4) The OA
Rimanendo in tema di Serie surreali non può mancare all’appello The OA. Se il pubblico si è molto diviso sull’effettivo valore dell’opera, appare a conclusione della prima stagione assolutamente notevole l’approccio contenutistico adottato. The OA narra le vicende di Prairie, una ragazza misteriosamente scomparsa e riapparsa dopo dieci anni di assenza. All’elemento proprio del thriller si uniscono anche aspetti sovrannaturali. In realtà questi ultimi, molto misurati, rientrano perfettamente nell’economia di un racconto che segue un suo filo conduttore ben preciso.
Alla base della Serie è proprio l’aspetto narrativo. In massima parte infatti la vicenda è raccontata per bocca della protagonista stessa. In quell’oralità che si fa propedeutica -come svela il risolutivo finale- troviamo il senso più profondo dell’opera. Che merita di essere annoverata tra le migliori in assoluto del panorama Netflix.