6) John Thackery – The Knick
Il vostro Dio vince sempre imbattuto da tempo immemore nella storia del mondo, ma in quella battaglia J. M. Christiansen ha imbracciato le armi per opporsi all’inevitabile. Si è scagliato contro un nemico che non conosce sconfitta e che mai la conoscerà.[…] Viviamo in un’epoca di possibilità illimitate. Si è appreso di più sulla cura del corpo umano in questi cinque anni di ricerca che negli ultimi cinquecento. Vent’anni fa erano trentanove gli anni che un uomo si aspettava di vivere, adesso sono più di quarantasette.
Un giorno le gallerie crolleranno rovinosamente, le grande dighe verranno distrutte, anche i cuori dei nostri pazienti smetteranno di battere! Ma prima di arrenderci riusciremo ad assestare dei buoni colpi in battaglia. […] e a ogni respiro donato, a ogni anno extra concesso a un paziente, ricorderò il mio amico caduto con dignità, Jules Michael Christiansen, sapendo che qualche traguardo è stato temporaneamente conseguito.
Per ragioni di spazio ho dovuto tagliare parti di questo lunghissimo monologo, ma ho lasciato le parti salienti.
Si tratta del primo episodio della prima stagione di The Knick, a mio avviso Serie Tv ancora troppo sottovalutata. In questo discorso per omaggiare l’amico suicidatosi, John Thackery in pratica tesse un’immensa lode anche se stesso e alle sue strabilianti capacità. Il protagonista con questo monologo ne è convinto e tenta di spiegarcelo: osare è tutto! Spingersi sempre più in là, nel campo della medicina e della scienza, non per emulare Dio stesso, ma per superarlo, tentando di contrastare la morte, anche solo temporaneamente!
Un discorso ben strutturato, preciso e rigonfio di onnipotenza cosmica, tratto che caratterizzerà il personaggio del brillante chirurgo, il cui talento esasperato lo condurrà infine alla morte, proprio come il suo mentore.