6) C’era una volta
Ebbene sì, nonostante i buchi di trama e le frasi d’amore stucchevoli, ammetto che Once Upon a Time è la mia comfort tv series da rivedere nei momenti di sconforto. Conta in tutto sette stagioni (l’ultima pare più un reboot) e uno spin-off, C’era una volta nel Paese delle Meraviglie. Lo show è ambientato principalmente nel Maine nella fittizia Storybrooke, dove i cittadini sono in realtà personaggi delle fiabe senza ricordi sulla propria storia e identità e condannati in un monotono loop che dura da 28 anni.
Mi sento di consigliare la visione della serie soprattutto a chi ancora non mastica bene l’inglese e cerca un primo approccio fattibile.
Nonostante le tante stagioni, il vocabolario dei personaggi non è particolarmente vasto, tecnico o dialettale. La maggior parte del cast si esprime con un americano standard del nord, di facile comprensione.
Utile il confronto con l’inflessione inglese di Capitan Uncino (ovvero Colin O’Donoghue, che in realtà è irlandese) e di Zelena; più difficile è invece cogliere le sfumature scozzesi di Tremotino (Robert Carlyle).