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Le 10 migliori sigle delle Serie Tv nate negli ultimi 5 anni

Serie Tv
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C’è chi, quando comincia una Serie Tv, clicca sul tasto skip al momento della sigla e chi, d’altro canto, decide di assaporare anche quel momento. Poi c’è chi sta nel mezzo: qualche volta sì, qualche volta no. Chi se la gode soltanto per il primo episodio e chi, invece, neanche per quel momento. A prescindere dal team di cui facciate parte, le sigle rimangono comunque il primo biglietto da visita di tutte le Serie Tv, o almeno di quelle che ancora ricorrono a questa funzione. Prima ancora della trama, le sigle ci restituiscono l’essenza di una determinata produzione. Attraverso le immagini e la colonna sonora comprendiamo la natura di ciò che stiamo per guardare. Lo abbiamo visto con la malinconica Goodbye di Dark, nella melodia inquietante di American Horror Story. Lo abbiamo visto nella mastodontica Serie Tv HBO I Soprano, e ancora con tanti altri titoli importanti. Alcune produzioni hanno sorvolato su questo aspetto oltrepassandolo, altre invece hanno portato avanti questa tradizione che risale fin dagli anni ’80. Negli ultimi cinque anni sono nate diverse Serie Tv che, a prescindere dalla loro qualità – anche se non messa in dubbio ovviamente – sono riuscite a farsi notare anche per il proprio biglietto da visita, e dunque con le loro sigle.

Da Succession a From: ecco quali sono le migliori sigle delle Serie Tv nate negli ultimi cinque anni (dal 2018 al 2023)

Succession

Un frame della sigla di Succession (640×360)

Stando bene attenti alla sigla di Succession, accompagnata da una colonna sonora elegante e sofisticata, si intenderà immediatamente la natura della famiglia protagonista. Con un Roy che viene visto di sbieco e molto spesso assente dall’inquadratura, la sigla di Succession presenta la figura del padre-padrone raccontando innanzitutto la sua mancanza, il suo essere presente-assente, e attraverso lo sguardo di un gruppo di fratelli che, da lontano, lo scrutano. Sono infatti diverse le volte in cui i protagonisti di Succession vengono inquadrati da soli. L’intento è chiaro: la sigla vuole restituire fin da subito al telespettatore una sensazione di solitudine, una condizione che porteranno con loro anche quando la puntata comincerà la narrazione partendo da molti anni dopo. In quei pochi minuti sono condensati anni di solitudine estrema, anni di assenze e mancanze. Forse in questo caso, la sigla di Succession non è altro che un prequel della Serie Tv stessa, uno spin off mordi e fuggi che, velocemente, ci racconta come i Logan siano diventati distaccati e proiettati solo verso le uniche cose che adesso contano davvero per loro: il potere e il controllo. Per chi volesse approfondire, abbiamo dedicato un intero articolo al significato della meravigliosa sigla di Succession qui.

From

From (640×360)

Attraverso delle immagini tormentanti e contorte, From si presenta al grande pubblico spiegando fin dal principio la sua natura inquietante e disturbante. Il genere horror viene qui presentato in un modo che da un po’ di tempo sembrava mancare nello scenario seriale. Attraverso una narrazione opprimente, la sigla della serie si prende gioco del telespettatore utilizzando come colonna sonora la celebre Whatever Will Be, Will Be, utilizzando però la nuova versione del 2021 targata The Pixies. Attraverso una nuova voce e una nuova melodia, From prende in giro chi la guarda attraverso un testo scritto molti anni fa che sembra però combaciare perfettamente con il contenuto della serie. Per intenderci, la canzone ribadisce quel che sarà, sarà, e noi – che cosa sarà in From – fatichiamo ancora a capirlo. Come non succedeva dai tempi di Lost e Twin Peaks, From ancora oggi non ha svelato tutte le sue carte portando nella mente dello spettatore confusione e domande senza risposte. Vorremmo sapere tutto, ma continuiamo a non ottenere le risposte che desideriamo. Allora avviamo un nuovo episodio nella speranza di trovarle. Come risposta, la serie sottovoce e in modo quasi provocatorio continua a dirci quel che sarà, sarà. E noi, in silenzio, continuiamo ad aspettare rimanendo affascinati da questa enigmatica sigla che, coerentemente, condivide la stessa natura di questa ambiziosa Serie Tv horror.

The White Lotus

The White Lotus (640×360)

La sigla di The White Lotus riesce a consacrarsi come una delle migliori degli ultimi anni. In modo contorto e forse non evidente fin da subito, la sigla anticipa molte delle tematiche che presto vedremo svolgersi all’interno di The White Lotus. Prima di spiegarne alcune, occorre chiarire che gli affreschi presenti sono stati creati appositamente per questa produzione proprio con l’obiettivo di nascondere evidenti indizi rispetto a quel che guarderemo. Attraverso una colonna sonora elegante e dai tratti soavi, la sigla di The White Lotus anticipa con degli affreschi diversi indizi su Bert e Tanya, rappresentati da una donna affacciata al balcone che, con aria malinconica, libera una scimmia incatenata. Questa metafora vuole spiegare la sua condizione da prigioniera in un matrimonio infelice, oltre a voler simboleggiare anche il suo ossessivo attaccamento alle persone. In un altro affresco, invece, viene raffigurata una donna che sembra interessata a un uomo che dà l’impressione di starla servendo. Questa immagine riporta immediatamente alla mente la storia tra Lucia e Albie, il modo di amarla di lui e la truffa di lei. Attraverso questi espedienti narrativi, la sigla di The White Lotus si è mostrata come una vera e propria anticipazione sofisticata di quanto vedremo, un riassunto delicato di personaggi imperfetti prigionieri di loro stessi e dei loro vizi.

Arcane

Arcane (640×360)

Scomodiamo i piani alti con gli Imagine Dragons, l’acclamato gruppo musicale che ha fatto della sigla di Arcane un vero e proprio successo. Considerata come una delle migliori sigle di sempre nel panorama delle Serie Tv animate, la colonna sonora di Arcane entra nelle orecchie per non uscirne più facilmente. Con delle immagini che mostrano i personaggi immobili e sottoforma di statue, Arcane fa del suo biglietto da visita una vera e propria opera d’arte, un tributo per ogni suo protagonista nella sua grandezza più rappresentativa. Il livello di scrittura dei personaggi è qui estremamente alto, e questo biglietto da visita ci aiuta fin da subito a comprenderlo. Non siamo di fronte a una lotta spietata fatta di azione, ma davanti a qualcosa di grande pronto a evolvere e a crescere.

The Last of Us

Un fram della sigla di The Last of Us (640×360)

La fedeltà della Serie Tv The Last of Us nei confronti del suo omononimo videogioco è tanta, per questa ragione niente va lasciato a caso. Tutto deve corrispondere in modo quasi maniacalmente ossessivo, e a questa regola non fa eccezione neanche la sigla della produzione HBO. La colonna sonora è infatti opera di Gustavo Santaolalla, il compositore delle musiche del videogioco. Il biglietto da visita di The Last of Us restituisce dunque immediatamente il concetto di fedeltà che la serie ha nei confronti della sua opera originale, ma non solo. Dietro le immagini che vediamo all’interno della sigla si nasconde infatti anche un significato molto più grande, una metafora che vede la rivalsa della natura nei confronti dell’uomo. Il fungo che striscia per terra si trasmette attraverso un contatto diretto, dettaglio che ci viene presto raccontato graficamente nella sigla stessa. La sigla mette in atto dunque la diffusione del virus attraverso una colonna sonora pacata e di grande livello. Ogni cosa è qui stata curata nei minimi particolari, e questa introduzione – ancora una volta – ne è la conferma.

Ted Lasso

Ted Lasso (640×360)

Come non citare in questo senso una delle migliori Serie Tv degli ultimi anni, la memorabile Ted Lasso. Giunta a conclusione con la sua terza stagione, la serie presenta la sua natura da combattente attraverso una sigla caratterizzata da una colonna sonora non a caso. La canzone scelta, infatti, parla dell’importanza della tenacia, della speranza, dell’obbligo che abbiamo nei nostri confronti di rimanerci fedeli. Seppur in modo veloce, solo 22 secondi, la sigla di Ted Lasso dice tutto unendo alle parole della canzone il protagonista che, seduto nelle tribune, probabilmente si appresta a giocare una nuova partita. Con che spirito? Con il suo, quello che conosciamo e che abbiamo amato, quello descritto proprio nelle parole della canzone.

House of the Dragon

Un frame della sigla di House of the Dragon (640×360)

House of the Dragon non poteva mancare all’appello. Considerata già come uno dei migliori spin off mai realizzati (qui la classifica dei 10 migliori spin-off delle serie tv di sempre, appena uscita), la serie è riuscita a consacrarsi anche attraverso la sua iconica sigla che mantiene lo stesso theme di Game of Thrones. Per quanto riguarda il resto, House of the Dragon si distacca dalla sigla precedente realizzando una nuova introduzione che si concentra su imponenti colonne di pietra che lasciano al sangue lo spazio per passare e arrivare fino ai Targaryen. La violenza, la lotta al potere e la battaglia vengono qui rappresentate attraverso questa storica famiglia e la sua dinastia di Re. Stando bene attenti, si può anche notare che ogni volta che il sangue raggiunge un personaggio defunto, questo viene sommerso. Imponente, curata in ogni minimo particolare: la sigla di House of the Dragon è l’anticipazione perfetta per una Serie Tv che, nel giro di una sola stagione, ha già ottenuto diversi premi e tutta la fedeltà del pubblico che, impaziente, attende già la seconda stagione.

His Dark Materials

Un frame della sigla di His Dark Materials (640×360)

Imponente ma delicata, la sigla di His Dark Materials ci restituisce un senso di innocenza, di fiaba senza tempo, esattamente ciò che dal primo istante la serie è stata per noi. Di genere fantasy, His Dark Materials non ha avuto problemi a imporsi come una delle migliori produzioni del genere diventando, secondo molti, un film lungo diversi episodi. Giunta al termine nel 2023, la co-produzione BBC e HBO ci ha permesso di vivere all’interno di un mondo fatto non solo da un rigido regime, ma anche da amicizie, speranze, amore e avventure degne di essere guardate con gli occhi di chi ancora vuole stupirsi. His Dark Materials possiede dentro di sé una magia magnetica evidente fin dalla sua sigla che, in modo affascinante, racconta la purezza di questa piccola meravigliosa Serie Tv.

Good Omens

Good Omens (640×360)

Il successo di Good Omens non è passato inosservato, e lo stesso possiamo dire della sua suggestiva sigla. Articolato, disegnato impeccabilmente e creato da Peter Anderson, il biglietto da visita di questa produzione Amazon Prime Video racconta immediatamente la natura della serie, il percorso che il nostro angelo e diavolo dovranno compiere per salvare il mondo da una temutissima minaccia. Attraverso un’elegante animazione in 2D impreziosita da elementi live-action, i due protagonisti cominciano un percorso in una terra minacciata dall’Apocalisse finendo anche tra i gironi dell’inferno. Con una nota di espressionismo, la sigla di Good Omens ci restituisce il tema fondamentale della serie mostrandoci anche la collaborazione tra due figure che, da sempre, sono l’una la nemica dell’altra. Guardare questa sigla implica sentire dentro di sé una grossa curiosità nei confronti di quel che accadrà dopo, del rapporto tra l’angelo e il diavolo, di che cosa ne sarà della terra. Come presentazione, non c’è davvero nulla da dire. E lo stesso possiamo dire dell’intera serie.

Scissione

Scissione (640×360)

La sigla di Scissione non fa sconti alla realtà donando immediatamente al pubblico un primo scatto di ciò che racconterà una volta finita l’introduzione. Abbiamo una serie di personaggi confusi che camminano in modo disordinato, uno di questi è il nostro protagonista. E’ diviso in due parti: uno in abiti da lavoro e uno da casa. Questo perché, come racconta Scissione, le due figure sono diverse in quanto non si conoscono, non hanno memoria dell’altro. Il concetto dei ricordi è il punto focale di questa produzione Apple Tv+, e la sigla riesce ad anticipare in modo chiaro questo tema. In modo confuso, i personaggi si muovono come marionette vittime di un’amnesia: non sanno dove andare, non sanno quasi chi sono. Con una nota di impressionismo, la sigla di Scissione sembra quasi una piccola opera d’arte che, anche senza il contesto della serie, spiega perfettamente le sue intenzioni narrative. Vedendola, il concetto risulterebbe chiaro già così. E di quante sigle si può dire lo stesso?

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