4) Once Upon a Time
In questa vita abbiamo bisogno della favola nonostante tutto, quella favola dolce e rassicurante in cui il bene vince sempre sul male, e che in fondo risponde a quel bisogno infantile che contraddistingue tutti noi.
In questa Serie Tv vediamo profilarsi sotto i nostri occhi tanti tipi diversi di madre.
Emma era rimasta incinta troppo presto, e la sua vita era troppo complicata per poter gestire qualcun altro oltre se stessa, e allora compie un gesto a metà tra l’egoismo e il più puro altruismo: dà via il suo bambino.
Anche la più superficiale delle donne non potrebbe riuscire a sopportare un tale trauma, e in un certo senso la nostra Emma ci era già passata, era già stata vittima di quest’azione terribile atta a salvarle la vita, e in fin dei conti lei si ritrova a fare la stessa cosa: dare una speranza di felicità a una creatura innocente senza costringerla a pagare le conseguenze delle azioni della madre.
Dall’altra parte abbiamo Regina: una donna senza amore che grazie a un bambino riesce a ricostruire il proprio cuore intriso di rabbia e risentimento.
Regina adotta un bambino e impara a farne il suo scopo nella vita, una nuova luce nel suo mondo di tenebra.
E poi abbiamo Biancaneve, o Mary Margareth. Ecco lei è la classica mamma che a tutti viene in mente quando si fa riferimento allo stereotipo di madre. Fin troppo perfetta probabilmente per riuscire a entrarci in empatia, ma dopotutto è una favola, e nella favola abbiamo bisogno anche di questo tipo di perfezione.
Tre donne molto diverse, tre madri che per i loro figli farebbero qualsiasi cosa. Tre punti di vista che ci insegnano ad andare oltre le apparenze, e che l’amore per un figlio può essere la luce nella notte più oscura.