6) Stringer Bell – The Wire
Meno conosciuta rispetto a I Soprano ma di certo non meno valida, The Wire è una serie tv di stampo poliziesco che ruota attorno alla scena criminale e politica di Baltimora. Ogni stagione ha la particolarità di concentrarsi su un’istituzione diversa della città analizzandone la corruzione e gli scheletri nell’armadio. Tra i diversi personaggi formidabili che si sono susseguiti nel corso delle cinque stagioni, un posto in questa lista se lo meritava lo Stringer Bell interpretato da Idris Elba nella prima stagione. Braccio destro di Avon Barksdale, patriarca della famiglia di spacciatori di Baltimora, Stringer è il classico vilain freddo e calcolatore, impeccabile nel vestire e implacabile nel raggiungere i propri obiettivi.
Un’icona della televisione moderna e uno dei pilastri iniziali su cui si è retto The Wire e, di fatto, tutta la HBO in tempi precedenti a House of the Dragon.
7) Rue Bennett – Euphoria
Iniziamo subito con il dire che Rue Bennett non è un’eroina. Per quanto la straordinaria performance di Zendaya ci porti a entrare in empatia con la giovane, non dobbiamo però cadere nel tranello di romanticizzarla. Rue è solo un’adolescente persa in se stessa, incapace di impedirsi di fare del male a sé o alle persone che ama. Rue si abbandona al vuoto fittizio e temporaneo delle droghe, bruciando ogni cosa attorno a sé come fossero fiaccole del 4 luglio. Il rapporto con la madre è complicato, fatto di urla, di porte che sbattono, di lacrime e sangue ma anche di tanto amore non detto e di attesa. Ma nell’amore per sua madre e sua sorella, persino nell’amore per Jules la ragazza non trova davvero una via di uscita. Nessuno può salvarla se non è lei la prima a volerlo.
8) Tanya McQuoid – The White Lotus
Così come il Paddy Considine di House of the Dragon anche Jennifer Coolidge una personalissima rinascita grazie a una serie tv HBO.
Nello show creato da Mike White che disseziona con ironia tagliente i tipi umani, la Coolidge interpreta il simbolo vivente della superficialità e dell’apparenza. Tanya non è, come potrebbe inizialmente sembrare, una vittima del sistema che approfitta della sua ingenuità per derubarla. Tutto il contrario. Tanya nel sistema ci nuota come uno squalo ben nutrito, cibandosi del sangue di chi non considera la ricchezza e il successo come qualcosa di scontato ma come un obiettivo da raggiungere con le unghie e con i denti. C’è però una morale in tutto questo, perché l’arroganza di Tanya sarà anche la sua rovina.
9) Barry Berkman – Barry
Nato come comico al Saturday Night Live, Bill Hader ha l’occasione di dimostrare le sue doti attoriali con questa comedy inaspettata e unica. Barry è un killer di professione che sta attraversando una crisi esistenziale. Indeciso se lasciare o meno la professione, si ritrova a Los Angeles per l’ennesimo incarico. Qui entra in contatto con la recitazione che lo chiama a sé come il canto di una sirena. Sempre più dubbioso sulla scelta da prendere, Barry inizia a vivere una doppia vita con ovvie e assurde conseguenze. Le domande di Barry diventano uno di specchio di quelle che ci poniamo noi stessi e ci ritroviamo, così, a provare compassione per un personaggio che, a dispetto di tutto, capiamo e sentiamo vicino a noi.
10) Logan Roy – Succession
Si è da poco conclusa una delle migliori serie tv HBO di tutti i tempi.
Succession racconta la saga familiare dei Roy, ricchi, spregiudicati e viziati rappresentati di uno spaccato di società moderna. Il capostipite Logan Roy, magnate del colosso mediatico Waystar Royco, deve fare i conti con l’età che avanza, i dolori e i sotterfugi continui dei suoi figli che lottano tra loro come cani avidi dello stesso osso. Dietro maschere d’oro massiccio ognuno dei componenti della famiglia recita magistralmente la propria parte, senza far vedere il coltello nascosto dietro la schiena.