Ci vuole una buona dose di coraggio per andare contro corrente a quella che è diventata la norma vincente delle serie tv di oggi, e HBO lo ha mostrato. Lo streaming di piattaforme come Netflix e Amazon Prime Video, per citare i due colossi principali che per primi hanno dato il via alla rivoluzione, ha cambiato il modo di fruire i contenuti televisivi passando dalla cadenza episodica settimanale al binge watching. La serie tv è tutta e subito, a portata di mano dello spettatore che non deve aspettare più mesi per sapere come una storia andrà a finire ma può invece scoprirlo in pochi giorni, a volte persino in poche ore. Sembra quindi legittimo parlare di rivoluzione, perché il binge watching attira con le sue promesse di una narrazione senza attese, catturando soprattutto un pubblico che si è tenuto alla larga dalle serie tv, proprio per la loro natura episodica.
Come in qualsiasi scenario, però, se una fetta di utenti è stata di fatto conquistata dalla mela donata da Netflix e co., un’altra fetta invece si è mantenuta più tradizionalista apprezzando la fruibilità seriale di nuova generazione, ma guardando con un occhio malinconico alla vecchia. In questo contesto si inserisce una piattaforma che, come dicevamo all’inizio, ha deciso di muoversi contro corrente e puntare alla calendarizzazione episodica delle sue serie tv. La piattaforma in questione è HBO Max, servizio streaming di contenuti on demand statunitense lanciato nella primavera del 2020. Insieme con Netflix, Amazon Prime Video, Disney Plus, Hulu e Cruncyroll rappresenta una delle realtà streaming più importanti e rilevanti al momento.
Il fenomeno Euphoria
Conclusasi da poco la seconda stagione (qui potete trovare la recensione), Euphoria rappresenta uno degli show di punta del canale. Creata da Sam Levinson e con protagonista Zendaya, la serie tv è diventata, dopo una sola stagione, un vero e proprio fenomeno culturale e generazionale. Rivolta in special modo alla generazione Z, infatti, Euphoria incarna l’erede spirituale di Skins con il suo stile anticonformista, le tematiche pesanti e i toni crudi nel trattarle. Le vicende di Ru, Jules e degli altri personaggi dello show sono le specchio di una generazione intera che non riesce a trovare il proprio spazio nel mondo e che vive nel costante bisogno di accontentare gli altri, a costo di annullare se stessa.
La prima stagione fu una piccola scommessa, vinta in pieno. Euphoria è entrata nell’immaginario pop contemporaneo influenzando persino il modo di vestire e truccarsi e acquisendo uno status di cult televisivo, anche mediante una piattaforma come Tik Tok. Risulta abbastanza ovvio, quindi, come la serie tv abbia condizionato e continui a condizionare il successo della piattaforma streaming targata HBO. Anzi, è proprio la scommessa vinta dal semi sconosciuto Sam Levinson ad aver spinto il canale a investire in sempre nuovi progetti, tra sicurezze e non.
Altro che MCU
Se Disney Plus ha lanciato un messaggio molto chiaro rendendo le produzioni Marvel un’esclusiva del proprio catalogo, HBO Max ha deciso di diventare la casa di quelle DC. All’interno del piattaforma è possibile trovare le serie tv trasmesse su The CW e prodotte dalla Warner Bros. Television. Ciò significa che non solo HBO Max ha ottenuto i diritti su una buona fetta delle produzioni della televisione in chiaro americana, ma altresì l’esclusiva su ciò che concerne il panorama supereroistico DC. Dopo la meno fortunata Doom Patrol è arrivato dunque il momento per Peacemaker, serie tv creata e scritta da James Gunn, con protagonista John Cena, nei panni dell’omonimo personaggio presente in The Suicide Squad.
Con uno straordinario successo di pubblico e critica, Peacemaker è l’altro gioiello della corona che sta spopolando ultimamente e che sta portando fortuna e fama alla piattaforma streaming. Fedele al proprio stile, James Gunn non si piega alle “regole” della televisione confezionando un prodotto irriverente, brutale, sfrontato e riconoscibilissimo.
Se pensate che il catalogo di HBO Max si riduca qui, ci sono ancora alcune serie tv da esplorare e non sono di certo delle sconosciute.
Tra revival e reunion
Produzioni originali, progetti rischiosi e tutto il mondo DC. Che altro? Un’altra mossa dimostratasi vincente, almeno per ora, è stata quella di far leva sul fattore nostalgia. E cosa c’è di più nostalgico delle meravigliose serie tv anni ’90? Cavalcando l’onda del revival, HBO Max decide di dare nuovo lustro a uno show che ha fatto la storia, ovvero Sex & The City, e a un suo erede più recente, vale a dire Gossip Girl. Mentre il secondo, pur essendo stato rinnovato per una seconda stagione, non ha entusiasmato particolarmente i fan di lunga data; il primo, invece, ha ottenuto una grande risonanza. And Just Like That è un tuffo nel passato, il ritorno di una serie tv iconica e dei suoi personaggi, e il potenziale di tuto questo è enorme. HBO Max lo sa bene, per questo motivo la campagna promozionale dello show che ha visto il ritorno di Carrie Bradshaw è stata studiata e pianificata nei minimi dettagli.
Stesso discorso non per un altro revival ma per una reunion. Lo speciale Friends: The Reunion, andato in onda nel 2021, ha ottenuto una risonanza mondiale paragonabile a poco altro nella storia della televisione moderna. Trasmesso a livello internazionale contemporaneamente all’uscita negli Stati Uniti, la reunion rappresenta uno dei successi commerciali più evidenti della piattaforma streaming. Ogni dettaglio della reunion è stato tenuto in grandissimo riserbo, fino alla messa in onda, e persino il teaser trailer lasciava intendere poco o niente di quello che gli spettatori avrebbero visto. Ancora una volta, siamo di fronte a una scelta di marketing di successo che fa ben distinguere HBO Max da altre piattaforme streaming.
Per rispondere quindi alla domanda iniziale con la quale questo articolo ha preso il via, diciamo pure che le serie tv di HBO Max stanno andando una meraviglia. Merito di produzioni eccellenti e di una scelta oculata da parte del canale che preferisce la qualità alla quantità.