9) Westworld
![Il finale della seconda stagione di Westworld](https://www.hallofseries.com/wp-content/uploads/2024/03/westworld-4-edited.jpeg)
Quando Westworld ha debuttato nel 2016, ha rivoluzionato il modo di raccontare l’intelligenza artificiale nella cultura pop. Creata da Jonathan Nolan e Lisa Joy, la serie si basa sul film omonimo del 1973 scritto da Michael Crichton, ma lo reinterpreta in una chiave più complessa e filosofica. Ambientata in un parco tematico futuristico popolato da androidi chiamati “host”, Westworld non è solo un racconto di fantascienza, ma un’esplorazione profonda di temi come il libero arbitrio, la coscienza, l’identità e i limiti dell’etica umana.
Il parco offre ai visitatori la possibilità di vivere esperienze straordinarie in un ambiente western, interagendo con androidi programmati per soddisfare ogni loro desiderio. I residenti, inizialmente progettati come mere macchine al servizio dell’uomo, seguono cicli narrativi predefiniti e “dimenticano” tutto ogni giorno, grazie a un processo di reset.
Ma quando Dolores Abernathy e altri “host” iniziano a recuperare frammenti di ricordi precedenti, la narrazione si trasforma. Gli androidi cominciano a sviluppare una coscienza e a interrogarsi sulla loro natura, sul senso della loro esistenza e sul diritto a essere liberi dai loro creatori umani.
Può una macchina sviluppare una vera coscienza o è semplicemente una simulazione? Dolores, Maeve e gli altri residenti affrontano dilemmi morali ed emotivi che li rendono indistinguibili dagli esseri umani, spingendo lo spettatore a riflettere sui confini tra umano e artificiale. I residenti sono inizialmente programmati per seguire sceneggiature scritte dai creatori del parco, ma man mano che acquisiscono coscienza, iniziano a sfidare il loro codice.
La riflessione si amplifica nella terza stagione, quando viene introdotto il supercomputer Rehoboam, un’IA avanzata che manipola le vite umane predicendone le azioni. La domanda su chi sia realmente libero diventa allora universale, applicabile tanto agli umani quanto agli androidi. La serie affronta anche temi legati alla sorveglianza, al controllo e all’uso dell’IA per scopi economici e politici.
Un altro elemento fondamentale di Westworld è il rapporto tra creatori e creazioni. Il dottor Robert Ford è un moderno Prometeo che lotta con il controllo e le conseguenze delle sue azioni. La ribellione degli androidi è il risultato inevitabile della loro crescita e della loro capacità di superare i limiti imposti dai creatori.
10) Person of Interest
![Harold Finch in Person of Interest](https://www.hallofseries.com/wp-content/uploads/2016/06/harold-finch-Person-of-Interest-640x.jpg)
Person of Interest ruota attorno a un sistema di sorveglianza avanzato, sviluppato dal governo degli Stati Uniti, noto come “The Machine” (La Macchina). Questo sistema è progettato per analizzare enormi quantità di dati provenienti da fonti come telecamere di sorveglianza o social media allo scopo di identificare minacce alla sicurezza nazionale. Tuttavia, La Macchina non si limita a monitorare solo minacce terroristiche di alto profilo, ma è anche in grado di rilevare minacce che potrebbero riguardare un singolo individuo.
L’elemento che rende la serie tv particolarmente affascinante è che La Macchina è, in effetti, una vera e propria intelligenza artificiale.
Sebbene non possieda emozioni o una coscienza nel senso umano del termine, La Macchina è in grado di apprendere, evolversi e prendere decisioni autonomamente, senza l’intervento umano. Tuttavia, si svela ben presto che esiste una “sorella” più pericolosa. Un’altra IA chiamata “The Samaritan” (Il Samaritano), che, a differenza della prima, è progettata per agire senza scrupoli morali e per manipolare le situazioni a suo favore.
La Macchina, sebbene in grado di fare previsioni accurate e di analizzare un volume di dati impensabile per un essere umano, non possiede un concetto proprio di bene o male. La sua programmazione si concentra sulla rilevazione delle minacce, senza considerare le implicazioni etiche delle azioni che potrebbero derivarne. L’assenza di una visione morale diventa un elemento centrale della serie. Infatti, La Macchina è più uno “strumento”, ma la sua capacità di intervenire sugli eventi ha delle conseguenze reali sul destino delle persone.
Il protagonista della serie, Harold Finch è il geniale inventore della Macchina, consapevole dei limiti morali e, purtroppo, del suo potenziale disastroso se non fosse gestita con attenzione. Per evitare che l’IA diventi troppo potente e incontrollabile, Harold sviluppa un sistema di “sorveglianza” parallelo, reclutando un ex soldato, John Reese, per agire sul campo e impedire che i pericoli minori si concretizzino in crimini.
Se La Macchina è in grado di analizzare i dati e fare previsioni precise su come si svilupperanno gli eventi, che valore ha il libero arbitrio degli esseri umani?
La serie esplora costantemente la domanda su come l’IA possa influenzare il comportamento umano. La macchina è una forza neutrale, ma le decisioni che essa prende sono “filtrate” dal punto di vista di chi la gestisce. Il computer stesso, pur essendo privo di coscienza, sembra imparare dalle sue esperienze e sviluppare un proprio “carattere”.