2) Boris
Ci spostiamo nella nostra bella penisola. Come poteva mancare uno dei primi esempi di eccezionalità in campo seriale? Boris è un pesciolino rosso che il regista Renè Ferretti si porta sempre dietro per compagnia e come porta fortuna. Un simbolo di una Serie che ci ha fatto morire dal ridere e al contempo riflettere su una realtà disastrosa italiana. Una realtà che la tiene inchiodata nella mediocrità senza permetterle di spiccare il volo e reggere il confronto con il resto d’europa e il colosso americano, a cui abbiamo insegnato tanto nel nostro passato.
Boris non è quindi solo un pesce rosso ma una satira e critica del cinema e della televisione italiana che tra attori raccomandati, basso budget e imposizioni produttive catapulta in un circo di mediocrità e poca ricercatezza tecnica e professionale. Renè Ferretti in cuor suo odia la sua Serie Tv “occhi del cuore” e vorrebbe fare qualcosa di meglio, ne sarà così devastato che ci proverà davvero seriamente per il suo film, il quale dopo svariati ostacoli non andrà a buon fine e si metterà l’anima in pace. In conclusione una Serie come Boris non potrebbe mai essere ambientata in un altro posto a meno che non viva le medesime condizioni professionali che vengono raccontate.