La Linea Verticale
Un percorso di vita, un faro in mezzo al buio. La Linea Verticale è questo e molto altro, una Serie Tv italiana onesta che racconta delicatamente uno dei momenti più bui che un essere umano possa vivere. Con uno straordinario Valerio Mastandrea, La Linea Verticale parla della storia di Luigi, un uomo che scopre di avere un tumore che, come dirà egli stesso, gli insegnerà quasi a vivere. Senza questo tumore sarei morto dice Luigi riflettendo sul suo passato e su quello che invece è diventato dopo aver superato questo momento. La Linea Verticale, d’altronde, parla di questo: di rinascita, di speranza. Non risparmiando analisi e sottili critiche al sistema sanitario, questa Serie Tv italiana racconta la necessità di vivere in modo verticale e non orizzontale. E non solo perché la prima si svolge in piedi: ma perché rappresenta la ragione, la consapevolezza, la rinascita. Ambientata all’interno di un ospedale, La Linea Verticale non è DOC, non è una rivisitazione di Grey’s Anatomy. E’ una storia esistenziale necessaria per chiunque, una mano che cerca di acchiappare tutto quel che può per raccogliere i pezzi e farsi forza per ritrovare una speranza. Attraverso una sottile satira e un’iroia mai fuori contesto, La Linea Verticale ha segnato un vero e proprio segno di rinnovamento da parte delle Serie Tv Rai, la volontà di andare oltre i tipici ingredienti da medical drama per trovarne altri meno romanzati e più realisti e vicini a qualsiasi telespettatore che guardi questa storia.