3) The Night Of
Sole otto puntate, la verità che stenta a essere chiara e la difesa di un ragazzo che si fa sempre più confusa. Tutto ha inizio da Nasir Khan, il protagonista, che ruba il taxi di suo padre per raggiungere Manhattan. Perdendosi si ritrova a dare un passaggio a una ragazza con cui trascorre la serata. Da allora, ogni piccolo particolare che si aggiunge alla storia viene scoperto pian piano. Come se tutta la suspense dovesse accumularsi fino al momento finale, nell’ultima puntata, quando tutto forse verrà svelato. L’equilibrio su cui poggia The Night Of non è coordinato dalla lentezza, ma da qualcosa di molto più profondo, da un meccanismo mentale confusionario e scettico.
4) Twin Peaks
Premesso che la terza è a tratti lenta e molto cadenzata, qui parliamo essenzialmente delle prime due stagioni. Twin Peaks ha da sempre influenzato i prodotti che dopo di lei sono entrati nella scena seriale, proprio per alcune caratteristiche come l’aspetto surreale e il carattere distopico di alcune situazioni. In realtà, entrando completamente in questa Serie Tv si dimentica ogni tipo di sovrastruttura che la circonda. Non si parla più di lentezza o dinamismo, ma le scene prendono una svolta descrittiva e totalmente diversa. Ci si concentra su tutti gli elementi, anche quelli che potrebbero sembrare superflui per consentire la ricostruzione della trama e di conseguenza, della verità. Twin Peaks non può essere giudicata in termini di ritmo, almeno nelle prime due stagioni.