La storia delle Serie Tv è probabilmente uno degli argomenti più complessi degli ultimi anni.
Da bravi fan di telefilm, vantiamo di essere abbastanza esperti con chiunque cerchi di entrare in argomento, elencando spesso titoli e opere divise per genere, tipologia narrativa e per anno d’uscita.
Non consideriamo quasi mai, però la possibilità che le Serie Tv possano invecchiare.
È vero che negli ultimi anni le Serie Tv sono letteralmente esplose, diventando una vera e propria nuova forma di letteratura e di intrattenimento per tutte le fasce d’età. Ma cosa sappiamo davvero della loro storia?
La domanda in sé è interessante, e si presta a diverse analisi sotto diversi punti di vista. Primo fra tutti, la passione per il genere, che porta inevitabilmente il vero serial addicted a cercare di conoscere quante più Serie Tv possibili, non importa se recenti o andate in onda molti anni prima della sua nascita.
C’è poi un interesse non indifferente sullo sviluppo narrativo che le Serie Tv hanno avuto nel corso del tempo. Si era partiti con una certa impostazione, ma la crescita è stata così costante che una variazione strutturale ha dimostrato di essere quasi naturale.
Il fatto è che noi oggi non vogliamo parlare di come le Serie Tv si sono evolute nel corso del tempo, e nemmeno di quanto questo tipo di sviluppo possa essere stato importante o formativo per il genere. Vogliamo porvi invece un quesito solo all’apparenza banale: le Serie Tv possono invecchiare?
Quando mi è stata posta questa domanda per la prima volta, ho avuto un po’ di difficoltà a rispondere. Da una parte ero tentata di dire di sì, dato appunto lo sviluppo costante che questo genere narrativo ha avuto e la sua conseguente esplosione negli ultimi anni. Ma dall’altro lato mi sono chiesta: se effettivamente le Serie Tv invecchiano, perché non ci concentriamo solo sulle nuove uscite, invece di recuperare telefilm usciti, ad esempio, tra gli anni ’70 e ’80?
Potete capire da soli che forse non c’è una risposta giusta o sbagliata a questa domanda, e che l’opinione di ognuno può effettivamente essere corretta. Dunque, ho deciso di illustrarvi i miei motivi per i quali le Serie Tv invecchiano e, allo stesso tempo, non lo fanno mai. Non prendetelo come un controsenso, sono certa che, alla fine di questo articolo, anche voi mi darete ragione.
Facciamo prima una veloce panoramica su ciò che noi effettivamente sappiamo della storia delle Serie Tv, anche se, per facilitare la lettura, andando avanti mi limiterò a quelle che sono le mie conoscenze in merito, e dunque a ciò che è uscito tra la fine degli anni ’90/primi anni 2000 fino a oggi.
La verità è che le Serie Tv vengono collocate, generalmente, verso la metà degli anni ’50, quando il cosiddetto teledramma comincia a evolversi prendendo la forma della Serie episodica. La struttura era simile a quella teatrale, con una divisione in inizio, svolgimento e risoluzione degli eventi.
Inizialmente identificate con la soap opera (genere che comunque ancora oggi funziona e viene guardato da diverse persone), le Serie Tv si sviluppano poi come fiction seriali, e la narrazione di una vicenda per episodi distinti comincia a farla da padrone. Spartiacque che ci porta immediatamente alle Serie Tv come noi oggi le conosciamo è sicuramente Twin Peaks.
Con le prime due stagioni andate in onda agli inizi degli anni ’90, la Serie Tv si è distinta per un nuovo utilizzo del sistema narrativo seriale: è stata infatti la prima a unire, nello stesso svolgimento, trama orizzontale e verticale, portando così ad avere anche un maggiore approfondimento dei personaggi e delle ambientazioni stesse della vicenda.
Non so quale sia la vostra esperienza nel settore televisivo, ma riuscite a pensare, a oggi, a Serie Tv che hanno uno svolgimento diverso da questo?
Twin Peaks ha quindi dimostrato di essere la base di partenza per le Serie Tv che noi oggi guardiamo e amiamo, e contemporaneamente risulta essere ancora tra le Serie Tv più viste e note, anche da chi, in quegli anni, non era ancora nato. Perché?
In realtà, piuttosto che chiederci il perché, dovremmo chiederci se una Serie Tv come questa possa considerarsi vecchia, ma sono sicura che molti di voi a questa domanda risponderebbero che non lo è, proprio per niente. Ma siamo sicuri che tutti la pensino come voi?
Proviamo a fare un’analisi dell’insieme. A una prima occhiata una Serie Tv come Twin Peaks ci sembra oggettivamente vecchia: i titoli di testa vecchio stile, l’abbigliamento e le capigliature dei personaggi… Il primo impatto ci rimanda inevitabilmente a qualcosa di distante da noi, che non sentiamo affatto vicino al nostro vissuto.
Perciò, se vogliamo pensare ai motivi per i quali effettivamente le Serie Tv invecchiano nel tempo, il nostro primo pensiero va a al cambiamento delle varie epoche e al ricambio generazionale che troviamo tra spettatori di una data Serie Tv e un’altra. I tempi cambiano, questo è un dato di fatto, così come lo è anche il cambiamento delle persone da generazione a generazione.
Non pensiate che il mio intento, con queste mie affermazioni, sia quello di denigrare Twin Peaks o di considerarla una Serie Tv vecchia. Non mi permetterei mai! Citarla in questo contesto mi serve però come esempio per l’argomento che stiamo trattando.
L’appartenenza di Serie Tv a epoche diverse porta inevitabilmente a un tipo di narrazione più specifico, che per quanto prenda le sue origini da telefilm storici porta a una variazione delle tematiche. Determinati argomenti, trattati spessissimo negli anni ’90, risultano ai giorni nostri molto meno evidenti.
Ci sono delle eccezioni, certo, e vi prometto che ci arriveremo molto presto. Intanto cerchiamo di tenere in considerazione le variazioni che abbiamo appena citato: a generazioni diverse corrispondo epoche diverse, e allo stesso tempo anche diverse tematiche trattate. Non tutto ciò che vediamo, dunque, specie se proviene da diversi anni fa, è vicino all’immaginario di noi spettatori.
Proviamo a cercare di spiegare questi motivi che ci portano a dire che una Serie Tv è vecchia con un altro esempio: Dawson’s Creek. Tutti i giovani nati negli anni ’90 sanno di cosa parla, ed è molto facile che si gli si domandi “Ma è un telefilm vecchio?” la loro risposta sì “Altroché! Mi sorprende persino che la nonna di Jen sia ancora viva!”.
Battute a parte, anche Dawson’s Creek può essere considerata effettivamente una Serie Tv vecchia: se i giovani d’oggi la guardassero si chiederebbero, nell’ordine:
- Perché ci vestivamo così male?
- Ma davvero questi si possono considerare adolescenti?
- Ma davvero parlare di certi argomenti era un problema?
Soffermiamoci un momento proprio su quest’ultimo punto. Mi è capitato, recentemente, di guardare alcune puntate di Dawson’s Creek, e sono rimasta un po’ stupita su come trattasse tematiche decisamente importanti con una pesantezza un tantino esagerata. Un esempio? L’omosessualità di Jack.
Ai giorni nostri si è notevolmente ridotto il problema sul parlare o meno della sessualità. La maggior parte della nostra popolazione supporta la libertà di ciascun individuo di amare chiunque lo faccia stare bene, indipendentemente dal suo sesso, ma ci sono zone in cui l’argomento risulta ancora tabù. Negli anni ’90? Tutto questo era decisamente troppo tabù.
In Dawson’s Creek, l’orientamento sessuale di Jack viene inizialmente trattato come se fosse un problema, impedendo al ragazzo di sentirsi libero di essere se stesso. Certo, nel corso della storia le cose pian piano si modificano, ma da quello che posso ricordare è un processo piuttosto lungo.
Se prendiamo invece una Serie Tv degli ultimi anni, troviamo storie in cui personaggi della comunità LGBT lottano per i loro diritti e la loro uguaglianza con il resto del mondo, e altre in cui certi personaggi mostrano una sessualità dichiarata fin da subito e la cosa non è un problema per nessuno.
La verità è che questa variazione tematica non sarebbe stata possibile se non ci fosse stata un’evoluzione e un ricambio generazionale. La società si è evoluta, e le Serie Tv hanno fatto ciò che gli riesce meglio: rispecchiare la realtà. Dunque, con il passare degli anni, passano anche i modi in cui tematiche, una volta troppo spinose e di cui era difficile parlare, vengono trattate.
La continua crescita delle Serie Tv ha inoltre portato in auge argomenti già presenti nella nostra società, ma dei quali si è cominciato a parlare solo negli ultimi anni. Un esempio sul genere è senz’altro 13 Reasons Why: il bullismo è un problema che esiste da sempre, ma negli anni passati lo si faceva passare relativamente in secondo piano. Oggigiorno, specie con la crescita dei social media, il problema assume sfaccettature nuove, e contemporaneamente viene messo sempre più in evidenza, e questo spaventa tutti.
Quindi, se vogliamo riassumere questa prima parte, possiamo dire che effettivamente le Serie Tv possono invecchiare, perché si parla di epoche diverse, lontane dagli spettatori, ed essendoci stato quindi un ricambio generazionale l’approccio a determinate tematiche trattate è cambiato.
Ora, paradossalmente, provate a considerare questo: le tematiche trattate in una Serie Tv sono il primo motivo da tenere in considerazione per capire che i telefilm, in realtà, non invecchiano mai.
Riflettiamoci insieme: ci sono temi proposti nelle Serie Tv che finiscono per essere reiterati nel corso degli anni. Prendono sfumature diverse di volta in volta, ma nel bene e nel male sono lì, a ricordare allo spettatore cosa è giusto e cosa sbagliato. L’alcol, ad esempio, è una costante nel mondo delle Serie Tv, e con il passare degli anni ha acquisito tutta la sua gamma di sfumature.
Pensiamo a Sex and the City, Serie Tv degli anni ’90 nella quale le quattro amiche più famose di Manhattan erano raffigurate in ogni puntata con un drink alla mano. L’idea era probabilmente quella di testimoniare che a delle donne indipendenti è concesso di tutto, incluso bere alcol, purché ciò accada responsabilmente.
Con il passare degli anni si è voluto però cercare di evidenziare come l’alcol, specie nei giovani, possa diventare un problema, come per Marissa in The OC, e negli ultimi anni si è più volte tentato di mettere in luce che uscire dal tunnel dell’alcolismo è possibile, come per il tentativo fatto da Annalise Keating in How To Get Away With Murder.
Sfumature diverse, anni diversi, generazioni diverse, tematica uguale. Alla fine c’è sempre qualcosa da imparare, a prescindere da tempo e luogo. Dopotutto, si impara dagli errori del passato, giusto?
Per dare ulteriore rilievo all’immortalità di certe Serie Tv, ci tengo ad aggiungere un altro paio di punti. In primo luogo, la bellezza delle storie che vengono narrate. Sono passati anni dall’uscita di Breaking Bad, e a oggi non si riesce a trovare qualcuno che non l’abbia mai vista. La sua bellezza la rendono una Serie Tv senza tempo, come del resto anche Twin Peaks.
Il fatto è che alcune storie sono decisamente ben fatte, e con delle peculiarità tali che portano lo spettatore a immedesimarsi in esse, indipendentemente dall’età che la Serie Tv stessa sembra avere. La loro bellezza travalica ogni tempo, rendendole immortali e amate agli occhi di qualsiasi generazione.
Inoltre, accettare il fatto che le Serie Tv non invecchiano è sicuramente un motto per tutti gli amanti del genere. Voglio dire, se come me amate i telefilm, li seguite da anni e sapete quanto effettivamente la loro storia ed evoluzione sia lunga e tortuosa, sapete anche che, per essere dei veri esperti, è necessario conoscere di tutto, sia esso presente o passato. Esistono quindi dei must imprescindibili, che vanno visti almeno una volta nella vita.
Arrivati a questo punto, mi trovo costretta a dover tirare le somme. Molto ancora ci sarebbe da dire su come le Serie Tv sono cresciute nel corso degli anni, ma questo forse si merita un capitolo a parte. Per ciò che riguarda invece il loro invecchiamento, reale o non reale, preferisco lasciare a voi lettori l’ultima parola.
Di certo la mia opinione a riguardo penso si sia capita: sono dell’idea che le Serie Tv in realtà non invecchino mai. Ci sono certamente aspetti che ci spingono a considerarne una più datata di un’altra, ma moltissimi fattori mi portano invece a considerare ogni telefilm immortale a modo suo, con i suoi insegnamenti e le sue storie.