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5 Serie Tv italiane che all’estero non guarda nessuno (e noi non ne capiamo il motivo)

Serie TV Italiane
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Penalizzate da una scarsa distribuzione internazionale, non recuperate nonostante la loro distribuzione nelle piattaforme streaming di riferimento più potenti al mondo, ignorate nonostante la loro qualità: questa è la storia di 5 Serie Tv italiane che, purtroppo, non hanno mai avuto grandi possibilità oltre i nostri confini italiani. Spesso lamentiamo il fatto di aver sottovalutato grandi produzioni internazionali, ci colpevolizziamo perché non hanno mai avuto successo in Italia e ci chiediamo per quale ragione non abbiamo fatto spazio a queste grandi storie, eppure non siamo gli unici a fare questo errore. Anche all’estero, infatti, ignorano produzioni italiane che non hanno nulla da invidiare a quelle che invece hanno avuto successo, e che vengono snobbate dai più. Non hanno niente da invidiare alle produzioni che invece hanno fatto grandi ascolti e, anzi, al contrario, si sono spesso dimostrate superiori a molte di queste.

Da Il Cacciatore a Boris: 5 Serie Tv italiane che purtroppo all’estero non guarda nessuno

1) Le Fate Ignoranti

le fate ignoranti
Le Fate Ignoranti (640×360)

Distribuita nel 2022, Le Fate Ignoranti è una delle ultime perle italiane disponibili su Disney+. Con a capo Ferzan Ozpetek, la serie racconta le vicende dell’omonima pellicola in chiave moderna analizzando in modo ancor più accurato le personalità contraddittorie e affascinanti dei protagonisti. La trama non è dunque stata alterata, ma è stata di certo aperta una porta che nel film era rimasta chiusa. A tutti i non detti della pellicola, la serie ha infatti restituito una parola, una spiegazione, un perché. Ma queste parole all’estero, purtroppo, non sono mai state ascoltate. In questo caso capirne la ragione non è semplice: il regista dietro alla pellicola possiede un nome importante e anche la piattaforma di riferimento è una delle più potenti al mondo, ma niente da fare: Le Fate Ignoranti è una perla che ci siamo voluti godere soltanto noi. Com’è che si dice in questi casi? Peggio per loro.

2) Christian

Christian (640×360)

Distribuita nel 2022 su Sky Atlantic, Christian è una delle Serie Tv italiane più interessanti che possiamo vedere in giro, ma questo all’estero non lo sanno. Al centro della trama vediamo infatti Christian, un uomo che si guadagna da vivere facendo da scagnozzo a un potente boss della mafia romana. Un giorno però tutto cambia quando un forte dolore alle mani gli impedisce di portare a termine il suo incarico. Quel male, apparentemente privo di spiegazione, avrà in realtà un ruolo fondamentale nella vita del protagonista: gli farà comprendere di possedere dei poteri capaci di riportare in vita la gente. Questi miracoli attireranno l’attenzione di Matteo, postulatore del Vaticano, che da giovane è riuscito a salvarsi miracolosamente da un bruttissimo incidente. Attraverso questo espediente narrativo, così, la Serie Tv Christian indaga all’interno del mondo della religione servendosi di ingredienti crime, fantastici e drammatici. Un’operazione così interessante, purtroppo, non ha avuto il riscontro desiderato a livello internazionale, ma chissà che non possa godere di una rivalsa a posteriori.

3) Il Cacciatore

Il Cacciatore (640×360)

Composta da tre stagioni e distribuita nel 2018, Il Cacciatore è ispirata alla vera storia di Alfonso Sabella, membro del pool antimafia di Palermo dei primi anni ’90, subito dopo la strage di Capaci e via D’Amelio. La serie, nel dettaglio, racconta la storia di Alfonso Sabella attraverso il personaggio di Saverio Barone, un giovane PM che nei primi anni ’90 diventa protagonista della caccia ai mafiosi avvenuta tra il 1993 e il 1998. Il Cacciatore è una Serie Tv curata nei minimi particolari che restituisce dei personaggi con cui risulta impossibile empatizzare ma che, al tempo stesso, sono scritti in maniera impeccabile. Ogni cosa all’interno della serie restituisce un rumore, un ricordo, un passo indietro in uno dei momenti più bui mai vissuti. Perfino i sospiri, in questa storia, raccontano più di qualsiasi altra cosa. Il potere della narrazione, d’altronde, risiede proprio nella verità che questa racconta, nel volto dei personaggi che ne rimanda a un altro. Il fatto che una produzione così curata non abbia ancora trovato la propria consacrazione internazionale – nonostante Francesco Montanari sia stato premiato a Cannes per la sua interpretazione, e nonostante sia stata distribuita in oltre 90 paesi in tutto il mondo, ottenendo anche grandi recensioni dalla critica a livello mondiale – spiazza proprio per questa ragione: racconta uno spaccato di storia di cui tutti sono a conoscenza, e lo fa in un modo talmente forte e curato da permettergli di diventare una delle migliori Serie Tv di questo genere.

4) Boris

Boris (640×360)

L’abbiamo sempre definita una Serie Tv estremamente nostra, troppo italiana, ma questo non giustifica il fatto che sia snobbata all’estero. Disponibile su Disney+, Boris racconta una serie di argomenti globali legati al mondo dell’industria televisiva con una chiave originale e iconica. I toni utilizzati all’interno della serie avrebbero potuto certamente restituire un tipo di comicità italiana ancora inedita all’estero, un volto delle comedy che avrebbe potuto di certo ottenere un grande successo internazionale. Purtroppo, però, la presenza di Boris all’interno di Disney+ non ha fatto il rumore sperato mantenendo la nostra Serie Tv troppo italiana un successo solo nostro.

5) Rocco Schiavone

Rocco Schiavone (640×360)

Trasmessa dal 2016 e prossima a una nuova stagione, Rocco Schiavone è una delle Serie Tv Rai più amate e apprezzate di sempre. Con il grande Marco Giallini, la Fiction racconta le vicende di Rocco Schiavone, un poliziotto borderline non incline al mondo delle regole. Il suo arrivo ad Aosta scombussolerà totalmente gli equilibri dl paese a causa della sua mal sopportazione nei confronti della realtà in cui è stato mandato. Nonostante ciò, Schiavone porta avanti il suo lavoro risolvendo i diversi casi, ma sempre con l’aiuto di Marina, la propria moglie defunta che – sottoforma di allucinazione – riesce a riaggiustare le sue giornate. Rocco Schiavone non si limita ad affrontare il mondo del crime, ma compie un’indagine anche sulla vulnerabilità, sulla perdita, sulla fragilità della mente. Anche questa nostra grande produzione all’estero non ha ancora fatto il rumore necessario,, ma ricordiamoci che la serie è ancora in corso. Chissà che qualcosa non cambi da un momento all’altro: anche perchè, da poco, Rocco Schiavone è diventata la serie italiana Rai più distribuita all’estero.

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