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10 Serie Tv che purtroppo o per fortuna sono finite nel 2023

Ted Lasso
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L’avvicinarsi del nuovo anno porta con sé anche tutte le riflessioni del caso e un tirare le somme generale che non può non riguardare anche le serie tv finite in questo 2023. Un anno decisamente particolare per quanto riguarda il mondo della televisione che ha visto pochi casi mediatici e successi a fronte di una stabilità a tratti persino monotona. Soprattutto l’estate non ha riservato alcuna sorpresa degna di nota, segno di un’ulteriore inversione di rotta rispetto agli anni passati segnati dai successi di Stranger Things e Game of Thrones. Stavolta. invece, anche le serie tv sembrano essere andate in ferie e l’autunno non ha effettivamente portato con sé alcun ritorno sorprendente, con poche novità degne di nota, come The Fall of House Usher. Semmai il 2023 è stato l’anno dei grandi addii, della fine di un altro periodo storia della serialità con alcune conclusioni annunciate da tempo ma alle quali non siamo arrivati preparati. Ted Lasso, The Crown, Succession e The Marvelous Mrs Maisel sono solo alcuni dei nomi che troverete in questa lista.

Molte delle serie tv finite in questo 2023 hanno trovato una conclusione degna del loro nome, ma ad altre non è stato riservato lo stesso trattamento.

1) The Crown (per fortuna)

The Crown (640×360)

Iniziamo subito questa lista con un drama che ha catturato l’attenzione e il favore di pubblico e critica fin dalla sua primissima stagione nel 2016. Un progetto ambizioso creato per Netflix da Peter Morgan, showrunnner con le idee chiarissime che ha raccontato la storia del regno della regina Elisabetta II dagli inizi fino ad oggi. Esplorandone successi, fallimenti, vittorie, sconfitte e tutti gli scandali e stravolgimenti politici nel mezzo, The Crown si è da subito imposta come molto più che un semplice dramma storico. La storia ha inizio nel 1952, con la salita al trono della giovane principessa Elisabetta, chiamata a governare uno dei regni più importanti del mondo. Non si è mai trattato di una scelta ma di un obbligo al quale era impossibile dire di no, conseguenza delle scelte di altri. Una responsabilità immane nelle mani di una ragazza poco più che ventenne, il cui desiderio non era mai stato quello di diventare regina. L’Elisabetta che incontriamo per prima è dunque quella di Claire Foy, che ha magistralmente vestito i panni della monarca per due stagioni per passare poi il testimone prima a Olivia Colman e infine a Imelda Staunton. La sua rimane l’interpretazione più vibrante e convincente, accanto a quella di Matt Smith nei panni di un giovane principe Filippo.

Non si cade mai nel trash o nella messa in scena sensazionalistica, neppure quando le stagioni non sono state tutte all’altezza, Ci sta, è anche abbastanza scontato quando si è di fronte a un progetto tanto longevo. Peter Morgan racconta la storia della famiglia reale inglese con estrema sensibilità, mettendone in luce tutte le fragilità senza però crogiolarsi in esse. Un period drama seriale che non ci ricapiterà di vedere tanto facilmente e che, nonostante alcuni tentennamenti nelle ultime due stagioni, rimane un prodotto di altissima qualità per i posteri.

Per questo la conclusione di The Crown è arrivata esattamente quando doveva arrivare, senza prolungarsi inutilmente o cavalcare l’onda degli ultimi scandali. I recenti avvenimenti della monarchia inglese avrebbe potuto far gola a Morgan che, da grande showrunner quale si è rivelato, è rimasto saldo nelle sue intenzioni riuscendo a chiudere in maniera egregia il progetto. Chapeau!

2) Reservation Dogs (purtroppo)

serie tv finite 2023
Reservation Dogs (640×360)

Cala il sipario sulla serie tv creata da Taika Waititi e disponibile su Disney+. Uno show conosciuto da pochissimi ma molto apprezzato per l’accuratezza e la sensibilità con cui è riuscita a raccontare la vita di nativo americani. Bear, Elora Danan, Willie Jack, e Cheese sono quattro ragazzi nativi americani che vivono nella riserva Creek Nation in Oklahoma. Il nome del gruppo, “Reservation Dogs”, è un gioco di parole sul famoso film “Reservoir Dogs” di Quentin Tarantino e la storia si incentra sulle loro avventure e i loro percorsi di crescita, sia individuali che di gruppo. Mentre cercano di sfuggire alla loro vita quotidiana attraverso una serie di piccoli crimini, i ragazzini sono chiamati ad affrontare la loro identità, il loro ruolo nella società, i pregiudizi, la povertà e le sfide continuano che coinvolgono la loro comunità.

Taika Waititi riesce a mostrare tutto il suo talento di sceneggiatore quando non ha a che fare con la Marvel. Così come Jojo Rabbit, anche Reservation Dogs riesce a colpire il cuore dello spettatore con una storia semplicissima ma ricca di significati e riflessioni importanti. La serie si distingue, in particolar modo, per la sua capacità di affrontare temi importanti in modo leggero e divertente, senza perdere di vista la sostanza con un cast di nativi americani che aiutano a battere ulteriormente lo stereotipo bianco occidentale. La terza stagione ha visto un ulteriore salto in avanti, dimostrando la particolarità di questo teen drama diverso da qualsiasi altro. Il linguaggio unico di Reservation Dogs si inserisce in un contesto in cui il misticismo e il folklore dei nativi americani prendono vita in maniera tangibile, come accade appunto al giovane Bear allo spirito di Kniefman che vede solo lui. Si tratta sempre di storie divertenti che, inaspettatamente, riescono a toccare corde emotive profonde.

La cancellazione immeritata dello show ci fa storcere il naso, considerato che si trattava davvero di un prodotto di qualità all’interno di un catalogo sempre uguale a se stesso. Disney+ punta ai fandom affermati, tra Star Wars e MCU, privo della lungimiranza necessaria per puntare il tutto e per tutti verso progetti che hanno, davvero, qualcosa da dire.

3) Succession, il dramma impareggiabile è tra le serie tv finite in questo 2023 (per fortuna)

serie tv finite 2023
Succession (640×360)

Si è conclusa quest’anno quella che, a mani bassissime praticamente raso terra, si è rivelata uno dei drammi migliori della serialità contemporanea. Alla pari di una tragedia shakesperiana in piena regola, Succession ci ha raccontato una storia familiare fatta di tradimenti, bugie, inganni e ambizione sfrenata. Uno show in grado di costruirsi e migliorarsi puntata dopo puntata partendo da una base apparentemente banale come il nucleo familiare. I Roy, tutti dal primo all’ultimo, sono pronti a scannarsi e strapparsi le carni a vicenda pur di arrivare in cima alla piramide familiare: da Kendall, leader senza un branco, a Shiv, scaltra e geniale figlia femmina prediletta, passando per la pecora nera Conan e il serafico Connor. Ognuno di questi personaggi e gli altri che gli gravitano attorno hanno tutti un preciso ruolo da giocare e una missione per portarlo a termine.

Quando Logan inizia a mostrare segni di fragilità fisica e mentale, inizia una lotta di potere tra i suoi quattro figli per prendere il controllo dell’azienda. La serie esplora le dinamiche familiari complesse, la cupidigia, il potere e le alleanze instabili mentre i membri della famiglia cercano di bilanciare il desiderio di successo personale con la fedeltà alla famiglia e all’azienda. Tutto questo attraverso un humor nerissimo, al quale è impossibile passare indenni.

La conclusione di Succession arriva dolorosamente ma anche con estrema e cadenzata consapevolezza, scandendo perfettamente i tempi finali di una serie che si è rivelata mastodontica, arrivando a essere considerata senza dubbi uno dei più grandi drama di sempre. Un finale che, ci sentiamo di dirlo, è arrivato “per fortuna” poiché giunto al momento giusto.

4) The Marvelous Mrs. Maisel, tra le serie tv del 2023 finite nel migliore dei modi (per fortuna)

the marvelous mrs. maisel
The Marvelous Mrs. Maisel (640×360)

Ci vuole tanto coraggio a prendere la propria vita e a stravolgerla completamente, ripartendo da zero. Ed è proprio quello che accade a Midge Maisel quando suo marito Joel decide di lasciarla per la segretaria. Così, dal nulla, una sera come tante. Joel prepara i bagagli e la lascia sola in una casa improvvisamente troppo grande, con due figli di cui deve prendersi cura, due genitori ebrei dalla mentalità alto borghese e tutte quelle che erano le conseguenze sociali per una donna divorziata degli anni Cinquanta. Insomma, Midge si ritrova improvvisamente sola e abbandonata, dopo aver costruito sapientemente una vita pensata ad hoc per apparire come quella sui cataloghi. Eppure la rovinosa caduta permette alla nostra protagonista di conoscersi per davvero, anzi per conoscersi di nuovo. In camicia da notte, ubriaca e senza meta, i piedi di Midge la portano nel locale dove Joel era solito esibirsi senza successo. In piedi, sotto la luce fredda del faretto e con un microfono acceso la nuova vita di Midge ha inizio ma lei ancora non lo sa.

Insieme alla nuova amica e manager Susie Meyerson, Midge Maisel inizia a inseguire un sogno che per la prima volta è davvero suo e di nessun altro. Andando contro la sua famiglia e i dettami della società, Midge traccia da solo il proprio destino, un’esibizione dietro l’altra dimostrando il suo enorme talento e il coraggio necessario per inseguire i propri sogni. Dopo cinque meravigliose stagioni, la signora Maisel ci ha salutato in grande stile chiudendo un cerchio ed esibendosi un’ultima volta. Una quinta stagione che, ammettiamolo, non ha brillato come le precedenti.

Spinta dalla pulsione di voler chiudere tutte le trame e di voler, a tutti i costi, inserire i flashforward, certe scelte narrative non sono state felicissime, togliendo spazi a personaggi amatissimi in favore di nuovi arrivati. Rimane, comunque, una serie tv che non capita tutti i giorni e l’insegnamento prezioso e frizzante che Midge e tutti gli altri personaggi di questa commedia ci hanno lasciato continuerà a scaldarci il cuore nelle fredde giornate di paura e ansia.

5) Sex Education (per fortuna)

Sex Education (640×360)

L’adolescenza in televisione è un tema gettonatissimo e, probabilmente, sempre lo sarà. Perché il mondo pieno di ansie, paure, speranza, dubbi e sentimenti di quel periodo lì è davvero un mondo prolifico di storie e drammi. Un periodo che tutti vorremmo davvero lasciarsi alle spalle il prima possibile. E se un tempo ci hanno pensato Skins e Gossip Girl a parlarci dell’adolescenza dei ragazzi anni Novanta- Duemila, adesso tocca a Euphoria e Sex Education farsi portavoce della Gen Z.

Una generazione rivoluzionaria, tanto aperta al cambiamento e alla novità ma allo stesso tempo così sola e in bilico su un filo sottilissimo. Una generazione fresca eppure fragile, che spesso e volentieri finisce per contraddirsi. Sex Education è l’urlo di liberazione di una generazione che non vuole più nascondersi dietro tabù, convenzioni sociali e bigottismo. Le storie di numerosi personaggi, che attraversano una crescita significativa nel corso della serie e imparano a conoscere se stessi accettandosi per quello che sono, si intrecciano fra di loro dando vita a un mosaico coloratissimo. Da Otis che ha problemi con il sesso a causa del lavoro ingombrante della madre al migliore amico Eric, gay dichiarato che lotta ogni giorno per i propri diritti sempre con il sorriso sulle labbra. A loro si unisce la cinica e silenziosa Maeve, destinata a stravolgere la vita di Otis e a dare l’avvio alla sua carriera di terapista sessuale alla Moordale. La scuola è dunque il principale scenario in cui vengono affrontati, stagione dopo stagione, svariate tematiche come la pressione sociale, il bullismo, l’omofobia, la diversità e tutte le sfide tipiche dell’adolescenza.

Il finale della terza stagione non ha fatto felici proprio tutti ma è arrivato al momento giusto, prima che la serie tv si rovinasse proiettando i ragazzi verso il futuro, consapevoli di quanto imparato in questo percorso da loro stessi e dal rapporto con gli altri. Il risveglio di Sex Education non è mai stato semplicemente sessuale in fin dei conti ma per fortuna tra le serie tv finite nel 2023, lo show ci ha salutato davvero degnamente.

6) Winning Time (purtroppo)

serie tv finite 2023
Winning Time (640×360)

Lo sport raccontato in tv ha e continua ad avere una storia e una fortuna travagliata. Non è semplicissimo, infatti, adattare al medium televisivo un tipo di intrattenimento che risponde a regole tutte sue e ben stabilite. Se un film, data la sua natura immediata, può meglio prestarsi a questo compito (con casi memorabili come The Blind Side e I,Tonya), lo stesso non si può dire per le serie tv dove lo sport si rivela spesso e volentieri un buco nell’acqua. Ted Lasso è l’eccezione che conferma la regola, anche se, lo show di Apple tv+ non ha esattamente lo sport al centro della sua narrazione che costituisce più la cornice della storia. Tutt’altra faccenda per quanto riguarda Winning Time, serie tv prodotta da HBO che racconta l’ascesa dei Los Angeles Lakers dagli inizi e proseguendo attraverso la rivalità con i Celtics e i grandi successi.

Una produzione comparsa in maniera improvvisa e inaspettata ma, purtroppo, al momento sbagliato. Nonostante l’altissima qualità e un cast eccezionale, Winning Time è stato brutalmente cancellato dopo due sole stagioni. Il fulcro della trama è l’ascesa dei Los Angeles Lakers, che con l’arrivo di Buss alla presidenza nel 1979 hanno inaugurato un’epoca d’oro destinata a trasformare radicalmente il panorama della pallacanestro statunitense. Lo sport, dunque, è il protagonista indiscusso di questo show e ne domina ogni singolo aspetto dalla trama, all’estetica alla narrazione. Quest’ultima si rivela sempre entusiastica e frenetica, accompagnando quella spettacolarizzazione della partita inaugurata dal gioco dei Lakers e che sarebbe poi diventata la norma nel basket. Una serie tv che ha davvero gettato le basi per un modo nuovo, fresco e d’intrattenimento per raccontare lo sport sul piccolo schermo. La delusione arriva quindi all’annuncio della cancellazione, scelta totalmente ingenerosa da parte della HBO che, quest’anno, ha toppato in diverse decisioni che ha preso.

Lo show con Adrien Brody e Jason Sudekis è stata una ventata di aria fresca, in un panorama seriale davvero ormai troppo stantio e saturo. Un’occasione per rinnovarsi di cui la HBO non ha saputo raccogliere i frutti portandoci a inserirla in questa lista di serie tv che purtroppo sono finite nel 2023.

7) Billions (per fortuna)

serie tv finite 2023
Billions (640×420)

Ambientato nel mondo finanziario di New York, la serie tv segue due personaggi principali: Chuck Rhoades, un procuratore degli Stati Uniti, e Bobby “Axe” Axelrod, un miliardario gestore di fondi hedge. Dove il primo, interpretato da Paul Giamatti, è determinato a perseguire i criminali finanziari e ad attaccare l’élite finanziaria di New York, l’altro, interpretato da Damian Lewis, è un miliardario autodidatta simbolo di tutto ciò che Chuck odia di più al mondo. La storia ruota proprio attorno al conflitto tra questi due personaggi, entrambi disposti a superare i confini morali e legali per raggiungere i propri obiettivi. Mentre, infatti, Chuck cerca di smascherare e perseguire Axe per le sue attività finanziarie discutibili, Axe è altrettanto determinato a difendersi e a mantenere il suo impero finanziario intatto. Giochi di potere, manipolazione, tradimenti e alleanze sono all’ordine del giorno in questa serie tv iniziata nel 2016 e conclusasi infine quest’anno.

Moralità e denaro vanno a braccetto in questo show dove non esistono buoni e cattivi ma solo zone di grigia ambiguità e un’ambizione sfrenata. Con la sua settima stagione, Billions finisce la sua corsa ma non il mondo finanziario della serie tv continuerà con spin-off già annunciati. Il finale, recentemente trasmesso anche in Italia, si rivela dunque il culmine perfetto per la serie madre, grazie a elementi e circostanze che sarebbero stati praticamente inarrivabili per qualsiasi altra produzione televisiva.

La conclusione sublime di un percorso che, anziché concentrarsi esclusivamente sulla realtà, ha sempre puntato a intrattenere spesso puntando anche all’eccessivo e al grottesco. Intenso e metodico, il finale ci appare quindi come un epilogo esplosivo e memorabile e una conclusione arrivata, fortunatamente, al momento giusto.

8) The Great, una delle serie tv finite in questo 2023 senza possibilità di dirsi il giusto addio (purtroppo)

serie tv finite 2023
The Great (640×316)

Huzzah! Anzi no, c’è ben poco da festeggiare perché dopo solo tre stagioni, la spumeggiante serie tv targata Hulu è stata cancellata lasciando il pubblico e il cast di stucco. La stessa Elle Fanning ha mostrato tutto il suo dispiacere sui social alla notizia della cancellazione decisa all’improvviso, nonostante gli ottimi ascolti e le numerose candidature. Creata da Tony McNamara, la dark comedy con protagonisti Elle Fanning nel ruolo di Caterina la Grande e Nicholas Hoult in quelli dello zar Pietro III aveva conquistato il favore del pubblico e della critica grazie alla sua ingegnosa rivisitazione della storia di una delle monarche più importanti, rivoluzionarie e progressiste di sempre. Nel XVIII secolo, Caterina è una giovane principessa tedesca mandata in sposa, senza poter dire nulla al riguardo, al futuro imperatore russo, Pietro III. Piena di aspettative e sognando una vita da favola, Caterina deve ben presto scontrarsi con la triste realtà, quella di un paese retrogrado, oscuro e di un despota infantile e incompetente, più interessato a feste, giochi da tavolo e amanti che alle responsabilità del governo.

Una donna d’altri tempi, questo è certo, che non ha smesso di credere nei propri ideali e intenzionata a cambiare il destino della Russia portando il paese verso la modernità che stavano sperimentando, ai tempi, i paesi europei come l’Inghilterra e la Francia. Caterina inizia così a tessere complotti per rovesciare Pietro e prendere il controllo del trono ma volgiamo ricordare ai gentili lettori che questa non è affatto una biografia storica ma una commedia nera dalle tinte romantiche. The Great non è un dramma storico fedele nei minimi dettagli ma una brillante commedia nera che mischia il gusto estetico di Marie Antoinette con l’umorismo dissacrante dei Monty Python. Un piccolo tesoro inesplorato in cui Elle Fanning andrebbe ricoperta di premi per la sua magnifica Catherine, ragazza, moglie, regina e donna di scienza. Un gioiello che purtroppo ci ha salutati, a nostro avviso, troppo prematuramente.

9) Ted Lasso (per fortuna)

serie tv finite 2023
Ted Lasso (640×360)

Forse una delle serie tv più inaspettate degli ultimi anni, quella che ci ha colti alla sprovvista con la sua gentilezza e il suo ottimismo contagioso. Proprio come accade alla squadra dell’ AFC Richmond, totalmente impreparata a quel Ted Lasso, coach di football americano, venuto da oltreoceano per cambiare la loro vita in meglio. Come una coperta di linus, Ted ha riscaldato il nostro cuore e quello dei rigidi inglesi, inizialmente mal disposti nei suoi confronti. Quando Rebecca assume Ted, con il chiaro intento di vedere fallire la squadra dell’ex marito che l’ha tradita più e più volte, mai avrebbe pensato dell’immenso dono che avrebbe invece fatto a se stessa e alla sua squadra e al legame speciale e unico che l’avrebbe unito all’allenatore baffuto dall’accento del Sud.

Nonostante la mancanza di esperienza nel calcio professionistico e la diffidenza iniziale della squadra e dei tifosi, Ted porta con sé un approccio positivo trasmettendo un ottimismo e una generosità incondizionata che non conosce remore, nemmeno quando è lui stesso a subire i torti e le ferite morali più profonde. Una bontà d’animo genuina che viene ancor più apprezzata quando ci rendiamo conto che Ted non è affatto un uomo perfetto, santo o infrangibile ma una persona con pregi e difetti, ansie e paure che però ha deciso di vedere il bicchiere mezzo pieno. Ci vuole tanto coraggio per fare questo. L’importanza delle relazioni umane, la perseveranza e la capacità di affrontare le avversità con uno spirito positivo sono alcune delle tematiche più importanti che le tre stagioni di Ted Lasso ci hanno trasmesso. Tra le serie tv finite in questo 2023, la conclusione dello show di Apple TV+ è stata dolce amara, una quarta stagione si poteva anche fare e invece non è stato così. Per gran parte del tempo pensiamo che Ted sia stato l’uomo giusto al momento giusto per aiutare la squadra e i suoi giocatori sia dentro che fuori dal campo ma esiste anche un’altra verità. La vita in Inghilterra, lontano da casa e dai suoi affetti, ha permesso al nostro protagonista di venire a patti con i lati più oscuri della sua persona e con quei traumi che non aveva mai avuto il coraggio di affrontare.

La conclusione è una terza stagione che chiude perfettamente il cerchio. Un finale positivo, ben scritto e riuscito ma che lascia anche una giusta dose di domande aperte e la moderata ed eventuale voglia di vedere altro.

10) The Idol (per fortuna)

serie tv finite 2023
The Idol (640×360)

Mai l’essere umano può aver provato tanto disagio di fronte a una serie tv come nel caso di The Idol, tra le iniziate e finite in questo 2023 e che non ci mancherà di certo. Forse il peggior show dell’anno e uno dei peggiori di sempre. Se pensate che stiamo forse esagerando provate a vedere anche solo il primo episodio, noi vi aspettiamo a braccia aperte nei commenti per condividere con voi questo trauma seriale. A confronto, l’imbarazzo provato di fronte alle scene hot di Game of Thrones è roba da nulla, The Tudors diventa tranquillamente una serie tv per famiglie.

Jocelyn è una pop star che sta tentando la risalita dopo la morte della madre (con cui aveva un rapporto complicato e tossico) e un crollo mentale per cui ha dovuto interrompere il tour. Tedros è un criminale che gestisce un club e vuole farsi strada nel mondo della musica. Lei usa lui mettendo su una faccia d’angelo e la recita del “mia mamma non mi voleva bene”, lui usa lei tra bende, bondage e banali minacce a poveri commessi. Non c’è nulla di romantico né tantomeno di erotico nell’incontro-scontro tra i due, visto che il sesso viene talmente snaturato nella sua ossessiva messa in scena da risultare spicciolo, banale e, francamente, fastidioso da guardare.

Stroncata già al terzo episodio, The Idol è stato un enorme buco nell’acqua per la HBO tanto da venire cancellata subito e con un finale a metà. Un finale scontato e ininfluente come tutta la stagione in cui, a salvarsi è solo l’interpretazione di Lly Rose-Depp che ci ha davvero provato tirar fuori qualcosa di buono da questa serie tv indecente per gli occhi, le orecchie e il buongusto.