Ci sono serie tv che rappresentano delle pietre miliari per la storia del medium e questo perché, tra stile e narrazione, si sono rivelate molto più innovative di diverse altre. Molte di queste non si sono presentate fin da subito come un successo annunciato, conquistanto il favore del pubblico e della critica solo nel corso del tempo. Altre si sono dimostrate, invece, fin da subito una voce fuori dal coro che valeva davvero la pena ascoltare. Gli utenti di Reddit hanno le idee molto chiare su quali siano gli show che hanno davvero rappresentato una svolta all’interno del panorama televisivo.
Ecco dunque di seguito la classifica delle 10 serie tv, considerate dagli utenti di Reddit, più innovative di sempre. Siete d’accordo o avreste inserito qualcos’altro?
10) Fleabag (2016-2019)
Mentre cerca di trovare un senso alla sua vita incasinata, Fleabag non perde certo occasione per esprimere apertamente pensieri, emozioni, crisi nervose e litigi familiari. Nel farlo, la protagonista si rivolge direttamente a noi. Rompendo così la quarta parete, Fleabag parla a cuore aperto allo spettatore invisibile e i sottoscritti non possono fare altro che stare ad ascoltare partecipi. Phoebe Waller-Bridge recita e scrive in questo gioiellino seriale di sole due (peccato) stagioni.
Lo stile del racconto, unito alla materia stessa della narrazione ha reso la serie tv una pagina di diario in cui vengono mano a mano annotate le difficoltà, i dubbi e le incertezze che non prova solo Fleabag ma ognuno di noi a un certo punto nella vita. Fleabag è una protagonista sui generis, dotata di un innato senso dell’umorismo con il quale affronta le situazioni tragicomiche che riguardano la sua vita sentimentale, lavorativa e, soprattutto, familiare. Le battute taglienti sono l’arma prediletta dalla nostra protagonista per non dovere affrontare la rabbia e il dolore che vivono dentro di lei.
9) 24 (2001-2010)
Ciò che sicuramente ha reso famoso 24 è stato il suo format. Ogni stagione si svolge nell’arco di un giorno, facendo in modo che ciascun episodio corrisponda a un’ora delle 24 appunto. La storia ruota attorno all’ex agente anti-terrorismo, Jack Bauer, alle prese, di volta in volta, con pericoli mortali diversi. Composta da otto stagioni, 24 è di fatto una vera e propria rivoluzione in un ambito, quale quello seriale, necessariamente legato a ellissi temporali e altri escamotage narrativi simili.
Invece, la serie tv cult racconta ogni evento in tempo reale, così facendo può succedere che personaggi diversi stiano compiendo azioni diverse. Come risolvere? Semplice, dividendo lo schermo letteralmente in due o più riquadri, ognuno dedicato a una storyline differente, a seconda delle esigenze.
8) Miami Vice
Di procedural sui poliziotti ormai ce ne sono a bizzeffe, anche se il trend è decisamente calato rispetto al passato il genere è stato ormai trattati in tutti i modi e in tutte le salse. Quando Miami Vice andò in onda per la prima volta nel 1984, il panorama seriale offriva show come Mike Hammer investigatore privato o Poliziotti alle Hawaii. Perché allora la serie tv poliziesca con protagonisti Don Johnson e Philip Michael Thomas è rimasta così impressa nell’immaginario collettivo rispetto ad altre? Secondo gli utenti di Reddit la risposta sarebbero una colona sonora, che faceva leva su canzoni pop del periodo, e una fotografia moderna e tra le più innovative per il genere (l’utilizzo quasi esclusivo di colori pastello all’interno della serie tv).
Iconica in ogni suo aspetto, Miami Vice è stata LA serie tv degli anni Ottanta, probabilmente. Di certo una tra quelle che ha più profondamente segnato il decennio, influenzandone la moda mocassini senza calzini e Rayban “Wayfarer”.
7) Saturday Night Live
Dopo quasi cinquant’anni di messa in onda, il Saturday Night Live continua a rappresentare un appuntamento fisso che non smette di centrare il bersaglio. Su quel piccolo palco a New York si sono alternati centinaia tra ospiti illustri e artisti, mentre ogni settimana gli sceneggiatori si preoccupano di scrivere sketch divertenti, scorretti e, in più di un’occasione, diventati iconici. Trampolino di lancio per numerosi comici di spicco da Eddie Murphy a Kate McKinnon passando per Bill Hader, il Saturday Night Live macina ogni anno premi e consensi.
Per molti salire su quel palco in veste di ospite rappresenta un po’ una consacrazione nel mondo dello spettacolo, la prova che ce l’hai fatta e sei diventato qualcuno. E ancora oggi, dopo tutti questi anni, il format del programma continua non solo a funzionare così come è ma anche a non trovare eguali né negli Stati Uniti né all’estero.
6) Kevin Can F***k Himself
Se siete in cerca di una sitcom diversa, allora dovete sicuramente recuperare Kevin Can F**k Himself. La storia è quella di Alllison McRoberts, casalinga infelice che odia la propria vita e il marito. Il Kevin del titolo, al contrario, è assolutamente ignaro della depressione della moglie e incarna il perfetto protagonista stereotipato di ogni sitcom che si rispetti. Anzi, spesso e volentieri si fa beffe della moglie trattandola con sufficienza e in modo rozzo. Così mentre Kevin è immerso completamente nel suo ruolo di “maschio da sitcom”, espresso sulla scena dall’utilizzo di molteplici telecamere fisse, Allison inizia pian piano a staccarsi dal ruolo che le è stato cucito addosso.
Alle ambientazioni costruite secondo il multiple-camera setup, si affiancano e sempre più sostituiscono scene girate in single camera tipiche di una narrazione drammatica. La dualità dei protagonisti viene così abilmente resa sullo schermo da una dualità di setup che sottolinea sempre di più l’abisso emotivo nel matrimonio di Kevin e Allison.
5)Arrested Development (2003-2019)
Michael Bluth ha una responsabilità altissima, quella di rimettere insieme i pezzi di una famiglia che sta andando completamente a rotoli. Solo, lui, infatti, ha la maturità necessaria per salvare l’azienda di famiglia (la Bluth Company), dedicata alla costruzione di case prefabbricate, e aiutare genitori e fratelli a dare un svolta alla loro vita sconclusionata. Mentre Michael risulta sempre il più giudizioso e accorto, gli altri membri del clan Bluth non lo sono per niente: il padre George è un evasore fiscale; la madre Lucille è un’alcolizzata; la sorella gemella Lindsay, sperpera i soldi in shopping sfrenato, e i fratelli inetti e viziati “Gob”e Buster.
Arrested Development non è semplicemente una comedy ma una delle serie tv più innovative e strane che vi capiterà mai di vedere.
La trama della terza stagione è ai limiti dell’incomprensibilità, tanto che gli sceneggiatori dovettero compiere degli aggiustamenti per renderla più fruibile. La singolarità dello stile di Arrested Development supera persino quello dell’altrettanto strana The Office, dove, quantomeno, gli eventi vengono raccontati in maniera lineare. E non è solo lo stile della serie tv a risultare surreale ma gli stetti argomenti che vengono trattati in maniera sparsa nel corso delle stagioni.
4) Lost (2004-2010)
Un occhio che si apre, dei rumori in lontananza e l’abbaiare di un cane che si avvicina a un corpo disteso a terra. Così iniziava il pilot di una delle serie tv più belle e significative di sempre. Fin da quel primo episodio abbiamo capito che quello che avevamo davanti era qualcosa di mai visto in televisione. Il titolo “Lost” campeggiava su sfondo nero mentre un’unica nota accompagnava la sigla, questo e niente di più. Ci siamo subito lasciati catturare dalle vicende dei sopravvissuti del volo Oceanic 815, dal loro passato, dalle loro speranze e paure, più che dal mostro di fumo nascosto all’ombra dell’Isola.
Sin dall’inizio, Lost ha voluto parlare dell’animo umano attraverso le storie di personaggi così diversi e allo stesso tempo così simili tra loro. Personaggi che ricalcano solo in apparenza determinati stereotipi ma che nascondono una molteplicità di sfaccettature. Lost fu una vera e propria rivoluzione, uno show che riscrisse da zero le regole della televisione dimostrando come i limiti potevano essere superati dando vita a una storia profonda e articolata su più livelli: flashback, flashforwards, flashsideways.
3) Twin Peaks (1990-1991)
Twin Peaks è una cittadina tranquilla e ideale, un luogo in cui le giornate trascorrono sempre allo stesso modo e in cui nulla di male succede. Poi, accade che in riva al lago viene ritrovato il corpo freddo e senza vita di Laura Palmer, ragazza di buona famiglia, popolare e amata da tutta la cittadina ma anche piena di numerosi segreti. A occuparsi delle indagini viene incaricato l’agente speciale dell’FBI Dale Cooper che si rende ben presto conto di come Twin Peaks sia tutto tranne la tranquilla cittadina che vuole apparire. La morte di Laura Palmer rappresenta, in questo modo, solo la miccia che fa saltare in aria la facciata di perbenismo della città.
La serie tv creata da David Lynch nel 1990 rompeva, per i tempi numerose regole, ed è significativo come, anche oggi nel 2023, Twin Peak continui a rappresentare un progetto più unico che raro. La storyline dell’indagine, tipica della maggioranza dei procedural, prende una piega inaspettata man mano che si aggiungono elementi di carattere sovrannaturale e horror persino.
Lo stile di Lynch mescola continuamente grottesco e sopra le righe, soprattutto nel caso della costruzione dei personaggi e di scelte innovative per una serie tv.
2) The Good Place (2016-2020)
The Good Place è un’altra comedy che ha riscritto determinate regole scioccando il suo pubblico e conquistando gli spettatori. Tutto merito di quella prima stagione e del suo finale che ribalta totalmente quanto visto fino da allora, cambiando le carte in tavola.
Dopo essere morta in maniera anche abbastanza ridicola, Eleanor si ritrova catapultata nell’aldilà dove deve ben presto venire a patti con la nuova situazione. C’è però un grandissimo ma. Il suo mentore e angelo custode, Michael, le annuncia calorosamente che si trova nella parte buona grazie alle sue buone azioni e per le sue innumerevoli opere di volontariato. Eleanor capisce che deve per forza esserci stato un errore, visto che nella sua vita non ha mai combinato nulla di buono e si è invece sempre comportata in maniera egoistica e superficiale. Eleanor, per paura che la spediscano nel luogo dei cattivi, è pronta quindi a mantenere il segreto e a non farsi scoprire. Ma la verità riguardo il “good place” è molto più sconvolgente.
1) Black Mirror (2011-…)
Gli utenti di Reddit non hanno alcun dubbio, è Black Mirror a detenere il titolo di serie tv tra le più innovative della storia!
Fin dalla prima stagione, ogni episodio della serie antologica si è preoccupato di raccontare i più insidiosi e complicati comportamenti umani in rapporto all’universo digitale e non solo. Ogni storia, seppur autoconclusiva, è legata da un comune denominatore: il rapporto sempre più presente e nocivo tra essere umano e tecnologia. Un argomento che viene, di volta in volta, eviscerato sotto punti di vista diversi (a volte più efficaci di altri) ma che alla base conserva la stessa cinica morale.
Black Mirror parla dei nostri tempi. Gli argomenti affrontati di puntata in puntata (la società regolata dai social network, l’amore 2.0, la coscienza digitale in formato pocket) sono così plausibili da gettare un’ombra oscura sul futuro che ci attende.