2) Butterfly
“I transessuali hanno bisogno di una rappresentazione televisiva”: queste le parole di Tony Marchant, l’autore di Butterfly. Andata in onda nell’ottobre del 2018, la miniserie ha come protagonista Max, un bambino che da sempre si sente intrappolato nel proprio corpo e che, con l’aiuto dei genitori, affronta il percorso per la transazione di genere per poter diventare Maxine. Per la realizzazione di Butterfly è stata richiesta la consulenza dell’associazione Mermaids, a sostegno del cambio di sesso per i bambini.
Si tratta certamente di un argomento delicato, che non si può esaurire nel giro di tre puntate della durata di un’ora, ma la serie fa del suo meglio per sensibilizzare il pubblico, proponendo il duplice punto di vista di Maxine e dei suoi genitori, alle prese con una decisione cruciale e con un percorso a ostacoli costellato di pregiudizi. Nonostante le critiche piovute su Butterfly dopo la messa in onda e alcune imprecisioni (come quelle sull’utilizzo dei bloccanti di pubertà), l’obiettivo di far comprendere meglio le questioni legate alla condizione transgender è stato pienamente raggiunto.