Siamo nell’era degli spoiler (soprattutto nel mondo delle Serie Tv). Non si scappa, qualche spoiler prima o poi ti capita. Basta fare un giro su Facebook, non solo sui gruppi ma proprio nella home, per beccare il solito individuo che piange per la morte del personaggio x e urla al mondo che non è giusto. E tu, che ancora non hai visto la puntata, gli tiri contro un paio di maledizioni zingare. Dovrebbe esistere un manuale di buona educazione sul web in cui elencare regole come “non fare spoiler” e unirle a relativa sanzione (tipo “sei bloccato per tot mesi”). Ma esistono casi in cui gli spoiler non mi hanno scatenato l’odio nei confronti del genere umano. Esiste una forma di spoiler che è accettabile, va detto. Di solito però è quello che ci facciamo da soli per la troppa curiosità. Avvertimento: da qui in avanti SOLO SPOILER.
1) La morte di John Shelby
John Shelby lo abbiamo amato tutti. Faccia da ragazzino ma un diavolo in corpo. A vent’anni ha ammazzato già duecento persone tra il fronte e le strade di Birmingham, ha qualcosa come dieci figli, è rimasto vedovo e infine si è sposato una seconda volta. Della serie: io a vent’anni riempivo la tessera del kebabbaro per avere quello in omaggio. Lui era un vero gangster, forse la prima causa della guerra contro i Changretta è proprio la sua aggressione ai danni del figlio di Sabini. Ma John lo amavo proprio per questa sua caratterizzazione sopra le righe. Non avrei potuto sopportare di vederlo morire, era come un fratello per me. Quindi prima di iniziare la quarta stagione di Peaky Blinders mi sono andato a vedere se Changretta sarebbe riuscito ad ammazzare qualche Shelby. Saputo che John sarebbe morto, quando ho visto la relativa scena della Serie Tv ho sofferto meno.