Il mondo delle serie tv è vasto e vario e ogni anno le varie piattaforme rilasciano una quantità considerevole di nuovi prodotti. Alcuni entrano da subito nel cuore dei series addicted, altri faticano un pò, riuscendo però a spuntarla dopo qualche stagione. Altri, invece, spesso nascono sotto una cattiva stella e la loro sorte non cambia nel corso delle puntate. Queste serie talvolta vengono chiuse dopo una sola stagione, altre volte si trascinano nella speranza di risollevare le proprie sorti; tutte, però, sono accomunate da un medesimo destino finale: quello di essere relegate nel dimenticatoio. Se dovessimo fare una lista delle serie tv che hanno fatto questa fine, probabilmente non basterebbe un articolo. Qui vogliamo proporvi 5 serie che sono emblematiche di questo destino e rendono l’idea di ciò che ha determinato la fine ingloriosa appena descritta.
The Whispers
Cominciamo con The Whispers, serie tv prodotta da Steven Spielberg per il network ABC. La serie fa il suo debutto nel giugno del 2015, venendo cancellata nel mese di ottobre dello stesso anno dopo una sola stagione composta da 13 episodi. La storia racconta di una forza sconosciuta, conosciuta come Drill, invisibile e silenziosa, che fa la sua comparsa sulla Terra utilizzando i bambini per scopi sconosciuti. Comunicando in modo apparentemente telepatico con i bambini, l’essere riesce a manovrarli per raggiungere i suoi obiettivi misteriosi e inquietanti.
La serie di per sé ha registrato un’accoglienza discreta da parte della critica, che ne ha apprezzato l’adeguatezza rispetto ai prodotti del genere proprio, ovvero horror e thriller. Gli episodi hanno avuto la capacità di trasmettere quelle sensazioni proprie di una serie horror, rispettando i canoni del genere. Tuttavia, la qualità tecnica è stato l’unico punto sul quale la critica si è trovata positivamente concorde. Per il resto, la storia proposta durante i 13 episodi è risultata prevedibile e poco stimolante, apparendo talvolta trascinarsi in modo forzato. Per questo motivo, la ABC ha deciso di chiudere la serie dopo una sola stagione, senza suscitare lo sdegno degli eventuali fan e della critica.
The Brave
Altra serie tv, di genere diverso, dimenticata molto presto dal pubblico è The Brave. Ideata da Dean Georgaris e andata in onda sulla NBC dal 25 settembre 2017 al 29 gennaio 2018, la serie gravita attorno ai sacrifici che i militari devono affrontare sul piano personale e professionale nelle missioni di guerra. In particolare, i 13 episodi che compongono la prima e ultima stagione della serie seguono le vicende di Patricia Campbell (Anne Heche), vicedirettore della DIA, e del suo team di analisti, che operano utilizzando la tecnologia di sorveglianza più avanzata. Il Capitano Adam Dalton (Mike Vogel), ex operatore Delta Force, direttore delle comunicazioni della squadra, ha il compito, insieme alla sua squadra operativa, di salvare la vita di persone innocenti e affrontare le missioni più pericolose del mondo.
La serie, stando ai numeri del sito TV by the numbers, non ha mai superato il 1/5 dello share relativo al pubblico tra i 18 e i 49 anni. Inoltre, la critica non sembra aver gradito la serie. Il sito Rotten Tomatoes ha riportato un punteggio del 38% di gradimento sulla base di 21 recensioni, mentre Metacritic ha assegnato un punteggio del 54% su 11 recensioni. Sulla base, quindi, degli ascolti e della critica, la NBC ha deciso di cancellare la serie, la cui trama non sembrava scaldare più di tanto il pubblico. I 13 episodi, infatti, raccontavano storie a sé stanti, che era possibile seguire indipendentemente da una trama comune che era molto debole e poco coinvolgente.
The Passage
Altro prodotto finito ben presto nel dimenticatoio è The Passage, serie tv ideata da Liz Heldens e prodotta dalla Fox. La prima e unica stagione, composta da 10 episodi, è stata trasmessa dal 14 gennaio all’11 marzo 2019. La serie è stata cancellata nel mese di maggio dello stesso anno. La storia racconta le vicende del Progetto Noah, una struttura medica segreta in cui gli scienziati danno il via alla sperimentazione di un virus pericoloso che potrebbe portare alla cura di tutte le malattie, ma contestualmente potrebbero spazzare via la specie umana.
La trama intreccia in modo fin troppo esasperato motivi fantascientifici, mistici e polizieschi, risultando una brutta copia del genere Sci-Fi che sta prendendo piede negli ultimi anni. In tal senso si spiega la tiepida accoglienza della critica che, come mostrato dai siti Rotten Tomatoes e Metacritic, si attesta intorno a un indice di gradimento pari al 58%. Il genere, infatti, sembra coinvolgere il pubblico, ma ciò che ha caratterizzato negativamente la serie è stata la trama troppo carica di motivi parziali che hanno avuto le loro ripercussioni sugli episodi, senza prendere una piega ben definita. Per questi motivi, la Fox ha deciso di chiudere la serie dopo una sola stagione, senza per questo scontentare più di tanto il pubblico.
The Crossing
Restiamo sul genere Sci-Fi e andiamo in casa ABC per rintracciare un’altra serie tv che, per motivi similari alle altre, ha subito l’ingrata sorte di finire nel dimenticatoio. The Crossing, serie ideata da Jay Beattie e Dan Dworkin, è andata in onda per una sola stagione dal 2 aprile al 9 giugno 2018 e in Italia è stata distribuita su Amazon Video dal 27 aprile al 6 luglio 2018. La storia segue le vicende di alcuni rifugiati in fuga da una guerra, che cercano asilo in una città americana sostenendo di essere originari dell’America, asserendo di provenire dal futuro: 180 anni dopo, per la precisione.
La serie ha ottenuto una media del 64% di gradimento, come evidenziato dai siti Metacritic e Rotten Tomatoes. Tuttavia, la storia sembra riprodurre motivi già visti in altre serie di maggiore successo, apparendo come una brutta copia delle stesse. I poteri dei personaggi sembrano richiamare diverse scene viste in Fringe, mentre il tema dei salti temporali, già visto in Lost, più che dare originalità e valore aggiunto alla serie è sembrato una forzatura per inserire la serie nel genere Sci-Fi, laddove invece sarebbe potuto essere tranquillamente una normalissima serie Mystery. Queste motivazioni fanno sì che la prematura cancellazione della serie non abbia suscitato il malumore dei fan, che non sembrano ricordare particolarmente il prodotto.
The Mist
Per la serie “anche i grandi sbagliano”, l’ultimo prodotto che inseriamo in questo pezzo sulle serie tv che sono giustamente finite nel dimenticatoio è The Mist. La serie, basata sull’omonimo romanzo di Stephen King, è stata trasmessa dal 22 giugno al 24 agosto 2017 sull’emittente Spike TV, per un totale di 10 episodi. Nonostante la storia in sé sia avvincente, la trama, già dal romanzo, non sembrava prestarsi per il format proprio di una serie tv. Gli elementi a disposizione erano sufficienti per un film, che di fatto è già stato prodotto nel 2007 per la regia di Frank Darabont, riscuotendo un discreto successo.
Questa carenza di contenuti è emersa nella prima e unica stagione della serie, che si è caratterizzata per il fatto di spendere troppo tempo in modo evidentemente forzato su scene e vicende che di fatto potevano risolversi in una decina di minuti di visione. La serie, quindi, più che un problema di trama ha manifestato problematiche legate all’adattamento, nella misura in cui la storia non si prestava alla struttura propria di una serie tv. Per questo, al termine della prima stagione, la serie è stata cancellata più che per la trama – accolta positivamente dalla critica, come dimostra l’indice di gradimento del 62% evidenziato da Rotten Tomatoes e Metacritic – per l’inadeguatezza della struttura.