaron Sorkin nel 2006. Purtroppo però, i 22 episodi di cui si compone la prima e unica stagione della serie non sono riusciti a conquistare il favore degli spettatori e la serie, in cui Perry recita al fianco di un altro famoso attore, noto per la sua interpretazione in The West Wing (Bradley Whitford), è stata costretta a chiudere i battenti dopo poco. Tra le serie tv fallimentari, questa sì che ha macchiato la carriera di un grande interprete.