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7 Serie Tv ottime per chi si ritiene un principiante del genere fantasy

6) Good Omens

Una scena di Good Omens
Prime Video

Le storie di Neil Gaiman e Terry Prachett sono tesori da proteggere a ogni costo. Per questo motivo, quando si fece strada l’idea di un adattamento del celebre “Buon Apocalisse a tutti”, la paura dei fan era davvero tanta. Fortunatamente la miniserie fu un successo, reso tale in primis dall’incredibile interpretazione di Michael Sheen e David Tennant. Un tale successo da far chiedere a gran voce una nuova stagione, uscita di recente su Amazon Prime Video. I due attori brillano nei panni dell’angelo Aziraphel e del demone Crowley, divenuti amici contro ogni buon senso e aspettativa e particolarmente legati alla loro vita sulla Terra. Per cui, quando viene preannunciata l’Apocalisse per opera dell’Anticristo (un bambino inglese di undici anni), i due si alleano per scongiurare la fine del mondo e salvare la Terra che amano tanto.

Il mondo di Good Omens si basa su una cosmologia complessa, che attinge alla mitologia giudaico-cristiana.

Gli angeli e i demoni sono rappresentati con caratteristiche umane e sovrannaturali, mescolando le credenze tradizionali con un tocco di modernità. L’Inferno è rappresentato come una burocrazia stanca, e gli angeli non sono necessariamente puri e infallibili. Questi elementi mitologici, rielaborati con umorismo e creatività, rendono il libro un’opera fantasy diversa da qualsiasi altra, capace di rovesciare gli stereotipi del genere.

Crowley, un demone affascinante e irriverente, condivide molto più con l’umanità di quanto si possa immaginare. Non è malvagio ma ironico, sarcastico e, nel corso della storia, dimostra addirittura un certo affetto per il genere umano. L’angelo Aziraphale, d’altro canto, è un bibliomane un po’ impacciato, eppure non così rigido nelle sue concezioni morali. Anche la figura del prescelto, rappresentata qui dal giovane Adam, sovverte le aspettative. Adam, nonostante il suo destino apparentemente catastrofico, rappresenta l’innocenza e l’umanità. Cresciuto lontano dalle influenze celesti e infernali, rimane profondamente legato alla sua visione infantile e ingenua del mondo, e proprio questo aspetto lo rende una figura centrale capace di cambiare le sorti dell’Apocalisse.

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